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Geovanni Leoni NXGN GFXGetty/GOAL

Perché il Liverpool ha puntato su Giovanni Leoni, il diciottenne preso per 35 milioni dal Parma

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Non c'è posto migliore dell'Italia per studiare l'arte della difesa e Giovanni Leoni sembra destinato a diventare il prossimo grande difensore centrale della Nazionale azzurra. 

Leoni però è cresciuto guardando la Premier League in televisione e, secondo i suoi amici d'infanzia, conosceva a memoria il nome di ogni singolo giocatore di ogni singola squadra. 

C'era soprattutto un nome che significava per Leoni più di ogni altro: Virgil van Dijk. 

Leoni idolatrava l'olandese, e lo idolatra ancora, il che è una buona notizia per il Liverpool, dato che i Reds sono la squadra che alla fine si è aggiudicata - in cambio di 40 milioni - la corsa per il centrale del Parma. Uno dei giovani più promettenti che l'Italia abbia prodotto negli ultimi anni.

  • GLI INIZI DI LEONI

    Leoni è nato a Roma e ancora oggi è un grande tifoso della Roma. La sua famiglia appassionata di sport si è trasferita a Padova per motivi di lavoro quando lui aveva cinque anni, ed è proprio in Veneto che ha mosso i primi passi nel mondo del calcio, con la Vigontina. Nel 2015 è entrato a far parte del Cittadella, ma quattro anni dopo è stato ingaggiato dal Padova.

    Essere figlio di due ex giocatori professionisti di pallanuoto non ha certo ostacolato la sua carriera, poiché ha imparato l'importanza della disciplina e della dedizione in famiglia, mentre è diventato subito evidente che dai genitori aveva ereditato anche l'atletismo. Leoni giocava ancora nella squadra B Under 13 del Padova quando è stato convocato nella Under 16 a causa di un infortunio.

    "Ho avuto la possibilità di giocare ad un livello più alto ed è stata un'esperienza preziosa per me - ha dichiarato al sito ufficiale del club - Sono stato anche fortunato a Padova perché sono sempre stato allenato da difensori che mi hanno dato consigli importanti. Ma l'allenatore che mi ha insegnato di più è stato Beppe Agostini. Mi ha insegnato molto sia come giocatore che come uomo. Come dice sempre lui, anche senza il calcio, la vita è bella".

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  • LA GRANDE OCCASIONE

    È stato proprio mentre giocava nella squadra Under 17 che Leoni ha attirato l'attenzione dell'allenatore della prima squadra del Padova, Vincenzo Torrente, che lo ha fatto entrare in campo nei minuti finali della partita di Serie C contro l'AlbinLeffe il 19 marzo 2023. Leoni aveva solo 16 anni e tre mesi diventando così il giocatore più giovane a debuttare nel calcio professionistico italiano nell'intera stagione 2022-23.

    "Quando l'allenatore mi ha detto di entrare in campo, ero un po' nervoso - ha ammesso Leoni dopo il suo storico debutto - Ma ero anche felice perché era il mio sogno. Non avrei mai pensato di debuttare in prima squadra all'inizio della stagione; è successo tutto così in fretta. L'allenatore mi ha visto giocare con gli Under 17 e credo che gli sia piaciuto il mio atteggiamento, il fatto che non mi sono mai dato delle arie. Cerco solo di allenarmi duramente e di dare sempre il 100%".

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  • LA CRESCITA DI LEONI

    Meno di un anno dopo il suo esordio col Padova, Leoni è stato ingaggiato dalla Sampdoria, squadra di Serie B, che lo ha acquistato il 1° febbraio 2024 in prestito per sei mesi con opzione di riscatto.

    All'epoca Andrea Pirlo era l'allenatore dei blucerchiati e il campione del mondo, che durante la sua illustre carriera ha giocato al fianco di alcuni dei migliori difensori di tutti i tempi, ha capito che Leoni era destinato a giocare in Serie A dal primo momento in cui lo ha visto in azione.

    La speranza era che lo facesse con la Samp, ma dopo l'eliminazione al turno preliminare dei play-off per la promozione, i blucerchiati, a corto di liquidità, non hanno avuto altra scelta che monetizzare con uno dei loro beni più preziosi.

    A quel punto, l'Inter e la Juventus erano interessate a Leoni, che aveva giocato più minuti di qualsiasi altro giocatore Under 18 nella seconda metà della stagione 2023-24, ma è stato il Parma, neo-promosso in Serie B, ad accettare la richiesta della Sampdoria di 5 milioni di euro iniziali e 3,5 milioni di euro di bonus.

