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Giorgio Furlani MilanGetty Images

Furlani scopre le carte: "Tare ha scelto Allegri: ha detto che è l'uomo giusto per riportare il Milan dove deve essere"

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Il Milan si è lasciato alle spalle una stagione ben al di sotto delle aspettative ed ora è pronto a ricominciare tutto da capo per tornare ad alti livelli.

La vera rivoluzione è iniziata dalle basi, con l'arrivo in società del nuovo direttore sportivo Igli Tare e di mister Massimiliano Allegri, che ha preso il posto di Sergio Conceicao sulla panchina rossonera.

Nel corso della conferenza stampa a Casa Milan, l'amministratore delegato Giorgio Furlani ha parlato di questo nuovo inizio, commentando anche alcune voci di mercato.

Di seguito le principali dichiarazioni riportate da MilanNews.

  • "BENVENUTI TARE E ALLEGRI: NON SARANNO GLI UNICI ACQUISTI"

    "L’ultima volta che ho parlato ufficialmente, ho detto che era ora di voltare pagina e di guardare non al passato ma al futuro, alla prossima stagione. Gli annunci sono stati fatti, nella settimana dopo la chiusura del campionato, di quelli che di fatto sono stati i nostri primi due acquisti di questa stagione. Il primo Igli Tare, direttore con esperienza, lavorerà in un contesto di mercato e in quello di gestione della parte sportiva. Il secondo acquisto è stato Max Allegri, un allenatore di esperienza, italiano, che conosce la Serie A e che è l'allenatore in attività con più trofei nel calcio italiano. Non saranno gli unici acquisti che faremo: detto questo non ci sarà bisogno di una rivoluzione totale ma aggiungeremo dei tasselli a livello di rosa per essere pronti per la nuova stagione. L’obiettivo nostro, a livello sportivo, è lo stesso di prima: dobbiamo essere competitivi per vincere dei trofei".

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  • "È IMPORTANTE RISPETTARE I PARAMETRI ECONOMICI"

    "Valutiamo giocatori con ingaggi onerosi? Il calcio è centrale nel progetto di Milan ed è una cosa ovvia perché noi siamo un club di calcio con 125 anni di gloriosa storia. A volte c’è questa confusione di far sembrare il Milan un’altra cosa, di parlare di cose economiche. La centralità del calcio è chiara. All’interno di questa considerazione, ci tengo a dire che tutte le risorse economiche vengono investite con l'obiettivo di creare performance sportive: all’interno di questo ci sono dei paletti, dei parametri. Se spendi troppo a destra, poi non ci arrivi a sinistra. L’obiettivo è arrivare al top della prestazione sportiva ma dobbiamo decidere come allocare le risorse che le riceviamo sia dalla parte sportiva che da quella commerciale”.

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  • "NON CI SARÀ BISOGNO DI UNA RIVOLUZIONE: ABBIAMO GIOCATORI FORTI"

    "Se ci sono degli interessamenti per dei nostri giocatori è perché sono riconosciuti come forti. Poi l’anno scorso non c’è stato il giusto contesto e non hanno reso al massimo. Ma sono forti: da un lato non c’è bisogno di una rivoluzione, dall'altro lato ci sono tanti interessamenti il che non vuol dire che sono in vendita”.

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  • "INTERESSE PER MAIGNAN MA È IMPORTANTE PER NOI"

    "Rinnovo per Maignan? C’è stato l’interesse di una società inglese, non è stato ritenuto interessante. Mike è un giocatore importante per il Milan ed è stato molto corretto, come è stato corretto il suo agente: c’è stata apertura a questo interesse ma allo stesso tempo non c’è stato da parte loro una forzatura. Del futuro a medio e lungo termine giudicheranno i risultati".

    E su Pulisic: “Christian ha ancora tre anni di contratto con il Milan: non è una super emergenza. Dal punto di vista della società e della proprietà, è un giocatore molto importante”.

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  • "TARE HA SCELTO ALLEGRI PER RICOMINCIARE: HA DETTO CHE È L'UOMO GIUSTO"

    "Tempistiche lunghe per la selezione di Tare? Il processo è stato lungo come è giusto che sia in un’azienda normale quando si va a selezionare una persona in un ruolo fondamentale e centrale per il futuro della società. Per i miei canoni è normale. Quello che importa adesso è che sono convinto che abbiamo fatto la scelta giusta e stiamo lavorando tutti nella stessa direzione: questo è ciò che importa, che lavoriamo assieme con un obiettivo comune”.

    Su Allegri, invece: "Come mai questa scelta? Mi ha colpito la conoscenza del Milan, la conoscenza del campionato italiano e il fatto che oggettivamente ha vinto di più in A. Ha entusiasmo, ha una conoscenza del Milan e della società, una grande voglia di fare bene quest’anno. Tare prima di cominciare ha detto che Allegri era l’uomo per ricominciare e per riportare il Milan dove dev’essere”.

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