Douglas Luiz, Morata, Chiesa, Koopmeiners, Zirkzee e non solo: i 20 acquisti più deludenti del 2024/2025

Acclamato come acquisto di grande prestigio, Matthijs de Ligt avrebbe dovuto risollevare la difesa del Manchester United; al contrario, è finito per far parte di una delle peggiori versioni dei Red Devils di tutti i tempi, per non parlare dell'era della Premier League. Detto questo, sarebbe difficile affermare che abbia fatto qualcosa di sbagliato a livello individuale: l'olandese non ha commesso un solo errore che abbia portato a un goal, dimostrando di essere un valido centrale.

Quando si acquista un difensore con la reputazione di De Ligt per oltre 47 milioni di sterline, tuttavia, ci si aspetta un ritorno sull'investimento più ampio in termini di miglioramento complessivo. Lo United ha chiuso la stagione con la nona peggior difesa della Premier League, subendo 54 goal, e la sua retroguardia è stata messa a dura prova troppo spesso, considerando la qualità a disposizione. De Ligt dovrà fare appello alla sua vasta esperienza per migliorare nella prossima stagione.

L'eccellente prestito di Jadon Sancho al Borussia Dortmund, in esilio dal Manchester United, nella seconda metà della scorsa stagione aveva convinto praticamente tutti che l'inglese fosse ufficialmente tornato. Di conseguenza, è stata considerata astuta la mossa del Chelsea di portarlo a londra lla fine dell'estate, in prestito con obbligo di riscatto.

I primi segnali sono stati promettenti: Sancho ha segnato quattro goal in tre partite all'inizio del 2024/25. Ma la sua forma è calata e sono diventati sempre più chiari i motivi per cui lo United era stato disposto a lasciarlo andare. Si vocifera addirittura che i Blues stiano valutando di pagare una clausola di rescissione di 5 milioni di sterline per rimandarlo all'Old Trafford. Sancho ha avuto i suoi momenti di gloria, ma non sarebbe una sorpresa vederlo lasciare Londra prima del previsto.

Inizialmente sembrava che Emile Smith Rowe avrebbe avuto successo lontano dall'Arsenal, facendo pentire i Gunners della decisione di averlo lasciato andare, ma il suo inizio brillante al Craven Cottage si è rivelato in qualche modo fuorviante. Il giocatore più costoso della storia del Fulham ha faticato a dare un contributo costante nelle settimane e nei mesi successivi alle ottime prestazioni iniziali, perdendo così il posto da titolare. Di mezzo si sono messi anche i problemi fisici che aveva avuto durante la sua permanenza a Londra.

"Ha avuto un ottimo impatto nei primi mesi, ma dopo la seconda sosta per le nazionali è calato: dicembre è stato un mese difficile per lui - ha dichiarato il suo allenatore, Marco Silva, a marzo - Ha bisogno di trovare la giusta continuità per esprimersi ad alti livelli: questo è l'aspetto più importante per noi. Non metto in dubbio il suo talento e la sua qualità, ma la Premier League ti chiede tantissimo e devi sempre essere in ottima forma e al massimo livello fisico. È qualcosa su cui stiamo lavorando con Emile".

Povero Kiernan Dewsbury-Hall. Il Chelsea ha strappato il centrocampista al Leicester City, neopromosso in Premier League, per la modica cifra di 30 milioni di sterline poco dopo aver ingaggiato Enzo Maresca, l'allenatore che ha portato i Foxes alla vittoria del campionato. C'era l'aspettativa che Dewsbury-Hall avrebbe giocato un ruolo significativo nel sistema tattico dell'italiano, ma, forse prevedibilmente, non è stato così. Ora si prevede che in estate cambierà nuovamente squadra.

Il 26enne centrocampista ha avuto pochissimo spazio a Stamford Bridge, dove ha dovuto lottare con giocatori chiave come Cole Palmer ed Enzo Fernandez per un posto da titolare, e inoltre c'è chiaramente un elemento di sfiducia da parte di Maresca nei confronti di un giocatore su cui aveva puntato molto nella scorsa stagione. Dewsbury-Hall non è riuscito a fare il salto di qualità, anche se non solo per colpa sua.

Quinto giocatore più costoso di tutti i tempi in termini di ingaggi complessivi, la scorsa estate Alvaro Morata ha consolidato il proprio posto in questa classifica con un trasferimento dall'Atletico Madrid al Milan. Ma dopo soli sei mesi a San Siro ha nuovamente cambiato squadra.

