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Golazo Independiente Del Valle gfxGOAL

Golazo - Vendere e vincere: l'Independiente Del Valle di Moises Caicedo, Pacho e Kendry Paez è diventato una potenza

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Willian Pacho, in questo momento, può legittimamente raccontare di essere campione d'Europa in carica. In estate Moises Caicedo ha conquistato il Mondiale per Club negli Stati Uniti. E Kendry Paez è considerato uno dei gioielli potenzialmente più interessanti della nuova generazione.

Che cos'hanno in comune i tre? Battono tutti bandiera ecuadoriana, intanto. Ma non basta: sono stati plasmati e lanciati tutti quanti dalla stessa società, l'Independiente Del Valle. Che non è solo una delle sorprendenti realtà dell'ultimo decennio di pallone sudamericano, ma anche e soprattutto un eccellente club formatore di talenti da vendere in Europa. Il che, in questi anni, è accaduto a ripetizione.

Dal 2012 a oggi, l'Independiente ha portato nelle proprie casse più di 100 milioni di dollari dalle cessioni nel calcio europeo di prodotti delle proprie giovanili. Non tutti hanno avuto il successo degli esempi citati più su, ma tutti sono partiti da lì, da Sangolquí, la sede di uno dei club più particolari del continente.

Particolari anche in un altro senso: perché oltre a vendere, l'Independiente Del Valle vince. E se non vince ci va spesso piuttosto vicino. E anche questo è accaduto spessissimo nell'ultimo decennio.

  • IN PRINCIPIO FU RAMIREZ

    L'Ecuador non è il Brasile o l'Argentina, non lo è mai stato. Ma l'Independiente Del Valle rappresenta un angolo del tutto particolare di Ecuador. L'angolo calcistico che funziona maggiormente, e che dal 2012 lo ha consolidato come uno dei maggiori club esportatori di talenti dal Sudamerica all'Europa, direttamente, senza passare per paesi intermedi.

    In principio fu Cristian Ramirez. Classe 1994, terzino sinistro di ottime speranze, proprio nel 2012 l'Independiente Del Valle lo cede ai tedeschi del Fortuna Dusseldorf in cambio di 500mila euro: è il primo affare diretto tra gli ecuadoriani e un club europeo per un giocatore proveniente dal vivaio dell'IDV. 

    Ramirez non sfonderà in Germania, prima col Fortuna e poi col Norimberga. Dovrà ripartire dall'Ungheria e dal Ferencvaros, quindi sei anni in Russia col Krasnodar. Oggi ha 31 anni e da un paio gioca di nuovo nel Ferencvaros, che se l'è ripreso nel 2023.

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  • DA SANGOLQUÌ ALL'ARSENAL

    13 anni dopo Ramirez, due gemelli sognano una carriera ben più fruttuosa ai massimi livelli. All'inizio di dicembre, l'Arsenal ha anticipato una folta concorrenza mettendo a segno un doppio colpo per il futuro: dall'Independiente Del Valle ha prelevato Edwin e Holger Quintero, 16 anni a testa.

    I due non arriveranno immediatamente a Londra: lo faranno solamente nell'estate del 2027, al compimento della maggiore età. Il loro acquisto segue a ruota quello di Piero Hincapié, preso alla fine dello scorso mercato estivo dal Bayer Leverkusen e divenuto il primo calciatore ecuadoriano della storia dei Gunners.

    "Edwin e Holger sono riconosciuti come due dei giovani talenti più promettenti del Sudamerica - li ha definiti l'Arsenal al momento della loro ufficializzazione - autori di prestazioni costanti e sopra la media a livello giovanile, sia a livello di club che in Nazionale. Entrambi i giocatori hanno militato nell'Under 17 dell'Ecuador.

    Edwin è mancino, veloce e abile nel dribbling. Agisce come esterno destro, ama affrontare gli avversari e ha un repertorio di grandi abilità. Holger è un centrocampista offensivo destro dotato di grande tecnica, con una visione di gioco progressiva e la capacità di superare gli avversari con la rapidità dei piedi".

