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Footballco Business Podcast: alla scoperta di Juventus Creator Lab

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Parola d'ordine: innovare. Juventus Creator Lab, il laboratorio in cui prendono vita i progetti digitali del club bianconero, è già sinonimo di (grande) successo. Basti vedere i numeri. Ecco perché "The Football Business Podcast" ha voluto sentire direttamente i protagonisti: Mike Armstrong (Chief Marketing & Communications) e Marco Castellaneta (Headof Digital Media). I quali, spalandoci le porte della Continassa, ci hanno raccontato quali siano gli obiettivi nel breve e lungo termine. Senza sottovalutare il passato, con i successi ottenuti targati "All or Nothing" e "Back on Track".

  • JUVENTUS CREATOR LAB

    Armstrong: “Juventus Creator Lab è un gruppo di persone, creato per fare contenuti per una nuova audience. Dopo tanti anni di vittorie, grandi esperienze in Champions, Ronaldo che è la prima star su Instagram. La prima osservazione fatta è stata: dobbiamo fare un altro tipo di lavoro rispetto agli altri club, avvicinandoci all'audience del futuro. Abbiamo fan lontani che non possono vederci per vari motivi, il nostro lavoro è creare un accesso anche per quelle persone. Come fare, però? Creando qualcosa di diverso. Ecco perché sarà differente anche il nostro spazio: più stile LA, come un gaming studio. Questo è l'effetto che vogliamo”.

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  • I CONTENUTI MARCHIATI JUVENTUS

    Castellaneta: “Prendiamo in considerazione una settimana tipo: tutto il nostro ecosistema, che si compone anche dei social media, oltre a OTT e Juventus TV, abbiamo 1500 contenuti che emergono ogni settimana. Contiamo ogni messaggio, ogni video, ogni tipo di contenuto. A volte il contenuto giusto al momento giusto può avere un effetto più importante di qualsiasi altro video. Metà dei contenuti arrivano da ciò che accade in gara, l'altra metà sarà occupata da altri topics”.

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  • BACK ON TRACK

    Armstrong: “Chiesa è un grande giocatore, è conosciuto per il suo talento ma anche per l'etica lavorativa che ha. Ha avuto un infortunio molto pesante, Matteo Fabris è stato molto di supporto con noi e per noi è stata una grande opportunità raccontare questa storia e permettere alla nostra fanbase di conoscerla. Abbiamo discusso tanto sulla piattaforma giusta: abbiamo scelto Amazon Prime. Avevamo diversi punti di vista, ma Amazon è stata fenomenale e l'ha portata in più Paesi. E' stata la prima, grande produzione nostra”.

  • NEXT GEN SU TIKTOK

    Castellaneta: “Quest'anno hanno raggiunto un grande punto, la finale di Coppa Italia di Serie C. Abbiamo potuto creare una storia attraverso TikTok, la prima original series. Abbiamo una bella relazione con TikTok, ci vedono come un posto per sperimentare. a noi piace. Nel brainstorming con noi abbiamo ragionato su tante cose. E ci hanno detto: perché non proviamo a fare la prima serie sulla piattaforma? E l'abbiamo fatto. Non c'erano riferimenti, un foglio bianco e abbiamo capito come farlo. E' stato molto bello, per tutti era la prima volta e abbiamo costruito tutto con TikTok. Cinque minuti di dietro le quinte. L'approccio, la diretta, il post. Dal punto di vista produttivo è stato stimolante, è stato tutto in verticale e il linguaggio era differente. Abbiamo lavorato duro per capire come farlo, ma siamo contenti di ciò che abbiamo creato. Più difficile di Chiesa? Sono diversi, per due audience diversi. Amiamo il fatto che si possano fare contenuti differenti per audience differenti. Qualcosa di tradizionale come per Amazon e qualcosa per l'audience GenZ. Sui contenuti nel 2023 devi essere flessibile”.

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  • OBIETTIVI A LUNGO TERMINE

    Armstrong: “Dobbiamo mettere insieme i nostri fan, abbiamo l'opportunità di provvedere con contenuti diversi che meritano di vedere. Quando ripenso agli ultimi 6 mesi, abbiamo lanciato due contenuti Amazon, abbiamo raccontato storie di umanità con le Women, freestyle. Sono molto contento della direzione intrapresa dal team. Il primo obiettivo è servire la nostra clientela. Poi c'è la reputazione: è importante conoscere e capire la parte giovane della fanbase. Infine, l'aspetto economico: stiamo costruendo qualcosa, siamo una startup e non sottovalutiamo questo fattore. Un passo alla volta e non andiamo oltre”.

  • ALL OR NOTHING: JUVENTUS

    Castellaneta: “Cos'abbiamo imparato? E' stata una buona scuola. Amazon non era qui, la produzione è stata qui per un anno e ci siamo abituati ad avere le telecamere fisse sui giocatori. Facevamo affidamento su questa cosa quando abbiamo fatto il contenuto su Chiesa. Erano abituati ed è stata una grande chance per noi, potevamo muoverci allo stesso modo. All or Nothing ci ha aiutato tanto e ci ha aperto le porte”.

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