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Eze new Grealish GFXGetty/GOAL

Eze ha preferito l'Arsenal al Tottenham: la sua una scelta di cuore, ma rischia di fare la fine di Grealish

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All'età di 27 anni, Eberechi Eze si appresta finalmente ad approdare in una delle squadre più importanti della Premier League. È pronto a lasciare il sud di Londra per il nord, ma non per la squadra che molti si aspettavano.

Il Tottenham sembrava aver chiuso l'operazione con il Crystal Palace e lo stesso giocatore era parso entusiasta di diventare il nuovo volto del progetto di Thomas Frank. Invece si legherà all'Arsenal, tornando dunque in nel club che lo aveva visto partire quando aveva solo 13 anni.

Si tratta di un nuovo capitolo memorabile nella lunga storia di un Arsenal che spesso ha reso la vita del Tottenham un po' più difficile. Dalla doppia vittoria del campionato al White Hart Lane al discusso trasferimento di Sol Campbell, non c'è niente che i tifosi dei Gunners amino di più che dare una lezione ai cugini dall'altra parte di Seven Sisters Road.

Tuttavia, per quanto la decisione di Eze di scegliere il rosso al posto del bianco sia personale e valga il coronamento del sogno di una vita, è molto rischiosa: ha scelto di essere un giocatore tra tanti, invece che la stella di una squadra.

  • Manchester United v Arsenal - Premier LeagueGetty Images Sport

    UN INTERESSE CHE SI ERA RAFFREDDATO

    Tra giugno e luglio, Eze era sembrato essere una delle priorità di mercato dell'Arsenal, nonostante la società avesse già speso molto per rinforzare altri reparti. Dopo aver acquistato Noni Madueke dal Chelsea, il club sembrava aver intensificato il proprio interesse per il giocatore del Palace, un paio di settimane dopo aver contattato per la prima volta l'entourage di Eze.

    Tuttavia, la situazione è cambiata quando Ethan Nwaneri, che sembrava indeciso sul rinnovo del contratto, ha firmato un accordo a lungo termine. I giornalisti che seguono da vicino i Gunners hanno affermato che il nuovo ruolo di Nwaneri sarebbe stato quello di numero 10 e vice di Martin Odegaard, riducendo quella necessità di trovare una soluzione esterna, che si sarebbe tradotta nell'acquisto di Eze.

    L'Arsenal ha piazzato tutti e sei i suoi colpi estivi entro il 26 luglio, portando a termine il suo lavoro molto prima di molti dei suoi rivali. Era naturale supporre che, se Eze fosse stato davvero una priorità, il club avrebbe insistito per chiudere prima dell'inizio del campionato. Il fatto che fossero così indifferenti all'interesse del Tottenham suggeriva che si stessero concentrando sulle partenze prima di qualsiasi altro acquisto: Oleksandr Zinchenko, Jakub Kiwior, Albert Sambi Lokonga, Fabio Vieira e Reiss Nelson hanno tutti saltato la prima partita di Premier League contro il Manchester United nonostante non fossero infortunati, a dimostrazione dell'attuale sovraffollamento della rosa di Mikel Arteta.

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  • Tottenham EzeGetty Images

    SEMBRAVA AD UN PASSO DAGLI SPURS

    Eze si distingue per il suo stile, che lo rende molto adatto sia all'Arsenal che al Tottenham. Entrambe le squadre sono da tempo associate a filosofie di gioco offensive e vantano giocatori celebrato per la loro abilità con il pallone tra i piedi.

    Gunners e gli Spurs hanno già fatto parte della vita di Eze. Come già detto, proviene da una famiglia di tifosi dell'Arsenal e ha militato nelle giovanili del club londinese, poi era stato raccomandato al Tottenham dall'ex scout David Pleat prima del suo trasferimento al Palace. Non sorprende quindi che da allora sia stato costantemente accostato ai Lilywhites.

    Oltre a ciò, gli Spurs hanno stretti legami con l'agenzia CAA Base, che rappresenta anche James Maddison, Pape Matar Sarr, Pedro Porro, Richarlison e Djed Spence. Andando un po' più indietro nel tempo, anche Son Heung-min è un cliente dell'agenzia e spesso è stato visto conversare con Eze in occasione di vari eventi. Quando il club sembrava intenzionato ad aggiungere il centrocampista alla sua rosa la scorsa estate, i tifosi hanno tirato fuori dei filmati dei due che parlavano a lungo dopo una sfida che aveva visto il Tottenhambattere il Palace per 3-1 nel marzo 2024.