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  • Moises Caicedo Independiente del Valle BrightonGetty Images

    LE STELLE: CAICEDO, PACHO... E PAEZ

    I gemelli Quintero sperano di ripercorrere le orme di Hincapié all'Arsenal, ma soprattutto di due personaggi divenuti centrali nel calcio europeo: Moises Caicedo e Willian Pacho. Le due stelle a cui oggi si ispira qualunque ragazzino ecuadoriano di belle speranze.

    Caicedo è entrato nelle giovanili dell'Independiente del Valle nel 2016, a 15 anni non ancora compiuti. Con la maglia nerazzurra ha giocato per un biennio a livello di prima squadra, dal 2019 al 2021, prima di essere ceduto in prestito ai belgi del Beerschot e poi a titolo definitivo al Brighton. Il resto è storia recente: nel 2023 l'acquisto da 116 milioni più 7 di bonus da parte del Chelsea ha scioccato l'Europa, ma Moises è oggi un perno sia dei Blues che della Tri, di nuovo qualificata a un Mondiale.

    Pacho è stato compagno di Caicedo nell'IDV, se n'è andato un anno dopo (2022) sempre in Belgio, ma all'Anversa. Da lì all'Eintracht Francoforte, dove ha stregato il PSG, inducendolo a sborsare una quarantina di milioni per portarlo a Parigi. 

    Il prossimo potrebbe essere Kendry Paez, uno di cui si parla da tempo ma che solo a maggio ha compiuto 18 anni: il Chelsea lo ha preso già nel 2023, lo ha portato a Londra in estate, lo ha immediatamente girato allo Strasburgo, l'altro club di Tedd Boehly, diversamente da quanto fatto con Estevão, subito inserito nella rosa di Enzo Maresca. E da lontano ne osserva i progressi tra Ligue 1 e Conference League.

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  • I MAGNIFICI 22

    Da Ramirez ai gemelli Quintero, passando per Caicedo e Pacho, complessivamente sono 22 i giocatori che l'Independiente Del Valle ha venduto direttamente in Europa in 13 anni. Le annate più fruttuose sono state il 2018 (quattro cessioni) e il 2024 (addirittura cinque).

    La finale della Copa Libertadores raggiunta nel 2016 e persa contro l'Atletico Nacional ha messo in luce Bryan Cabezas e José Angulo, ceduti rispettivamente all'Atalanta e al Granada: il primo si è rivelato un flop in Serie A e oggi gioca addirittura in Bolivia. Da lì, in pratica, il mondo ha cominciato ad accorgersi di un club che mai prima di allora aveva avuto un vero perché, limitandosi a sopravvivere e non a vivere.

    Nel 2018, così, ecco le cessioni di Gonzalo Plata allo Sporting, di Billy Arce al Brighton, di Stiven Plaza al Valladolid e il prestito di Moises Ramirez alla Real Sociedad; nel 2020 Caicedo al Brighton, ma anche Angelo Preciado al Genk; nel 2021 è toccato a Pacho all'Anversa, l'anno dopo a Joel Ordonez (Bruges), Mateo Ortiz (Honka, in Finlandia) e Antoni Valencia (di nuovo all'Anversa); nel 2023 Alan Minda è andato al Bruges e Paez al Chelsea; nel 2024 l'IDV ha esagerato con Justin Lerma (Borussia Dortmund), Keny Arroyo (Besiktas), Yaimar Medina (Genk), Justin Cuero (Orenburg, in Russia) ed Emerson Pata (Paços Ferreira); e il 2025 si sta chiudendo con i due Quintero all'Arsenal.

    Totale, appunto: 22 giocatori. Gran parte di questi è stata dirottata in Belgio, considerato il paese ideale per portare avanti lo sviluppo dei giovani e rendere meno traumatico il passaggio in Europa: con Caicedo e Pacho ha funzionato. Così come funziona il sistema della percentuale di rivendita che di volta in volta, e di trasferimento in trasferimento sempre più prestigioso, l'Independiente si assicura per diversi dei suoi prodotti fatti in casa.

