Grandi manovre per la Juventus a centrocampo: la strategia e cosa succede dopo le cessioni di Douglas Luiz e Arthur

L'esperienza juventina di Douglas Luiz può essere catalogata come fallimentare: neppure un goal o un assist in gare ufficiali quando è stato chiamato in causa, rendimento che ha spinto Comolli a dargli il benservito.

Il brasiliano è tornato in Inghilterra dopo l'avventura all'Aston Villa, stavolta al Nottingham Forest: affare chiuso in prestito oneroso a 3 milioni, con obbligo di riscatto fissato a 25 (pagabili in quattro esercizi) e bonus del valore massimo di 3,5 milioni.

Per quanto concerne Arthur, invece, la Juventus ha trovato l'intesa col Gremio per un prestito secco, a due anni dalla scadenza del contratto in essere coi bianconeri.

Per il brasiliano si tratta del quarto trasferimento a titolo temporaneo consecutivo dopo quelli al Liverpool, alla Fiorentina e al Girona, tutti non andati secondo le aspettative.

Sembrava ben indirizzata verso un esito positivo la trattativa col Brighton per Matt O'Riley, ma la mancanza di aggiornamenti veri e propri lascia presagire lo scenario del mancato arrivo del danese alla corte di Tudor.

A concretizzarsi non è stato un dettaglio per nulla banale, relativo all'accordo economico tra la Juventus e i 'Seagulls': valutazioni divergenti che rischiano di causare il fallimento di un'operazione sempre più 'sgonfia'.

Come riportato da 'Tuttosport', non si registrano novità nemmeno per altri nomi accostati alla 'Vecchia Signora' per il centrocampo, ovvero Hjulmand, Kessié e Bissouma. Lo stesso vale per Rabiot, il cui clamoroso ritorno è apparso fin dall'inizio più come una suggestione che una solida realtà.

Non è quindi da escludere la possibilità che la Juventus resti così com'è nella zona mediana e non intervenga con nuovi rinforzi: sia Miretti che McKennie sono destinati a tornare utili nelle rotazioni, che potrebbero interessare anche Adzic qualora non dovesse essere ceduto in prestito.