E se Douglas Luiz restasse alla Juventus? Tra il nuovo ruolo e una fiducia in crescita, cosa può succedere ora

Douglas Luiz è stato schierato qualche metro più avanti rispetto al solito, come nel finale della gara contro il Borussia Dortmund. Non nel cuore del gioco, dunque: sulla trequarti, una specie di vice Yildiz. Stavolta, rispetto a domenica, partendo dal primo minuto al posto del turco.

Le risposte sono state più che positive. Douglas Luiz è stato il migliore della Juventus e decisivo per il 2-0 finale. Il vantaggio è stato opera sua: l'ex Villa ha chiamato Mangiapoco alla parata con un destro dal limite, si è ricomposto e si è portato in area, attendendo il successivo cross di Kostic e infilando di testa la palla alle spalle del portiere della Next Gen.

Dai suoi piedi è nato anche il raddoppio segnato da Vlahovic, l'altro protagonista - in positivo e in negativo - della sfida dello Stadium. Perfetto il tocco a mandare in porta il serbo, che davanti a Mangiapoco non ha sbagliato diversamente da quanto aveva fatto in precedenza.

Che possa essere nato un nuovo Douglas Luiz è confermato anche dalle parole di Tudor. Il tecnico croato ha elogiato anche lui dopo il 2-0 alla Next Gen, soprattutto per quanto riguarda la sua capacità di inserimento.

"Ha fatto bene, come hanno fatto altri. È un giocatore di qualità, che può stare là o nella mediana davanti alla difesa".

Parole che fanno il paio con quelle pronunciate dopo il Borussia Dortmund, quando Tudor aveva ammesso di preferire Douglas Luiz alla Yildiz:

"Douglas nel ruolo di Yildiz vede la porta e ha goal nel sangue. Se io devo scegliere questo sistema io lo vedo là piuttosto che davanti alla difesa. Io lo vedo lì, può fare goal.

La prestazione di Douglas Luiz potrebbe così inserire qualche pulce nell'orecchio della dirigenza bianconera, che da tempo è impegnata nel trovare un acquirente al brasiliano. Soprattutto in Premier League, il campionato in cui questi ha lasciato i migliori ricordi con la maglia dell'Aston Villa.

Si è parlato di Everton, si è parlato soprattutto di Nottingham Forest. E si continuerà a parlarne. Perché la realtà è che un ritorno in Inghilterra continua a essere all'ordine del giorno, nonostante le parole di Tudor e nonostante il nuovo ruolo, specialmente dopo la frattura provocata da Douglas Luiz e dalla sua mancata presentazione al raduno della squadra, lo scorso 24 giugno.

"Douglaz Luiz ha mancato di rispetto ai suoi compagni. Tutti devono rispettare la maglia che indossano. Ha poi chiesto scusa a tutti, giocatori, allenatori e a me“, ha detto qualche giorno dopo il direttore generale bianconero Damien Comolli, senza usare troppi giri di parole.

La verità è che la Juventus ha individuato e continua a individuare Douglas Luiz come il giocatore giusto per far cassa, alla luce di una stagione più deludente che mai. La richiesta è di 40 milioni circa, che potrebbe però abbassarsi pur di liberare un posto in rosa con la cessione di quello che, a tutti gli effetti, continua a essere un esubero.

Solo un clamoroso dietrofront, insomma, potrebbe tenere Douglas Luiz alla Juventus. O una prestazione da top domenica 24 agosto contro il Parma, se il brasiliano sarà ancora un giocatore della Juventus. O ancora, il mancato arrivo di un'offerta soddisfacente per lasciarlo partire.

In caso contrario, la dirigenza ha già individuato il profilo ritenuto più giusto per il centrocampo: il nome di Matt O'Riley del Brighton ha superato nelle gerarchie quello dell'ex leccese Morten Hjulmand, oggi allo Sporting, e proprio O'Riley, di fatto, potrebbe diventare il rimpiazzo di Douglas Luiz.

Quest'ultimo, però, si è rimesso in riga. Da trequartista, con la testa giusta. E ora qualche speranza di convincere la Juventus a puntare ancora su di lui la sta coltivando. Difficile, come detto, ma il mercato riserva sempre sorprese. Anche dopo una sgambata in famiglia contro la Next Gen.