    Con Son che ha salutato e con la sua famosa maglia numero 7 ancora da assegnare, sembrava che i pianieti si fossero allineati per l'arrivo di Eze. Invece finirà l'estate come il cattivo di turno per le generazioni a venire.

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  • FBL-ENG-PR-TOTTENHAM-BURNLEYAFP

    IL RISPETTO DI FRANK

    Le strade di Frank ed Eze si sono già incrociate in passato, con il tecnico danese non ha mai nascosto la sua ammirazione. Si sono affrontati per la prima volta nella zona ovest di Londra, quando Frank era allenatore del Brentford ed Eze stava emergendo con il Queens Park Rangers.

    Durante un'intervista al podcast dei tifosi del Brentford Beesotted nel 2019, Frank ha sottolineato la sua volontà di mostrare più rispetto per quei giocatori che hanno quel tocco in più.

    "Gli arbitri non proteggono il gioco o i giocatori di talento... Se noi avessimo preso a calci Eze del QPR, mi sarei arrabbiato - ha detto Frank - Dobbiamo proteggere i giocatori di talento. Certo, dobbiamo andare su di loro, magari prendere un cartellino giallo, ma se non proteggono quei giocatori, non proteggiamo il gioco. Ci piace vedere i migliori giocatori fare cose fantastiche".

    Sei anni dopo, Frank ha cercato di convincere Eze a unirsi a lui, ma questi tentativi, alla fine, sono stati vani. 

  • FBL-ENG-PR-SOUTHAMPTON-TOTTENHAMAFP

    LA SCELTA DI LEVY

    C'è, e c'è sempre stata, una certa frustrazione da parte di almeno una parte dei tifosi del Tottenham nei confronti di Daniel Levy per la sua apparente riluttanza a spendere cifre esorbitanti sul mercato. Non per difendere il presidente degli Spurs, ma negli ultimi cinque anni la squadra ha registrato la quarta spesa netta più alta tra le squadre della Premier League, con una perdita di poco superiore ai 525 milioni di sterline.

    Il problema del Tottenham è sempre stato quello di non voler garantire gli stipendi che invece assicuraro i rivali; Cristian Romero e James Maddison sono gli unici giocatori attualmente sotto contratto con uno stipendio settimanale a sei cifre. In passato hanno cercato senza successo di acquistare diversi giocatori di grande nome, come Paulo Dybala e Rivaldo, godendo raramente del lusso di avere grandi stelle in rosa.

    Poco prima dell'arrivo di Levy e dell'ENIC, il club aveva acquistato Jurgen Klinsmann e David Ginola, mentre Luka Modric e Gareth Bale erano stati acquistati come giovani promesse piuttosto che come giocatori già affermati, come sono poi diventati al Real Madrid. Tanguy Ndombele, Richarlison e Dominic Solanke, pur costando tutti circa 70 milioni di euro, non erano molto famosi in Inghilterra o non avevano la reputazione della maggior parte dei giocatori acquistati per quella cifra.

    Solo due giocatori si sono avvicinati al calibro e al clamore che Eze avrebbe portato al momento del loro arrivo durante il mandato di Levy: Rafael van der Vaart nel 2010, all'ultimo giorno di calciomercato, e il ritorno di Bale in prestito durante il lockdown. L'acquisto di Eze era quanto di più simile a un trasferimento senza precedenti nella storia del Tottenham; invece, sarà ricordato insieme a giocatori del calibro di Dybala e Rivaldo.

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  • Crystal Palace v Liverpool - 2025 FA Community ShieldGetty Images Sport

    FEDELE AL PALACE

    Nei suoi cinque anni al Palace, Eze non ha mai sollevato polveroni. Non ci sono mai state voci di malcontento, né manifestazioni della sua insoddisfazione. Ha rispettato la volontà degli Eagles di trovare un successore prima di autorizzare il suo trasferimento. Anche lo scorso fine settimana, è stato reinserito nella formazione titolare per affrontare il Chelsea, quando stava per essere escluso a causa delle trattative in corso con il Tottenham.

    "Eberechi Eze, per quanto ne so, ha un contratto con il Crystal Palace ed è un giocatore del Crystal Palace - ha dichiarato Oliver Glasner dopo la partita - Lo ha dimostrato oggi e finché sarà un giocatore del Crystal Palace e continuerà a giocare così, giocherà per noi e nessuno mi ha detto nulla di diverso. È stato scelto perché è un giocatore del Crystal Palace ed è un ottimo giocatore del Crystal Palace. Si è allenato tutta la settimana, quindi non c'era motivo per non schierarlo".