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  • Independiente Del Valle Copa Sudamericana 2022Getty Images

    VENDERE E VINCERE

    Il bello è che l'Independiente Del Valle sarà anche un club che ama vendere in Europa, come praticamente tutti quelli che in Sudamerica possono farlo, ma sa come vincere. E anche questo nell'ultimo decennio è accaduto spessissimo.

    La scalata del club di Sangolquí, città di 76000 abitanti circa a una ventina di chilometri dalla Capitale Quito, è stata portentosa e clamorosa. Se fino 2010 l'IDV non aveva mai giocato nella massima serie ecuadoriana, in una quindicina d'anni è divenuta una delle realtà più solide e temute non soltanto a livello nazionale, ma anche e soprattutto continentale.

    La finale della Libertadores persa nel 2016 ha rappresentato il primo vero passo, dopo un secondo e due terzi posti in campionato. Non era un caso: gli anni a venire avrebbero portato i primi trofei nella bacheca nerazzurra. A partire dalla storica Copa Sudamericana del 2019, conquistata contro gli argentini del Colon. Nel 2021 ecco il primo trionfo in campionato, bissato un paio di settimane fa. E in mezzo anche una seconda Sudamericana (2022) e una Recopa Sudamericana (2023), oltre a una Copa Ecuador (2022). Quest'anno l'IDV non ha solo trionfato in patria: è arrivato pure in semifinale di Copa Sudamericana, perdendola contro l'Atletico Mineiro.

    Ma a inorgoglire è anche la Copa Libertadores vinta nel 2020 a livello di Under 20: 2-1 in finale sul River Plate. Di quella squadra facevano parte Pacho, Hincapié e Caicedo. Per la cronaca, gli ecuadoriani hanno raggiunto la finalissima della competizione per un quadriennio di fila, dal 2019 al 2023, pur perdendola tre volte su quattro: la conferma di un lavoro grandioso a livello giovanile, con inevitabili ripercussioni positive sulla prima squadra e sulle casse societarie.

  • L'ECUADOR RINGRAZIA

    Ecco perché non sorprende l'ennesima qualificazione ai Mondiali dell'Ecuador, la seconda di fila e la terza nelle ultime quattro edizioni. Così come non sorprendono il ventitreesimo posto nel Ranking FIFA o il secondo nel girone di qualificazione, dietro all'imprendibile Argentina ma davanti al Brasile, all'Uruguay, alla Colombia.

    La Nazionale guidata dall'argentino Sebastian Beccacece poggia le proprie ambizioni proprio sui calciatori usciti dalle giovanili dell'Independiente Del Valle, e che ora si sono costruiti un nome e una reputazione nel calcio europeo: Caicedo e Pacho, sì, ma anche Ordonez, Plata, Preciado. Tutti titolari abituali. Oltre a Paez, che da quando aveva 16 anni fa parte in pianta stabile della rosa e vanta già la partecipazione a una Copa America nel proprio curriculum.

    Tutti loro stanno disputando la stagione della vita: quella che porterà ai Mondiali della prossima estate. Pacho, Preciado, Caicedo e Plata c'erano anche tre anni fa, in Qatar. Ma allora non è andata bene, con una vittoria iniziale sui padroni di casa seguita da due ko e da una cocente e immediata eliminazione. Ma stavolta le cose potrebbero anche cambiare.

    Pacho e Caicedo oggi giocano in due dei migliori club d'Europa, non nell'Anversa o nell'Eintracht. E c'è un Paez in più nel motore. Anche per questo il grande sogno è quello di eguagliare, e magari superare, il miglior piazzamento di sempre: gli ottavi raggiunti nel 2006. La Tri è inserita nel gruppo E con Germania, Curaçao e Costa d'Avorio: il secondo posto è fattibile, e neppure i tedeschi sono più imbattibili. Con nelle vene il sangue nerazzurro dell'Independiente Del Valle, la missione è possibile.

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