Dopo le polemiche della destra italiana, è l'ora del match. Angela Carini, pugile italiana categoria welter, affronta l'algerina Imane Khelif, nel mirino della politica e del web alla vigilia della sfida.
25enne algerina, quest'ultima è stata investita dall'odio di politici e social in virtù dell'esclusione dai Mondiali di boxe del 2023 per aver fallito i test di verifica del sesso. Per l'International Boxing Association i risultati dell’analisi del Dna effettuati avevano portato alla squalifica per la presenza di cromosomi maschili.
La Khelif è stata però ammessa alle Olimpiadi parigine, come già capitato a Tokyo nel 2021: i suoi livelli ormonali rispettano attualmente i parametri previsti dal Comitato olimpico internazionale. La boxeur non si è mai dichiarata in transizione e dai documenti anagrafici presentati al comitato olimpico non risulta alcun cambio di identità di genere.
Come riporta il Fatto Quotidiano, Rosario Coco, presidente di Gaynet, ha spiegato che Khelif "non è una donna trans, ma una persona intersex che si è sempre socializzata come donna e ha una storia sportiva nelle competizioni femminili”.
Il portavoce del CIO, Mark Adams: "Non dovrebbe esserci una caccia alle streghe Khelif e Lin Yu-Ting (anch'essa al centro delle polemiche) pienamente idonee. Sono donne sui loro passaporti e hanno gareggiato per molti anni".