    In un momento in cui Alexander Isak ha adottato un approccio completamente opposto e ha iniziato un braccio di ferro con il Newcastle per forzare il trasferimento al Liverpool, il comportamento di Eze dovrebbe essere considerato esemplare. A detta di tutti, è una figura amata nello spogliatoio del Palace, qualcuno che merita lo status leggendario che ha raggiunto al Selhurst Park. È proprio questa lealtà che ha aiutato l'Arsenal a chiudere l'operazione.

  • Arsenal FC v Newcastle United FC - Premier LeagueGetty Images Sport

    LA SVOLTA

    Mercoledì la saga ha subito una svolta inaspettata. Nel primo pomeriggio è giunta la notizia che Kai Havertz aveva subito un infortunio al ginocchio e che l'Arsenal era tornato sul mercato, indipendentemente dalla vendita di altri giocatori.

    Il nuovo direttore sportivo Andrea Berta e il suo staff hanno riacceso l'interesse per Eze, il cui trasferimento al Tottenham non era stato finalizzato a causa dell'insistenza del Palace affinché giocasse nella partita dei playoff di Conference League contro il Fredrikstad, segnalando la loro disponibilità a eguagliare l'offerta del Tottenham e sapendo bene che il giocatore avrebbe scelto loro se si fosse trattato di una sfida a colpi di offerte.

    Improvvisamente, l'acquisto di Eze ha avuto un po' più senso. L'Arsenal aveva bisogno di più profondità nell'ultimo terzo di campo e, avendo giocato tutta la sua carriera sulla sinistra, il giocatore del Palace è tornato in cima alla lista dei desideri dei Gunners. 

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  • Leeds United v Everton - Premier LeagueGetty Images Sport

    LE SOMIGLIANZE CON GREALISH

    C'è il rischio che Eze all'Arsenal rischi ancora di non sfruttare il momento migliore della sua carriera. Basta guardare l'esperienza di Jack Grealish al Manchester City per capire come potrebbero andare le cose: è stato messo da parte e ceduto in prestito all'Everton un mese prima di compiere 30 anni.

    Ad essere onesti, Grealish probabilmente non ha rimpianti per la sua decisione di lasciare l'Aston Villa, la squadra della sua infanzia, per una squadra con la quale ha vinto la Champions League nella sua seconda stagione. Da quando è diventato il primo calciatore britannico ad essere venduto per 100 milioni di sterline, ha portato a casa sette trofei. Anche se l'Arsenal sta attraversando un periodo di magra, è difficile prevedere un futuro prossimo in cui questa situazione possa protrarsi ancora a lungo.

    Ma Grealish era universalmente venerato quando sfoggiava la maglia claret dell'Aston Villa. Era un giocatore emozionante, che valeva il prezzo del biglietto, e il culmine è stato quando l'intera nazione ha implorato Sir Gareth Southgate di schierarlo di più a Euro 2020. Grealish è diventato un nome familiare anche a chi non si interessava di calcio, e questo prima che l'Aston Villa diventasse la squadra che gioca regolarmente in Europa oggi.

    Parte del motivo per cui Grealish ha avuto successo al Villa è perché tutto passava per lui. Era il regista, il direttore d'orchestra, il marcatore e l'assistman, tutto in uno. La squadra seguiva i suoi capricci. Al City è stato relegato in panchina ed è diventato solo un altro giocatore nella famigerata "roulette FPL" di Pep Guardiola, un'ala sacrificabile il cui compito principale era quello di mantenere il possesso palla piuttosto che far alzare i tifosi dalle tribune.

    Eze potrebbe subire un destino simile. Non è l'ala sinistra veloce che l'Arsenal sta cercando in questo calciomercato ed è troppo qualificato per essere una semplice opzione. Il suo destino è quello di guidare gli attacchi di una squadra, solo a un livello più alto rispetto al Palace. Ecco perché il trasferimento al Tottenham aveva così tanto senso.

    Tuttavia, il cuore vuole ciò che vuole. Non si può biasimare troppo Eze per essere tornato nel club per il quale ha sempre voluto giocare. È più che altro che la favola potrebbe non avere un lieto fine, soprattutto se l'Arsenal non conquisterà il titolo nel prossimo anno o nei prossimi due.