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Fabio Aveni, promessa del Catania: dal gol annullato all'esordio in A alle serie minori

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Giovane attaccante, che aveva fatto molto bene nelle Giovanili, Fabio Aveni, promessa del calcio siciliano, si ritrova catapultato fra i professionisti nella stagione 2013/14. Dopo una prima parte di annata in prestito al Perugia in Lega Pro Prima Divisione, torna al Catania a gennaio e debutta in Serie A nell'ultimo turno di campionato, il 18 maggio 2014, contro l'Atalanta.

Nonostante il Catania sia matematicamente già retrocesso, il suo sarebbe un esordio da sogno ma la rete che realizza dopo pochi minuti dall'ingresso in campo, regolare, viene annullata dall'arbitro Aureliano, che anziché concedere la regola del vantaggio, assegna un rigore agli etnei per fallo di mano di Betancourt. L'urlo di gioia del ragazzo resta strozzato in gola.

Il Catania vince quella gara con rigore trasformato da Bergessio ma deve ripartire dalla B, mentre Aveni torna per un periodo in Primavera, prima di iniziare una lunga discesa nelle Serie minori senza mai riuscire a soddisfare le aspettative che erano state in lui da giovane: Akragas, Igea Virtus, Gela, Città di Sant'Agata e di nuovo Igea Virtus, fra poche presenze, qualche rete e alcuni gravi infortuni.

  • PROMESSA DEL CALCIO SICILIANO

    Nato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, il 5 settembre 1994, Fabio Aveni si afferma come prolifico attaccante nel settore giovanile del Catania. Nel 2010/11 debutta in Primavera segnando un goal nel 4-1 in trasferta contro il Crotone.

    Ben presto il ragazzo si guadagna l'etichetta del predestinato: l'anno seguente, il 2011/12, segna 14 reti in 25 partite più una nei playoff. Il percorso della punta prosegue nel 2012/13 con 15 reti in 24 presenzepiù, anche in questo caso, una nei playoff.

    Tutto sembra pronto per l'approdo in Prima squadra, ma la società etnea nell'estate 2013 decide di mandare il diciannovenne attaccante in prestito al Perugia in Lega Pro Prima Divisione. Aveni non è mai schierato in campionato, mentre gioca 2 partite di Coppa.

    Il 4 agosto 2012 fa l'esordio in Coppa Italia nel Primo turno con il Savona. Gli umbri escono di scena sconfitti ai supplementari 0-1. Fabio Aveni subentra a Simone Sini al 105' ma non lascia il segno. L'attaccante della provincia di Messina disputa anche una partita di Coppa Italia Lega Pro, prima di far ritorno al Catania a gennaio.

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  • IL GOAL ANNULLATO ALL'ESORDIO IN A

    Il ragazzo torna nella Primavera rossazzurra e dimostra di non aver smarrito il fiuto del goal: ne segna 4 in 6 gare ed ecco che in una stagione difficile per gli etnei, il terzo tecnico dell'anno, Maurizio Pellegrino, decide di regalare una gioia alla giovane punta.

    Aveni, con il Catania già retrocesso matematicamente in Serie B, è convocato per l'ultima partita casalinga, in programma al Massimino contro l'Atalanta il 18 maggio 2014. Già esserci per Fabio è una bella soddisfazione, ma i minuti finali del match gli regaleranno un'emozione insperata.

    Dopo un primo tempo noioso e soporifero, la partita si scalda nella ripresa: al 65' Lodi, recuperato il pallone da un errore di Caldara, scambia in velocità con Bergessio e infila Sportiello con un sinistro chirurgico all'incrocio dei pali. I bergamaschi di Colantuono creano pericoli in contropiede, quindi Fedato di testa colpisce il palo su assist di Monzon.

    I rossazzurri spingono e Bergessio, di testa, costringe Sportiello ad un salvataggio miracoloso. Dall'altra parte però all'80' Denis conclude di potenza da fuori area: Frison può solo respingere e Kone lo punisce in tap-in siglando l'1-1. Con questo risultato si arriva ai minuti finali, e all'86' il giovane Aveni si prende la scena: dopo averlo fatto riscaldare per un po' di minuti, Pellegrino lo inserisce in campo al posto di Fedato.

    Il momento che tutti i giovani calciatori sognano per Fabio si è materializzato. Ma il bello per lui deve ancora venire. Infatti quando è appena passato il 90', c'è un cross dalla sinistra sul quale Betancourt devia goffamente con un braccio: la palla però giunge proprio ad Aveni, che sotto misura insacca.