Morata ha segnato solo cinque goal in 16 partite nella prima metà della stagione, sullo sfondo di una separazione temporanea dalla moglie, prima che l'arrivo di Sergio Conceiçao in panchina mettesse fine alla sua permanenza con i rossoneri. Il nazionale spagnolo è così approdato al Galatasaray in prestito, dove ha in parte ritrovato la forma.

"Non avrei mai dovuto lasciare l'Atletico, ma non stavo bene e quando non stai bene prendi decisioni sbagliate in ogni aspetto della vita", ha dichiarato a Cadena Ser a marzo.

Douglas Luiz è stato una figura chiave nella costosa ricostruzione del centrocampo della Juventus, ma finora non è riuscito a giustificare il prezzo pagato per lui a Torino. Ciò è dovuto sia agli infortuni che al fatto di essere stato ignorato sia da Thiago Motta che da Igor Tudor. Il resto lo hanno fatto le prestazioni, spesso mediocri, offerte quando è stato chiamato in causa.

"Avevo appena concluso una delle migliori stagioni della mia carriera, ero uno dei migliori centrocampisti difensivi della Premier League - ha scritto su Instagram a un tifoso qualche settimana fa - Gli infortuni mi hanno frenato. È vero. Ma quanto tempo sono rimasto in panchina quando ero in forma? Molto. Questi infortuni non sono stati normali. Non sono mai stato soggetto a infortuni, ma ci sono molte ragioni che potrebbero averli causati, sulle quali preferisco non commentare".

Lo sfogo suggerisce che i suoi giorni alla Juve potrebbero essere contati, viste le voci di un ritorno in Inghilterra, e che il processo potrebbe accelerare dopo la rottura con la compagna Alisha Lehmann, anche lei bianconera.

L'esperienza di Vitor Roque nel calcio spagnolo si è rivelata breve e non molto positiva. Definito un prodigio qualche tempo fa, Roque ha vissuto un periodo difficile al Barcellona nella seconda metà del 2023/24, prima di essere ceduto in prestito al Betis in questa stagione e fallire anche lì. Nonostante a Siviglia abbia avuto più spazio, il brasiliano ha continuato a faticare sotto porta, non riuscendo a mantenere le aspettative e a giustificare il suo prezzo.

A fine febbraio, l'attaccante brasiliano è così andato al Palmeiras. Il prestito al Betis è stato interrotto e il giocatore è tornato in Brasile per soli 25 milioni e mezzo di euro, molto meno di quanto i catalani si erano impegnati a pagare all'Athletico Paranaense solo un anno prima. Resta da vedere se Roque, che comunque ha solo 20 anni, avrà un'altra possibilità ai massimi livelli del calcio europeo.

Teun Koopmeiners avrebbe dovuto essere un punto di riferimento per la Juventus dopo aver brillato con l'Atalanta e aver firmato un contratto milionario nell'ambito della ricostruzione del centrocampo bianconero. Per ragioni non dissimili da quelle del suo compagno Douglas Luiz, anche per l'olandese le cose a Torino sono andate male. Una frattura alle costole all'inizio della stagione lo ha ostacolato durante il periodo di ambientamento, ma è diventato subito chiaro che nemmeno lui era adatto alla tattica di Motta.

Le statistiche di Koopmeiners sono state nettamente inferiori rispetto alla scorsa stagione (quattro goal, tre assist), e l'attenzione su di lui è stata intensificata dalla scarsa vena realizzativa della squadra bianconera. L'ex nerazzurro è stato persino fischiato dai propri tifosi. Qualsiasi speranza di un cambiamento di fortuna con Tudor, il sostituto di Motta, è stata di breve durata, poiché un problema al tendine d'Achille ha costretto a chiudere anzitempo la stagione.

Dopo essere finalmente uscito dalla panchina dell'Arsenal, molti si aspettavano di vedere Eddie Nketiah scatenarsi al Crystal Palace, ma finora il suo trasferimento a sud del Tamigi non è andato secondo i piani. L'attaccante inglese ha segnato solo tre goal in tutta la stagione di Premier League e ha faticato a conquistarsi un posto da titolare con il passare delle settimane.

Una delle ragioni principali della difficile situazione di Nketiah è stata Jean-Philippe Mateta, gigante francese che ha ritrovato la forma smagliante come unica punta, non dando al manager Oliver Glasner alcun motivo per ignorarlo. "È un gran lavoratore - ha detto Glasner di Nketiah ad aprile - A volte mi dispiace un po' per lui, personalmente, quando vedo tutti i suoi sforzi. A volte sembra che le cose non gli vadano bene. Ma arriverà il giorno in cui sarà ricompensato per tutti i suoi sforzi". L'ex giocatore dei Gunners spera che sia così.

