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Manuela GiuglianoGetty Images

Gli inizi di Manuela Giugliano, la prima candidata italiana al Pallone d'Oro: "Era più forte di tutti i maschi"

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Una prima volta storica per il calcio italiano femminile, che può vantare una candidata al Pallone d'Oro.

Si tratta di Manuela Giugliano, centrocampista della Roma Femminile e della Nazionale italiana.

Ma chi la conosce bene da sempre non sembra particolarmente sorpreso del riconoscimento ottenuto da Giugliano.

Stiamo parlando, ad esempio, di Fabio Marconato ovvero il presidente del primo club in cui ha giocato Manuela Giugliano.

  • CHI È MANUELA GIUGLIANO

    Nata nel 1997, esordisce in serie C vestendo la maglia del Barcon, ma dopo due anni viene già proiettata sui campi della Serie A col Pordenone.

    Giugliano veste poi la maglia della Torres, ma quando la squadra sarda non si iscrive al campionato, nel 2015 passa alla compagine bergamasca del Mozzanica.

    Nel settembre 2016 lascia l'Italia per rispondere alla chiamata dell'Atletico Madrid, ma l'avventura dura soltanto una manciata di mesi. Al ritorno nel Belpaese seguono il passaggio all'AGSM Verona prima di finire al Brescia nella 2017/18. L'annata seguente la disputa invece con la maglia del Milan agli ordini di Maurizio Ganz.

    Nell'estate del 2019 si trasferisce alla Roma, sua attuale squadra, con cui ha vinto 2 Scudetti, 2 Coppe Italia e una Supercoppa italiana.

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  • "MEGLIO DEI MASCHI"

    "Le racconto una cosa. Quando iniziò a giocare per la nostra squadra, veniva impiegata assieme ai maschi. E, ad ogni partita che si disputava, fioccavano le ironie. Gli avversari pensavano che, con una femmina in campo, avrebbero vinto a mani basse. Il fatto è, invece, che Manuela era più forte di tutti i maschi e, grazie alla sua presenza, la passeggiata la facevamo noi...", rivela il presidente dell'Istriana al 'Corriere della Sera'.

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  • LA TELEFONATA AL PADRE

    Manuela Giugliano, ovviamente, una volta ricevuta la notizia della candidatura al Pallone d'Oro ha subito chiamato il padre Ciro, che al 'Corriere della Sera' racconta quel momento: "Mi ha chiamato che piangeva di gioia. Mi ha detto che doveva dirmi una cosa e io non capivo perché piangesse. Quando me l’ha comunicato mi sono emozionato, faticavo a tenere in mano il telefono.

    Magari non vincerà il Pallone d’Oro, ma essere la prima italiana ad essere entrata in una ristretta élite è qualcosa di fantastico. Da due giorni siamo subissati di chiamate, hanno telefonato tutti. Parenti, amici, cugini, conoscenti. Il telefono non smette mai di squillare, ma visto che la notizia è bella sono felice che chiamino. E mia moglie anche".

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  • LA SCELTA DEL CALCIO

    Ma come è scoccato l'amore tra Manuela Giugliano ed il calcio? A raccontarlo è sempre Marconato.

    "Se non avessimo insistito a suo tempo Manuela avrebbe giocato a pallavolo. Nel senso che la famiglia aveva preparato quella strada per lei. Il fatto è che, quando arrivò e mosse i primi passi nella categoria “Primi calci” fummo letteralmente abbagliati da tanta bravura. Giocava con i maschi, ma era più brava di tutti e di gran lunga. Quando scendeva in campo faceva meraviglie. È sempre stata completa sin dall’inizio. Calciava senza problemi con entrambi i piedi, aveva progressione, un gran tiro. Aveva tutto per sfondare e infatti guardate cosa ci sta combinando".

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