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Gareth-Southgate(C)GettyImages

Gareth Southgate non è più il ct dell'Inghilterra: addio dopo 8 anni e 102 panchine

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L'epilogo probabilmente più atteso, almeno dopo domenica sera, si è ufficialmente tramutato in realtà attorno all'ora di pranzo: Gareth Southgatenon è più il commissario tecnico dell'Inghilterra.

A confermarlo con un comunicato e un post sui social è stata la FA, la Football Association inglese, con tanto di ringraziamenti all'ex difensore: un annuncio che segue a ruota la cocente delusione della finale degli Europei persa contro la Spagna, la seconda in tre anni.

A decidere di lasciare il posto di ct dell'Inghilterra con qualche mese d'anticipo è stato lo stesso Southgate, il cui contratto sarebbe andato in scadenza alla fine dell'anno. Assieme a lui se ne va anche Steve Holland, il suo secondo.

  • ADDIO DOPO 8 ANNI

    Southgate è stato promosso ct dell'Inghilterra nel 2016, all'indomani dei disastrosi Europei francesi giocati sotto la guida di Roy Hodgson: in quell'occasione i Tre Leoni sono stati clamorosamente eliminati dall'Islanda agli ottavi di finale, rendendo inevitabile il cambio di guida.

    Ex commissario tecnico dell'Under 21, Southgate ha collezionato 102 presenze sulla panchina della nazionale maggiore: in quasi un decennio ha portato l'Inghilterra a due finali Europee, ma anche in semifinale ai Mondiali russi del 2018, venendo sconfitto dalla Croazia.

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  • NIENTE MONDIALI

    Il contratto di Southgate, come detto, sarebbe scaduto tra qualche mese: il 31 dicembre, alla fine dell'anno. Ma l'ormai ex ct ha deciso di interrompere in anticipo il rapporto con l'Inghilterra, rinunciando anche alla possibilità di guidare i Tre Leoni ai Mondiali per la terza volta.

    L'idea della FA, secondo quanto emerso nelle ultime settimane, era proprio quella di rinnovare il contratto di Southgate per altri due anni, fino al 2026, anno dei Mondiali in Canada, USA e Messico: non sarà così.

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  • IL RINGRAZIAMENTO

    La Football Association ha pubblicato sul proprio sito un messaggio di ringraziamento da parte di Mark Bullingham, il proprio CEO:

    "A nome del calcio inglese, vorrei rendere omaggio a Gareth Southgate e a Steve Holland per tutto ciò che hanno ottenuto.

    Negli ultimi otto anni hanno trasformato l'Inghilterra, regalando ricordi indimenticabili a tutti coloro che amano i Tre Leoni. Ripensiamo al mandato di Gareth con grande orgoglio: il suo contributo al calcio inglese, incluso un ruolo significativo nello sviluppo dei giocatori e nella trasformazione culturale, è stato unico. Ma ancora più straordinario è il suo bottino di vittorie.

    Nei 25 tornei successivi al 1966, prima che Gareth prendesse la guida, avevamo vinto sette partite a eliminazione diretta. Nei suoi quattro tornei ne abbiamo vinti nove. In pratica, nei suoi otto anni ha vinto più partite che contano davvero rispetto ai 50 anni precedenti.

    Le prestazioni nelle competizioni durante il loro mandato sono state ottime. Siamo arrivati a un passo dalla vittoria degli Europei a Londra e a conquistare il primo trofeo dopo oltre 50 anni, e domenica a Berlino ci siamo andati vicinissimi di nuovo.

    Prima di Gareth, eravamo stati tra i primi cinque al mondo al massimo per sette mesi consecutivi. Durante il suo mandato siamo rimasti lì per sei anni.

    Gareth ha reso possibile un lavoro impossibile e ha gettato solide basi per il successo futuro. Ha la massima stima dei giocatori, della FA e di tutto il mondo del calcio.

    Siamo molto orgogliosi di tutto ciò che Gareth e Steve hanno realizzato per l’Inghilterra e saremo loro grati per sempre".

  • IL DOPO SOUTHGATE

    Al momento è ancora presto per ipotizzare il nome del possibile sostituto di Southgate sulla panchina dell'Inghilterra. Lo stesso Bullingham ha chiesto calma e pazienza in questo senso.

    "Il processo per la nomina del successore di Gareth è in corso e puntiamo ad annunciare il nostro nuovo ct il prima possibile. Il nostro percorso in Nations League inizierà a settembre e, se necessario, abbiamo già una soluzione provvisoria.

    Sappiamo che ci saranno inevitabili rumours, ma non commenteremo ulteriormente il nostro processo prima della nomina".

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