Samereh fa parte dell'infornata di calciatori 'esotici' a cui era tanto legato il vulcanico presidente del Perugia Luciano Gaucci, solito a puntare su profili di dubbia utilità tecnica ma di grande richiamo per i tifosi connazionali.
Prelevato in prestito dall'Esteghlal nell'estate del 2001, Samereh andò incontro a un'esperienza che definire fallimentare è quasi un complimento: appena sette le presenze accumulate nell'unica stagione in Umbria, la prima delle quali in un vero e proprio battesimo del fuoco contro l'Inter di Cuper a San Siro, il 26 agosto 2001.
Schierato nell'undici titolare in coppia con Vryzas dall'allora tecnico Cosmi, Samereh venne sostituito al 64' sul risultato di 2-0 per i nerazzurri, poi vittoriosi con un 4-1 finale. Nonostante il ruolo di attaccante, Samereh chiuse la sua avventura italiana con un per nulla invidiabile zero alla voce 'goal segnati' e con una piccola, quanto effimera, soddisfazione: diventare il primo iraniano a calcare i campi di Serie A.