Noah Okafor è stato ingaggiato dal Napoli a gennaio per rimpiazzare il partente Kvaratskhelia, nonostante non fosse riuscito a lasciare il segno in una stagione e mezza al Milan. Forse già questo avrebbe dovuto essere un campanello d'allarme, dato che il suo contributo allo Stadio Diego Maradona è stato irrisorio.

Conte ha concesso al nazionale svizzero meno di 45 minuti di gioco in Serie A, il che fa sorgere una domanda: perché i partenopei si sono presi il disturbo? Okafor non è riuscito a segnare né a fornire assist: l'unico goal dell'intera stagione lo ha realizzato con il Milan nella giornata inaugurale del campionato, ad agosto. Una rete completamente dimenticabile.

Sebbene non fosse particolarmente prolifico, Joshua Zirkzee aveva giocato una grande stagione in Italia, ricoprendo un ruolo chiave nel raggiungimento della Champions League da parte del Bologna. Ma a Manchester l'olandese ha deluso, seguendo da vicino le orme di Rasmus Hojlund.

Nonostante abbia segnato il goal della vittoria all'esordio in Premier League contro il Fulham e abbia mostrato sprazzi di brillantezza tecnica, Zirkzee ha realizzato solo tre reti in campionato prima che la sua stagione fosse interrotta da un infortunio alla coscia, proprio quando stava migliorando e conquistando i tifosi.

Elye Wahi è stato l'unico degli acquisti estivi del Marsiglia a non soddisfare le aspettative al Velodrome. Le cose erano iniziate bene per l'ex attaccante del Lens, che però, dopo aver segnato un goal nella giornata inaugurale della Ligue 1, ha molto rapidamente perso smalto.

A metà gennaio Wahi aveva segnato solo tre goal in campionato, tanto che l'OM ha preso l'insolita decisione di contenere le perdite e venderlo all'Eintracht Francoforte per poco meno di quanto aveva pagato al Lens solo cinque mesi prima.

Wahi avrebbe voluto disperatamente rimettere in carreggiata la sua carriera in Bundesliga dopo la sfortunata esperienza al Marsiglia, ma le cose non sono andate secondo i piani per il giovane francese, che sta già acquisendo la reputazione di giocatore di serie B. Il 23enne attaccante non è riuscito a segnare neppure una volta in 11 presenze incon l'Eintracht nella seconda metà del 2024/25, vedendo diminuire il suo minutaggio con il passare del tempo, anche se un infortunio al ginocchio non ha aiutato.

I tedeschi si aspettano molto di più da lui nella prossima stagione, una volta che avrà alle spalle una preparazione precampionato completa, ma sarà interessante vedere se seguiranno l'esempio del Marsiglia, tagliando le perdite con Wahi alla prima occasione utile. A questo punto non si può certo escludere: si sa che ha diverse pretendenti in Premier League.

Sebbene non sia tecnicamente un acquisto per il 2024/25, Endrick ha ufficialmente iniziato la sua avventura al Real Madrid la scorsa estate. Sfortunatamente per lui, il suo arrivo è coinciso con il clamoroso trasferimento di Kylian Mbappé dal Paris Saint-Germain.

Inevitabilmente, Carlo Ancelotti era riluttante a schierare un giovane inesperto come Endrick tra Liga e Champions League. Il brasiliano ha colto l'opportunità segnando cinque volte in Coppa del Re, ma ci si aspettava molto di più da un giocatore pubblicizzato come un talento generazionale.

Si dice che Endrick stia già valutando le opzioni per il futuro, con i Mondiali del 2026 in mente. Naturalmente, sarà proprio Ancelotti a decidere se convocarlo o meno.

Questo trasferimento poteva avere due esiti per il Liverpool: Federico Chiesa sarebbe diventato un eroe cult a buon mercato oppure avrebbe continuato a lottare contro gli infortuni e, di conseguenza, avrebbe faticato ad adattarsi al calcio inglese. Sfortunatamente sia per il giocatore che per il club, si è verificata la seconda ipotesi.

L'ex bianconero ha giocato solo 104 minuti in tutta la stagione in Premier League(466 in tutte le competizioni), ostacolato sia dalla sua forma fisica che dalla riluttanza di Arne Slot nel fidarsi dell'italiano nelle occasioni in cui era a disposizione. Quello che avrebbe potuto essere un affare molto astuto si è rivelato alla fine una perdita di tempo per tutte le parti coinvolte, e non sarebbe una sorpresa vedere Chiesa cercare nuovi orizzonti una volta che si aprirà la finestra di mercato.

