Il nome di Dossena, però, non è certo ricordato dai tifosi del Liverpool per una questione di numeri, una curiosità per pochi apprezzata da chiunque, però, se ne renda conto. Perché l'avventura del ragazzo di Lodi nel Merseyside, il suo passare alla storia del club in un certo modo, è racchiusa di nuovo in quel male...benedetto numero: il 4. Quattro giorni, due goal alle squadre più famose del pianeta terra. Di nuovo quei numeri. Al Real Madrid prima e al Manchester United poi, Dossena segna le sue due uniche reti con il logo del Liverpool addosso.
C'è chi sogna di giocare in Premier League anche per un solo minuto, chi di realizzare almeno una rete. E chi quei due centri ha avuto modo di metterli insieme al cospetto di Real Madrid e Manchester United. In due gare terminate in entrambi i casi con 4 reti a favore del Liverpool. Numeri, numeri ovunque.
10 marzo 2009, il Liverpool scende in campo per la sfida di Champions League contro il Real Madrid, ottavi di ritorno. Il primo match è terminato 1-0 e stavolta, con il colpo di testa di Benayoun in tasca al Bernabeu, si ospitano i Blancos di Raul, Robben e Snejider in casa. Può succedere di tutto. Di tutto. Quello che accade: al minuto 47 le reti di vantaggio sono già tre, grazie a Fernando Torres e Gerrard.
Quei Reds ci sanno fare, possono lottare per vincere tutto e lo dimostrano mese dopo mese. Il 3-0, però, non è sinonimo certo di passaggio del turno, visto un secondo tempo da disputare e l'incontro del 14 marzo contro il Manchester United alle porte. E' proprio Torres a lasciare il posto a Dossena, al minuto 83. Cambio difensivo, principalmente. Almeno secondo Benitez, perché il ragazzo di Lodi ha tutta l'intenzione di partecipare alla festa, spinto dall'adrenalina di Anfield. Si fa trovare pronto: contropiede, palla a destra per Mascherano, Real sbilanciato ed impaurito: Dossena al centro riceve e scarica col destro in porta. Numero uno, non unico.
Il secondo, numero due. Il 14 marzo, stavolta in trasferta. Ad Old Trafford si gioca la gara più attesa di tutte, quella che può dare una spinta verso il titolo per cui il Manchester United di Ferguson è favorito. Una squadra letale che davanti a quel Liverpool, quel giorno, sbanderà come non mai. Dal rigore di Cristiano Ronaldo al nulla. Torres pareggia, Gerrard dagli undici metri, Fabio Aurelio su punizione. 3-1, al quale serve un'altra spinta per chiudere.
Dossena entra per Riera, stanco. Ha circa mezz'ora per lasciare il segno e guarda un po', lo rifa' nuovamente. In maniera spettacolare, stavolta. Manchester United alle corde, tutto in avanti. Basta un lancio che sfrutta in maniera impeccabile: pallonetto col mancino ad ammutolire il sogno e il suo Teatro. Sipario, otto reti in quattro giorni. Due di Andrea.
"Non tutti possono dire di aver segnato al Real Madrid" dirà Dossena più avanti. Figurarsi averlo fatto in un 4-0. E dunque ad Old Trafford in un 4-1. In una scala di grigi tra il massimo e il minimo.