È nata una stella. Già, proprio così. E’ Yildiz a indicare alla Juventus la via maestra, per la prima prodezza in Serie A, a diventare così il marcatore straniero più giovane della storia della Vecchia Signora (18 anni e 233 giorni, Opta). Ma a catturare la scena, per il peso specifico della rete, è Vlahovic. Insomma, una zuccata da tre punti a domare il solito ottimo Frosinone.
Harroui in panchina, mentre Ibrahimovic ha l'influenza. Non sono disponibili Oyono e Okoli: entrambi saltano la Juventus, il primo per infortunio e il secondo per squalifica. Di Francesco conferma così la difesa a tre di Napoli, con Lusuardi titolare. Dentro anche l'ex Kaio Jorge, panchina per Cheddira.
Allegri non può contare sull'infortunato Chiesa e davanti propone la sorpresa: dentro Milik in coppia con Yildiz (prima volta dall’inizio), Vlahovic inizialmente in panchina. Fuori anche l'ex Gatti: in difesa gioca Alex Sandro con Danilo e Bremer. Rabiot recupera ed è titolare in mezzo al campo.
E’ del giovane Kenan la fiammata decisiva del primo tempo. Un misto tra tecnica e potenza, che sottolinea candidamente come si stia parlando a tutti gli effetti di un predestinato. Dall’altra parte brilla Soulé, anche nei momenti più caotici del Frosinone, in prima linea per cercare di andare oltre di pensiero. Un ko per parte: risentimento alla coscia destra per Alex Sandro, problema muscolare per l’altro ex di giornata Lirola. Cambiaso, diffidato e ammonito, salterà la sfida con la Roma.
Nel secondo tempo il Frosinone alza i decibel e trova il pareggio con Baez. Padroni di casa padroni del campo, a tratti, con Soulé e Harroui a spaventare – e non poco – Szczesny. Dopodiché è McKennie a centrare la traversa.
Getty ImagesFrosinone-Juventus 1-2, cronaca, tabellino e voti: Yildiz e Vlahovic firmano il successo bianconero
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