Joao Felix rimane il talento perduto del calcio moderno. L'attaccante portoghese, da sempre enigmatico, non è riuscito a trovare una sistemazione al Chelsea nonostante fosse finalmente riuscito a lasciare l'Atletico Madrid a titolo definitivo (di cui parleremo più avanti), ritrovandosi nuovamente in movimento a gennaio, questa volta in prestito al Milan. Nemmeno in Italia, tuttavia, è riuscito a rispondere alle continue domande su cosa sia veramente in grado di fare.

I media italiani, notoriamente spietati, lo hanno rapidamente dato per spacciato. E le sue prestazioni mediocri, unite a un rendimento offensivo di basso livello che non rispecchiava le sue eccezionali capacità tecniche, ha fatto il resto. Fin dall'inizio del suo prestito era chiaro che i rossoneri non avrebbero avuto intenzione di tenere Joao Felix oltre la fine della stagione. Ora, a soli 25 anni, il portoghese si trova ad affrontare un'altra estate di incertezze.

C'è stato un tempo in cui Youssoufa Moukoko era considerato uno dei talenti più promettenti in circolazione, tanto da essere accostato ad alcuni dei più grandi club europei. Ora, con la sua carriera in bilico, tutto ciò sembra solo un lontano ricordo. Dopo aver faticato a trovare spazio in un deludente 2023/24 deludente con il Borussia Dortmund, Moukoko è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto al Nizza.

Invece di rimettersi in carreggiata, le cose per Moukoko sono andate male nel sud della Francia: l'attaccante tedesco ha segnato solo due goal in tutta la stagione, entrambi contro il St Etienne nel lontano settembre, e ha giocato solo due volte da titolare in Ligue 1. Non solo: l'ultima apparizione in campo, a febbraio, è durata un solo minuto. L'ex Dortmund ha avuto delle opportunità in Europa League, ma non le ha sfruttate. Non sorprende che il Nizza abbia già annunciato la sua partenza in estate.

Sembra passata una vita da quando il Bayern faceva i salti mortali per cercare di ingaggiare Joao Palhinha dal Fulham, un giocatore che si era guadagnato la reputazione di uno dei migliori centrocampisti difensivi in circolazione. Dopo il clamoroso fallimento del trasferimento all'Allianz Arena nell'estate del 2023, il club tedesco è finalmente riuscito ad assicurarsi il giocatore lo scorso anno. Ma dopo una stagione d'esordio da dimenticare, ora si starà chiedendo se ne sia valsa la pena.

La storia è simile a quella di molti altri nomi presenti in questa lista: il periodo di adattamento del portoghese, utilizzato con parsimonia da Vincent Kompany, è stato interrotto da un grave infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori dai campi per due mesi, tra novembre e gennaio. Al suo ritorno ha faticato a trovare spazio, visto che Kompany che ha preferito schierare a centrocampo i vari Kimmich, Goretzka e Pavlovic, più mobili di più. Palhinha è già stato accostato a un ritorno al Fulham, ma ha fatto capire di non essere ancora pronto a gettare la spugna.

Probabilmente non è una sorpresa che il trasferimento temporaneo di Raheem Sterling dal Chelsea all'Arsenal non sia stato un successo strepitoso: non molti prestiti lo sono. Ma il fatto che sia andata così male è sicuramente uno shock. L'ex Manchester City, un tempo prolifico, è stato l'ombra di se stesso nel nord di Londra. E ora la patata bollente tornerà nelle mani dei Blues.

Il periodo di Sterling all'Emirates è stato caratterizzato da dribbling senza senso, tocchi imprecisi e una totale perdita di fiducia. Nonostante gli infortuni che hanno colpito i Gunners in attacco, ci sono state molte occasioni in cui è rimasto in panchina senza essere utilizzato. Cosa riserverà il futuro al l'ex giocatore della Nazionale inglese è un mistero per tutti.

Qualsiasi speranza che Joao Felix avesse finalmente trovato una sistemazione definitiva e a lungo termine al Chelsea è stata di breve durata. Dopo una stagione deludente, in cui ha contribuito con solo due gol in campionato, se n'è andato al Milan, dove, come sappiamo, le cose non sono andate molto meglio.

L'acquisto di Felix da parte dei Blues è sembrato più opportunistico che logico, e come prevedibile il portoghese ha faticato a trovare un ruolo nel sistema di Maresca, visto che Cole Palmer occupava il ruolo di numero 10 e l'allenatore gli preferiva altri giocatori pure sulle fasce. La maggior parte del minutaggio è arrivata nelle coppe, dove ancora una volta il lusitano non è riuscito a dimostrare quello che ora potrebbe rimanere per sempre un potenziale significativo e nulla più.