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Gasperini Roma Serie AGetty Images

Gasperini fa il punto dei primi mesi alla Roma: "Siamo sulla strada giusta"

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Direttamente dall'Inghilterra, dove la Roma sta svolgendo la seconda parte del ritiro estivo in vista della prossima stagione, Gian Piero Gasperini racconta i suoi primi mesi da allenatore giallorosso.

Il tecnico di Grugliasco è stato ospite alla trasmissione Calciomercato - L'Originale in onda su Sky Sport, ha risposto a diverse domande partendo dal suo approccio con la nuova.

Queste le sue dichiarazioni.

  • "LA STRADA GIUSTA"

    Questo il bilancio del primo periodo in giallorosso.

    "Un mese è già qualcosa. Abbiamo fatto già tante cose insieme, ho la fortuna di incontrare un gruppo coeso e legato, che mi ha dato grande disponibilità. Se mi guardo avanti dobbiamo farne ancora tantissime. L'obiettivo importante è acquisire credibilità agli occhi dei tifosi, stiamo facondo un lavoro per portare grandi soddisfazioni. Speriamo che il tempo che ci vorrà sia il minore possibile, in questo momento la cosa che mi sento dire è che abbiamo imboccato la strada giusta".

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  • "TANTI CALCIATORI FORTI"

    Al tecnico romanista viene poi chiesto un punto sul mercato.

    "Il mercato della Roma va visto in base ai calciatori arrivati fin qui: tutti calciatori di 21-22 anni con esperienza importante e che sono profili per i quali la proprietà si è rivolta a me per lavorare. Profili non usuali per la Roma, ma stiamo cercando di costruire una squadra che possa crescere. In questo mese non vedo altro che gli allenamenti della squadra, ora entriamo nel momento cruciale del mercato".

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  • "VALORIZZARE I CALCIATORI MI ENTUSIASMA"

    A Gasperini viene poi fatto notare che i calciatori che hanno esordito con lui hanno fruttato oltre 300 milioni di euro in cessioni.

    "La prima volta che abbiamo parlato con la proprietà, il progetto era rivolto nella direzione della valorizzazione dei calciatori. Una cosa che mi ha dato entusiasmo, l'ho fatto anche nel Genoa. Questa direzione è un po' diversa per la Roma, quando vai su giocatori importanti ci sono altri costi, che ti danno subito molto ma in prospettiva possono essere meno efficaci. Questa valorizzazione può essere una cosa nuova a Roma e mi ha dato lo stimolo, l'ho fatto da tante parti e se riuscissi a farlo anche qui sarebbe straordinario".

  • LA "BUGIA" DI RANIERI

    Viene poi domandato al tecnico di quando Ranieri smentì fermamente l'ipotesi Gasperini.

    "Va chiesto a Claudio. Quella era una fase delicata del campionato, ma la mia decisione è arrivata dopo l'ultima partita di campionato. Lì ho chiesto l'Atalanta la possibilità di incontrare altre squadre e in tre giorni è successo tutto".

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  • DYBALA E SOULE INSIEME?

    "I calciatori bravi possono giocare insieme. Entrambi sono mancini e prediligono giocare nella stessa zona di campo, Soulè deve ampliare il suo raggio d'azione e non limitarsi al tiro a giro da fuori. L'anno scorso ha fatto anche il quinto di centrocampo, dimostrando duttilità e qualità con cui muoversi e giocare in diverse zone del campo".

  • LA FASCIA DI CAPITANO

     Il tecnico replica alle polemiche per l'assegnazione della fascia di capitano tolta a Lorenzo Pellegrini.

    "Si tratta di una gerarchia che adotto da sempre, mi fa specie abbia creato qualche situazione. Non ho detto che tutti possono fare i capitani, ma che in una squadra i potenziali capitanii più. La fascia è prestigiosa e per portarla devono avere i requisiti, se in una squadra hai più elementi, sei un gruppo più omogeneo e forte. A Dublino Toloi non stava giocando, De Roon era squalificato e la coppa la alzò Djimsiti. Questo è il mio concetto di squadra. Ovviamente quelli che sono in squadra da più tempo hanno sicuramente i requisiti. I capitani sono il nucleo forte della squadra". 

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  • "DOBBIAMO ESSERE CREDIBILI"

    "Il tempo non basta mai, ma per questo non parlo di risultati ma di credibilità. Se porti qualcosa che la gente riconosce, dopo il tempo te lo concede. Tutti vorremmo partire forte ed essere competitivi con un gioco riconoscibile, non me la sento di prometterlo ma quello è l'obiettivo".