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Moise Kean ItalyGetty Images

Gattuso ha già cambiato completamente l'Italia di Spalletti: gioco più verticale, meno palleggio e la coppia Kean-Retegui funziona

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L'Estonia non era certo l'avversario più temibile, ma nel recente passato l'Italia aveva sofferto anche con avversari di caratura nettamente inferiore.

Ecco perché la prima di Gennaro Gattuso sulla panchina azzurra non andava presa sotto gamba. E così è stato.

L'Italia ha vinto per 5-0, anche se ha dovuto aspettare quasi un'ora di gioco per sgretolare il muro issato dall'Estonia davanti alla propria porta.

Un successo meritato per quanto visto in campo dove l'Italia è già sembrata diversa, molto diversa, rispetto all'ultima sbiadita versione di Luciano Spalletti.

  • IL NUOVO MODULO: TUTTI ALL'ATTACCO

    La prima grande novità, anticipata ampiamente alla vigilia, riguarda il modulo scelto da Gattuso.

    Il nuovo CT ha messo definitivamente in cantina la difesa a tre utilizzata da Spalletti per seguire la tendenza predominante in Serie A.

    Contro l'Estonia, d'altronde, serviva vincere e possibilmente con più goal di scarto. Da qui la scelta di schierare l'Italia con un 4-4-2 che in fase offensiva si trasformava in un 4-2-4.

    Scelta decisamente ripagata dal campo dove la nostra Nazionale ha prodotto occasioni su occasioni come non si vedeva da tempo.

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  • Italy v Estonia - FIFA World Cup 2026 QualifierGetty Images Sport

    LA COPPIA KEAN-RETEGUI

    Moise Kean e Mateo Retegui per Luciano Spalletti erano di fatto uno alternativo all'altro, Gattuso invece ha voluto subito provarli insieme.

    I due bomber dell'ultima Serie A, quando Retegui si era laureato capocannoniere con Kean alle sue spalle, si sono mossi bene riempendo l'area avversaria e scambiandosi spesso di posizione.

    Non solo, il goal che ha sbloccato il risultato contro l'Estonia è stato segnato dall'attaccante della Fiorentina proprio su assist di Retegui. 

    Poco dopo lo stesso ex Atalanta ha siglato il momentaneo 2-0 prima che Raspadori, subentrato da pochi minuti, calasse il tris azzurro.

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  • MENO PALLEGGIO, GIOCO VERTICALE

    Le novità apportate da Gattuso non sono state solo di livello meramente tattico.

    L'Italia fin da subito ha abbandonato il palleggio, a volte inconcludente e fine a se stesso, delle ultime partite con Spalletti in panchina.

    Il nuovo CT ha evidentemente chiesto un tipo di calcio più verticale per raggiungere nel minor tempo possibile le due punte.

    Lo stesso Gattuso d'altronde era stato chiaro alla vigilia: non importa essere belli, conta solo vincere. E per vincere bisogna attaccare velocemente.

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  • IL RILANCIO DEGLI ESTERNI: POLITANO E ZACCAGNI TRA I MIGLIORI

    Un'altra grande novità apportata da Gattuso riguarda il rilancio di alcuni giocatori colpevolmente trascurati dalle ultime convocazioni di Spalletti.

    L'ex CT, infatti, aveva di fatto tagliato fuori tutti gli esterni offensivi di ruolo nonostante il nostro campionato ne avesse messi in mostra parecchi di ottima qualità.

    Gattuso invece ha voluto subito puntare proprio su quei giocatori capaci di saltare l'uomo nell'uno contro uno: da Politano a Zaccagni, passando per Riccardo Orsolini.

    I primi due, entrambi schierati titolari contro l'Estonia, sono stati tra i migliori in campo assicurando imprevedibilità davanti ma anche grande generosità in fase di copertura.

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