Il ragazzo torna nella Primavera rossazzurra e dimostra di non aver smarrito il fiuto del goal: ne segna 4 in 6 gare ed ecco che in una stagione difficile per gli etnei, il terzo tecnico dell'anno, Maurizio Pellegrino, decide di regalare una gioia alla giovane punta.
Aveni, con il Catania già retrocesso matematicamente in Serie B, è convocato per l'ultima partita casalinga, in programma al Massimino contro l'Atalanta il 18 maggio 2014. Già esserci per Fabio è una bella soddisfazione, ma i minuti finali del match gli regaleranno un'emozione insperata.
Dopo un primo tempo noioso e soporifero, la partita si scalda nella ripresa: al 65' Lodi, recuperato il pallone da un errore di Caldara, scambia in velocità con Bergessio e infila Sportiello con un sinistro chirurgico all'incrocio dei pali. I bergamaschi di Colantuono creano pericoli in contropiede, quindi Fedato di testa colpisce il palo su assist di Monzon.
I rossazzurri spingono e Bergessio, di testa, costringe Sportiello ad un salvataggio miracoloso. Dall'altra parte però all'80' Denis conclude di potenza da fuori area: Frison può solo respingere e Kone lo punisce in tap-in siglando l'1-1. Con questo risultato si arriva ai minuti finali, e all'86' il giovane Aveni si prende la scena: dopo averlo fatto riscaldare per un po' di minuti, Pellegrino lo inserisce in campo al posto di Fedato.
Il momento che tutti i giovani calciatori sognano per Fabio si è materializzato. Ma il bello per lui deve ancora venire. Infatti quando è appena passato il 90', c'è un cross dalla sinistra sul quale Betancourt devia goffamente con un braccio: la palla però giunge proprio ad Aveni, che sotto misura insacca.
L'attaccante, non ancora ventenne, fa in tempo ad allargare le braccia e sta per urlare di gioia tutta la sua felicità quando vede l'arbitro Gianluca Aureliano della sezione di Bologna, anche lui al debutto nel massimo campionato, indicare il dischetto e si accorge che lo stesso direttore di gara ha fischiato il rigore, non concedendo il vantaggio. Per Aveni, un repentino cambio di stato d'animo, con passaggio dalla felicità estrema all'amarezza più grande, per un beffardo gioco del destino che, visto come andrà poi la sua carriera, sembra quasi segnare il futuro del ragazzo.
Dagli 11 metri va alla battuta Bergessio, che non sbaglia, trafiggendo Sportiello sulla sua destra. Il Catania vince 2-1, ottiene il 4° successo nelle ultime 5 giornate ma è già condannato dalla matematica a ripartire dalla Serie B. Per Aveni, invece, quella che poteva essere la soddisfazione più grande incredibilmente sfumata in un soffio di vento.
IL TABELLINO
CATANIA-ATALANTA 2-1 (0-0)
MARCATORI: 65' Lodi (C), 80' Kone (A), 90' + 1 rig. Bergessio (A)
CATANIA (4-3-3): Frison; Gyomber, Bellusci, Capuano, Monzon (89' Garufi); Izco, Rinaudo, Fedato (86' Aveni); Leto (56' Lodi), Bergessio, Castro. A disp. Ficara, Biraghi, Cabalceta, Legrottaglie, Lovric, Almiron, Plasil, Boateng, Petkovic. All. Pellegrino
ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Raimondi, Benalouane, Bellini, Brivio (46' Caldara); Kone, Cigarini (65' Olausson), Baselli; Maxi Moralez, Denis, Brienza (72' Bentancourt). A disp. Frezzolini, Nica, Scaloni, Bonaventura, Estigarribia, Giorgi, Migliaccio, De Luca. All. Colantuono
Arbitro: Aureliano di Bologna
Ammoniti: Izco (C), Cigarini e Kone (A) per gioco falloso
Recupero: 0 e 3'.
Note: annullato un goal di Aveni al 90' + 1 per mancata applicazione della regola del vantaggio.