Le speranze della Norvegia di qualificarsi direttamente per Euro 2024 sono state stroncate dalla Spagna il 15 ottobre. In verità, però, il colpo fatale è stato inflitto quattro mesi prima. Il 17 giugno, la Norvegia ha subito una sconfitta per 2-1 in casa contro la Scozia, dalla quale non si è mai ripresa.
La data della partita fu estremamente significativa perché è arrivata appena una settimana dopo la finale di Champions League a Istanbul, dove il Manchester City ha conquistato un treble storico grazie alla vittoria per 1-0 sull'Inter. È stato un traguardo che ha scatenato festeggiamenti sfrenati per la la squadra di Pep Guardiola e per Erling Haaland in particolare.
Haaland ha avuto un ruolo chiave nel treble, infrangendo il record di reti in una singola stagione di Premier League e chiudendo come capocannoniere della Champions League. Ma il norvegese è noto per la sua maturità e professionalità, quindi non avrebbe mai esagerato come Jack Grealish in una festa che è iniziata in Turchia ed è terminata in Inghilterra, con in mezzo una breve tappa a Ibiza.
Mentre l'allenatore della Scozia, John Carver, scherzava prima del cruciale scontro del Gruppo A a Oslo dicendo che sperava che Haaland fosse "ancora a festeggiare", il Ct della Norvegia, Stale Solbakken, non era preoccupato sul fatto che il suo giocatore più importante si presentasse per una partita fondamentale non nelle condizioni migliori.


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