    L'attaccante, non ancora ventenne, fa in tempo ad allargare le braccia e sta per urlare di gioia tutta la sua felicità quando vede l'arbitro Gianluca Aureliano della sezione di Bologna, anche lui al debutto nel massimo campionato, indicare il dischetto e si accorge che lo stesso direttore di gara ha fischiato il rigore, non concedendo il vantaggio. Per Aveni, un repentino cambio di stato d'animo, con passaggio dalla felicità estrema all'amarezza più grande, per un beffardo gioco del destino che, visto come andrà poi la sua carriera, sembra quasi segnare il futuro del ragazzo.

    Dagli 11 metri va alla battuta Bergessio, che non sbaglia, trafiggendo Sportiello sulla sua destra. Il Catania vince 2-1, ottiene il 4° successo nelle ultime 5 giornate ma è già condannato dalla matematica a ripartire dalla Serie B. Per Aveni, invece, quella che poteva essere la soddisfazione più grande incredibilmente sfumata in un soffio di vento.

    IL TABELLINO

    CATANIA-ATALANTA 2-1 (0-0)

    MARCATORI: 65' Lodi (C), 80' Kone (A), 90' + 1 rig. Bergessio (A)

    CATANIA (4-3-3): Frison; Gyomber, Bellusci, Capuano, Monzon (89' Garufi); Izco, Rinaudo, Fedato (86' Aveni); Leto (56' Lodi), Bergessio, Castro. A disp. Ficara, Biraghi, Cabalceta, Legrottaglie, Lovric, Almiron, Plasil, Boateng, Petkovic. All. Pellegrino

    ATALANTA (4-3-3): Sportiello; Raimondi, Benalouane, Bellini, Brivio (46' Caldara); Kone, Cigarini (65' Olausson), Baselli; Maxi Moralez, Denis, Brienza (72' Bentancourt). A disp. Frezzolini, Nica, Scaloni, Bonaventura, Estigarribia, Giorgi, Migliaccio, De Luca. All. Colantuono

    Arbitro: Aureliano di Bologna

    Ammoniti: Izco (C), Cigarini e Kone (A) per gioco falloso

    Recupero: 0 e 3'.

    Note: annullato un goal di Aveni al 90' + 1 per mancata applicazione della regola del vantaggio.

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  • LA DISCESA NELLE SERIE MINORI E GLI INFORTUNI

    La rete ingiustamente annullatagli da Aureliano al Massimino sembra come detto segnare uno sliding doors nella carriera dell'attaccante siciliano. Dopo quell'episodio, infatti, Aveni non giocherà mai più in Serie A nel corso della sua carriera e anche nelle Serie minori non riuscirà più a scendere in campo con regolarità e a segnare tanti goal come gli era successo con la Primavera etnea.

    Ma andiamo con ordine. L'anno seguente alla retrocessione in B del Catania, Fabio riparte nuovamente dalla Primavera rossazzurra, dove colleziona 4 presenze e una rete prima di salutare la squadra in cui era cresciuto e accasarsi alla Juve Stabia a fine gennaio 2015 a titolo definitivo.

    Ma con la maglia delle Vespe Aveni non entra mai in campo. Zero presenze, dunque, prima di passare l'anno seguente all'Akragas di Agrigento, sempre in Lega Pro Prima Divisione, guidato dal suo ex compagno di squadra ai tempi di Catania, Nicola Legrottaglie.

    Le premesse sono buone, Aveni fa un bel precampionato e segna un goal in 2 gare nella prima fase della Coppa Italia di Lega Pro, ma poi fa in tempo ad esordire in campionato (Girone C di Prima Divisione) che si lesiona il legamento crociato anteriore del ginocchio.

    Operato dal professor Mariani a Villa Stuart, torna in campo 131 giorni dopo. Naturalmente segnando un goal nella sconfitta ai rigori ai quarti di Coppa Italia contro il Foggia del 10 febbraio 2016. Ma c'è una ricaduta, fisica e mentale, e la stagione dell'ex Catania è praticamente conclusa.

    La società punta su di lui, che lavora sodo in estate, ma dall'infortunio al ginocchio, di fatto, Aveni non si riprenderà mai. Dopo aver guardato i compagni dalla tribuna nel 2016/17, nel 2017/18 riparte dall'Igea Virtus del suo paese natale, che milita in Serie D. Qui riesce a giocare 12 gare fra campionato e Coppa e a segnare 5 goal.

    Il suo giro di Sicilia continua nel 2018/19 col Gela (3 apparizioni in D) e nel 2020/21 con la Città di Sant'Agata, sodalizio di Militello (10 presenze senza reti). Resta anche l'anno seguente in Eccellenza, e nell'ultima stagione ha fatto invece ritorno all'Igea Virtus, con cui ha giocato nel Girone B dell'Eccellenza Siciliana.

    La squadra ha vinto il torneo, ottenendo la promozione in Serie D e Aveni, la promessa del calcio siciliano che aveva esordito in Serie A, ha dato un piccolo contributo segnando 2 goal. Una delle poche soddisfazioni in una carriera per lui fino ad oggi avara di gioie.