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Foster WrexhamTwitter / Getty

Dal ritiro dal calcio a eroe del Wrexham: Foster para il rigore della stagione al 97'

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"It's time to say goodbye": due foto, una con la maglia dello Stoke City, l'altra con quella del Watford. Una tra le prime e l'ultima, tra i professionisti: in mezzo il suo faccione, scarpe e guanti. Appesi al chiodo: è metà settembre del 2022 e Benjamin "Ben" Foster dice addio al calcio.

Non una scelta inaspettata, ma dettata dall'età: che poi, anche l'annuncio è stato sui generis. Attraverso il suo canale You Tube, con una maglia vintage del Manchester United addosso: "E' arrivato finalmente il momento: annuncio il mio ritiro". Allarga le braccia e intona un "Tan-tan-taaan!" carico di suspance. Fatto sta che a 39 anni, 40 da compiere ad aprile la carriera del portiere di Leamington Spa volge al termine. La sua pagina Wikipedia è tutto dire.

"Benjamin Anthony Foster, detto Ben Foster (Leamington Spa, 3 aprile 1983), è un podcaster e calciatore inglese, portiere".

Prima podcaster, poi calciatore inglese. Infine, portiere. Ha difeso i pali del Watford, come detto, ma anche quelli del Manchester United: è stato anche un nazionale inglese. Insomma, perché parlare di Ben Foster è così importante? Perché no, il 15 settembre del 2022 non si è ritirato affatto. Ma ci arriviamo.

  • IL MANCHESTER UNITED, LA PREMIER E LA NAZIONALE

    Dicevamo, il Manchester United. Il suo arrivo ai Red Devils è parte del perché Ben Foster sia così speciale: nel 2004 lo Stoke City, proprietario del suo cartellino, lo gira in prestito al Wrexham. In Galles: in squadra c'è Darren Ferguson. Che, per intenderci, è il figlio di Sir Alex.

    "Fergie" lo nota, scrive il suo nome e due anni dopo, terminata l'esperienza al Watford, porta tutto in dirigenza e spinge per l'acquisto di Foster: bene. Un po' meno, invece, l'inizio a Manchester: operazione ai legamenti del ginocchio e quasi una stagione di stop.

    Coi Red Devils gioca fino al 2010, collezionando diverse presenze, pure in Champions League: ovviamente, però, la presenza di Edwin van der Sar non gli permette di esplodere. Lo farà al Birmingham, sì, ma soprattutto al West Bromwich, tanto da guadagnare la convocazione per i Mondiali del 2014. Emozione pura: come quando scende in campo al posto di Joe Hart a Belo Horizone contro il Costa Rica, nell'ultima gara della fase a gironi e con l'eliminazione già sancita nel turno precedente. Va bene uguale.

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  • UN RITORNO DA EROE

    Ci vuole una trama cinematografica, però, per questa storia: e la offre Deadpool. Perché dopo il ritiro annunciato a metà settembre succede che Ryan Reynolds, attore del noto supereroe della Marvel, a marzo lo convince a indossare di nuovo i guantoni e gli scarpini, che aveva appeso al chiodo, e ad aiutare il Wrexham a ottenere la promozione in Football League Two.

    Che suona un po' come la chiusura del cerchio, tra l'altro, vista la precedente esperienza che è valsa a Ben la chiamata del Manchester United: e infatti accetta. Ritorna in campo: lo fa per quattro gare di National League, compresa la più importante. Lo scontro diretto per la testa della classifica, contro il Notts County.

    Una sfida tra due formazioni a quota 100 punti in classifica: 3-2 al 95'. Wrexham avanti al Racecourse Ground: l'arbitro, però, indica il dischetto. C'è un fallo di mano: i Magpies, gli ospiti, hanno la possibilità di pareggiare i conti e riaprire il discorso per la prima posizione, ovvero quella che vale la promozione diretta.

    Dal dischetto va Scott che prende la rincorsa, calcia con il destro, ma trova la parata di Ben al 97'. Sì: Ben Foster. A 40 anni, ritornato a giocare dopo 7 mesi dal ritiro e diventato icona di quella che potrebbe passare alla storia come la gara decisiva per la vittoria del campionato del Wrexham. La squadra di Deadpool, con un supereroe in più tra i pali.

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