Porte aperte, porte socchiuse, porte quasi chiuse. Porte sbarrate magari no, perché il calcio come la vita può riservare sorprese dietro l'angolo, ma è innegabile come certi calciatori esclusi dalle ultime tornate di convocazioni decise da Luciano Spalletti abbiano minori possibilità di tornare concretamente a far parte del giro azzurro.
L'Italia che affronta Belgio e Israele per la terza e quarta giornata dei gironi di Nations League, e che è reduce da un eccellente settembre in cui ha battuto la Francia e gli stessi israeliani, è davvero l'Italia di Spalletti. Ovvero un gruppo giovane su cui quest'ultimo ha intenzione di lavorare per un intero biennio. Obiettivo: i Mondiali del 2026. Più che un obiettivo “un obbligo”, come ha sottolineato lo stesso ct mercoledì.
Per questo Spalletti cercherà di modificare il meno possibile il gruppo attuale. Affinché, appunto, di vero gruppo si tratti. Al contempo, però, alcuni tagliati eccellenti non perdono le speranze di rientrare in corsa e soprattutto nelle grazie del commissario tecnico.