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Moviola Lazio JuventusDAZN

Gila-Conceiçao era rigore? Perché il VAR non è intervenuto durante Lazio-Juventus

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Fine settimane decisamente complicato per gli arbitri italiani che sono tornati al centro delle polemiche.


Tanti gli episodi discussi e discutibili nelle partite dell'ottava giornata di Serie A: da Napoli-Inter a Fiorentina-Bologna fino a Lazio-Juventus. Nel posticipo dell'Olimpico hanno protestato entrambe le squadre. 

Ma se nel caso della possibile espulsione di McKennie il VAR non poteva intervenire da regolamento, restano molti dubbi sul perché l'arbitro non sia stato mandato davanti al monitor per checkare il contatto da rigore tra Gila e Conceiçao nell'area della Lazio.

  • IL CONTATTO GILA-CONCEICAO

    Intorno all'ora di gioco, sul risultato di 1-0 per la Lazio, Conceiçao riceve palla nel cuore dell'area della Lazio e viene toccato da Gila.

    Il portoghese crolla subito a terra dolorante mentre il difensore biancoceleste si mette istintivamente la mano tra i capelli, forse consapevole di avere commesso una grave ingenuità.

    L'arbitro Colombo però lascia correre e, nonostante le proteste della Juventus che invoca un calcio di rigore, non viene richiamato dal VAR.

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  • ERA RIGORE?

    Il contatto tra Gila e Conceiçao era da calcio di rigore. Su questo, secondo tutti i moviolisti, ci sono pochi dubbi.

    Secco il giudizio di Luca Marelli a 'DAZN': "Gila si rende conto subito di averla combinata perché commette uno step on foot su Conceicao. Lui accentua il contatto, ma sappiamo che ormai tutti i calciatori lo fanno. Stupisce che non ci sia stata l’on-field review, è un episodio talmente evidente che non si capisce perché non ci sia stata”.

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  • PERCHÈ IL VAR NON È INTERVENUTO

    E allora, pur confermando l'errore, proviamo a spiegare il motivo per cui il VAR non è intervenuto sul contatto da rigore tra Gila e Conceiçao.

    Una delle possibilità è che Meraviglia, addetto al VAR di Lazio-Juventus insieme a Maresca, non abbia richiamato Colombo giudicando quanto accaduto un episodio da campo per cui doveva essere l'arbitro a valutare l'intensità e l'eventuale punibilità del fallo.

    La confusione, secondo quanto riportato da Fabio Caressa a 'Sky Calcio Club', nascerebbe peraltro da una precisa indicazione arrivata dai vertici arbitrali: "So so che c’è stato un intervento dei vertici arbitrali dopo la scorsa giornata, una riunione: si è detto stop rigorini. Non sono andati a vedere il rigore su Conceicao e Bernardeschi perché l'indicazione arrivata molto forte è basta rigorini. "Non dovete andare a rivedere tutto". Questa è stata l'indicazione. E da questo nasce il casino".

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  • IL SECONDO GIALLO A MCKENNIE

    Poco prima, peraltro, a protestare era stata la Lazio che chiedeva l'espulsione di Weston McKennie.

    Anche in questo caso pochi dubbi. Il fallo e l'ammonizione del giocatore texano sono evidenti ma Colombo non fischia.

    Il VAR, stavolta, da regolamento non può intervenire dato che da protocollo la possibilità è prevista solo per un rosso diretto e non per un possibile secondo cartellino giallo.

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