Era il giugno del 2021 quando Gheorghe Hagi, il più grande giocatore rumeno di tutti i tempi, divenuto allenatore e imprenditore in patria, parlava in seguito all'annuncio della storica fusione tra i suoi club, il Viitorul Costanza, e il Farul, club di seconda divisione.
Hagi è stato fondamentale non solo per il Viitorul, ma per tutto il movimento giovanile rumeno, grazie alla fondazione della sua Gheorghe Hagi Academy. Squadra neonata, il Viitorul ha visto la luce quasi un secolo dopo il Farul, fondato nel 1920.
La voglia di stupire con il Viitorul, dando ampio spazio ai giovani per provare a rendere la città competitiva a livello nazionale, superando i club di Bucarest e una forza del nuovo millennio come il Cluj, ha portato Hagi ad investire le proprie risorse nel club, insieme al presidente Gheorghe Popescu, altro nome ben noto agli appassionati del calcio anni '90, viste le esperienze con Barcellona, Galatasaray, Tottenham e sì, anche il Lecce.
Competere con lo Steaua (ora noto semplicemente come FCSB) e soprattutto il Cluj è stato possibile grazie alle risorse del duo Hagi-Popescu, della loro esperienza internazionale e di una rete di osservatori per il proprio fiore all'occhiello, il saper creare una squadra di giovani, puntando sui migliori della nazione con l'accademia su cui l'ex giocatore del Brescia ha creduto dall'inizio.
Fondato nel 2009, il Viitorul è riuscito ad emergere subito come realtà, conquistando il campionato nel 2017, emergendo come nuova forza insieme ad altre trionfanti squadre come Unirea o Otelul, capaci di allargare il quadro delle squadre oltre lo Steaua Bucarest e il Cluj, di gran lunga le maggiori vincitrici del campionato.
Due squadre che nel lungo periodo hanno però ripreso il controllo del campionato, specialmente un Cluj capace di vincere il torneo tra il 2018 e il 2022. Come fare? Creare la coalizione di Costanza.


