Eriksen è uno dei punti di forza della Danimarca che si presenta ai nastri di partenza di Euro 2020 (posticipato di un anno a causa dell’avvento del Covid-19) nel ruolo di outsider, che può dire la sua nell’ottica di una vittoria finale.
Effettivamente il sogno degli scandinavi si interrompe soltanto in semifinale per mano dell’Inghilterra, ma l’inizio è decisamente in salita e traumatico dal punto di vista emozionale.
Il 12 giugno la Danimarca gioca contro la Finlandia, all’esordio assoluto in una competizione internazionale: Pohjanpalo regala uno storico successo ai debuttanti, ma l’attenzione è catturata interamente da ciò che accade al 42’ del primo tempo, quando Eriksen si accascia al suolo.
A coglierlo è un improvviso attacco cardiaco e commovente è il cordone umano a protezione della privacy formato dai suoi compagni con in testa Kjaer, che salva la vita ad Eriksen impedendogli di strozzarsi con la lingua. Gli europei del centrocampista dell’Inter sono già finiti ma, la notizia più importante, è quella di uno stato di coscienza che lo rende fuori pericolo dopo qualche ora trascorsa sotto stretta osservazione in ospedale a Copenhagen.
I tifosi nerazzurri possono tirare un sospiro di sollievo ma, in cuor loro, già sanno che Eriksen non potrà più indossare la loro amata maglia in caso di ritorno all’attività agonistica. Il sentore si trasforma in certezza il 18 giugno, quando al giocatore viene impiantato un defibrillatore sottocutaneo, dettaglio che in Italia è considerato determinante ai fini del mancato rilascio dell’idoneità sportiva.
L’addio di Eriksen all’Inter – che nel frattempo ha ingaggiato Calhanoglu a parametro zero – ha i crismi dell’ufficialità il 17 dicembre 2021: dopo il responso negativo dell'Istituto di Medicina dello Sport del CONI, la società lombarda annuncia la risoluzione del contratto.
“FC Internazionale Milano comunica di aver trovato un accordo per la rescissione consensuale del contratto di Christian Eriksen. Il Club e tutta la famiglia nerazzurra abbracciano il calciatore e gli augurano il meglio per il suo futuro.
Anche se oggi le strade dell'Inter e di Christian si separano, resterà un legame forte e indissolubile. I momenti più belli, i gol e le vittorie, l'abbraccio dei tifosi fuori da San Siro nel celebrare lo Scudetto: tutto resterà sempre fissato nella storia nerazzurra”.
L’epilogo atteso che diventa realtà, così come il ritorno in campo di Eriksen che si accasa per la seconda parte di stagione al Brentford in Inghilterra, dopo le norme per l’ottenimento dell’idoneità sono meno stringenti rispetto a quelle italiane. Pochi mesi propedeutici alla firma col Manchester United, tappa attuale di una carriera che, purtroppo per chi ama il calcio nella forma più pura, non potrà più avere un altro capitolo italiano.