    Come prevedibile, Leoni si è rivelato un vero affare. Anche se ha impiegato un po' di tempo per ambientarsi, è entrato nella rosa del Parma allenato da Fabio Pecchia a novembre, prima di diventare titolare fisso sotto la guida di Christian Chivu negli ultimi quattro mesi della stagione.

    "Sappiamo tutti cosa può diventare Leoni - ha dichiarato Chivu poco dopo aver sostituito Pecchia, esonerato a febbraio - Ora sta a noi e a lui realizzare il suo potenziale".

  • Parma v Napoli - Serie AGetty Images Sport

    I PUNTI DI FORZA

    Ciò che colpisce immediatamente di Leoni è il suo aspetto imponente tra i giocatori più esperti. Ha solo 18 anni, ma è alto 1,95 m e sfrutta al meglio la sua statura vincendo costantemente i duelli aerei nella propria area di rigore e nei dintorni. Inoltre, sebbene non abbia ancora completato la sua crescita, è fisicamente forte e ha già dimostrato di saper tenere testa ai centravanti più grandi e potenti della Serie A.

    Tuttavia, è l'intelligenza calcistica di Leoni a distinguerlo davvero dai suoi coetanei.

    "È un ragazzo molto intelligente - ha dichiarato l'ex vice allenatore della Sampdoria Roberto Baronioa Parma Today - Quando hai un'intelligenza superiore alla media, puoi arrivare più lontano, e lui è in grado di leggere le intenzioni dell'avversario. È una qualità che abbiamo notato in lui fin dall'inizio. Quando un difensore si trova di fronte un attaccante veloce o più potente, cerca di 'gestirlo' con semplici spinte di spalla o anticipando la palla. Sono sottigliezze, trucchi che di solito solo un giocatore esperto può possedere, quando ha familiarità con l'avversario che ha di fronte. Ma Leoni ha già questa conoscenza, questo livello di astuzia".

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  • MARGINI DI MIGLIORAMENTO

    Baronio riconosce che Leoni deve migliorare la forza della parte superiore del corpo se vuole avere la possibilità di diventare uno dei difensori più dominanti in Europa. Inoltre l'ex centrocampista ritiene anche che debba lavorare per essere più esplosivo nei primi cinque metri, così come sul suo processo decisionale, poiché ritiene che Giovanni a volte rischi di concedere rigori nella fretta di arrivare per primo sulla palla.

    Tuttavia, rimane estremamente fiducioso che un ragazzo così studioso, laborioso e umile non potrà che migliorare nei prossimi anni.

    "Deve aumentare la sua forza, ma lo sta già facendo, e in futuro acquisirà sicuramente velocità perché è un ragazzo umile e gran lavoratore - ha spiegato Baronio - Fin dai primi allenamenti con noi alla Samp, raccoglieva i coni e i palloni alla fine degli esercizi. Gli dicevamo spesso: 'Leo, lasciali, non devi farlo, non preoccuparti!'. Ma lui rispondeva: 'No, va bene, sono abituato'. Per cui è qualcosa che ha dentro, e penso che sia in gran parte merito della famiglia che lo ha sostenuto. Spero che diventi un grande giocatore proprio per il ragazzo che è".

  • FC Internazionale Milano v Fluminense FC: Round Of 16 - FIFA Club World Cup 2025Getty Images Sport

    IL NUOVO BASTONI?

    Leoni è molto a suo agio con la palla e raramente perde la calma quando è in possesso. È anche in grado di giocare sia come difensore centrale che come terzo a destra in una linea a tre. 

    Non sorprende quindi, data la sua nazionalità, il suo stile e la sua statura, che sia stato più volte paragonato alla stella dell'Inter e della Nazionale italiana Alessandro Bastoni, che ha sia la velocità che la potenza per affrontare gli attaccanti più talentuosi del mondo.

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  • Udinese v Parma - Serie AGetty Images Sport

    IL FUTURO DI LEONI

    Nonostante sia arrivato al Parma solo lo scorso agosto, Leoni cambierà squadra prima dell'inizio della Serie A. 

    Il Milan e l'Inter erano particolarmente interessate al giovane calciatore, che alla fine approderà però in Inghilterra. Non al Tottenham e nemmeno al West Ham, altri due club che recentemente si sono fatti avanti: al Liverpool. Ovvero i campioni in carica della Premier League.

    Ciò significa anche una cosa: un ragazzo cresciuto idolatrando Van Dijk avrà davvero avere l'opportunità di giocare al suo fianco. Con tutto ciò che ne conseguirà anche in chiave azzurra.

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