Willian Pacho, in questo momento, può legittimamente raccontare di essere campione d'Europa in carica. In estate Moises Caicedo ha conquistato il Mondiale per Club negli Stati Uniti. E Kendry Paez è considerato uno dei gioielli potenzialmente più interessanti della nuova generazione.
Che cos'hanno in comune i tre? Battono tutti bandiera ecuadoriana, intanto. Ma non basta: sono stati plasmati e lanciati tutti quanti dalla stessa società, l'Independiente Del Valle. Che non è solo una delle sorprendenti realtà dell'ultimo decennio di pallone sudamericano, ma anche e soprattutto un eccellente club formatore di talenti da vendere in Europa. Il che, in questi anni, è accaduto a ripetizione.
Dal 2012 a oggi, l'Independiente ha portato nelle proprie casse più di 100 milioni di dollari dalle cessioni nel calcio europeo di prodotti delle proprie giovanili. Non tutti hanno avuto il successo degli esempi citati più su, ma tutti sono partiti da lì, da Sangolquí, la sede di uno dei club più particolari del continente.
Particolari anche in un altro senso: perché oltre a vendere, l'Independiente Del Valle vince. E se non vince ci va spesso piuttosto vicino. E anche questo è accaduto spessissimo nell'ultimo decennio.
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