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Divine Mukasa NXGN GFXGetty/GOAL

Divine Mukasa, l’ultimo gioiello del Manchester City che segna fin dal calcio d'inizio: tanta qualità e De Bruyne come idolo

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Il settore giovanile del Manchester City è una delle fucine di talenti più produttive al mondo, anche se poi in realtà la stragrande maggioranza dei suoi dei suoi talenti finisce per cercare fortuna lontano dall'Etihad Stadium. Phil Foden è l'orgoglio e la gioia del vivaio, ma per molti anni è stato anche l'eccezione che confermava la regola.

Giocatori di dotati di qualità eccezionali come Cole Palmer hanno scelto di lasciare il City alla ricerca di un posto da titolare altrove, mentre Romeo Lavia, Jeremie Frimpong, Jadon Sancho, Morgan Rogers e Michael Olise se ne sono andati senza aver mai giocato in prima squadra.

Ma negli ultimi due anni si è aperto un percorso, anche se molto stretto, che porta dal settore giovanile al gruppo guidato da Pep Guardiola. Rico Lewis è alla sua quarta stagione in prima squadra, mentre Nico O'Reilly si è affermato come titolare a meno di un anno dal suo debutto in campionato, ha recentemente firmato un nuovo contratto con il club ed ottenuto la sua prima convocazione in Nazionale.

Ora, un altro giocatore, Divine Mukasa, si sta lentamente facendo strada nei piani del tecnico spagnolo dopo essere stato inserito in squadra solo un mese dopo il suo diciottesimo compleanno. 

GOAL vi svelatutto ciò che c'è da sapere sul creativo centrocampista che sta facendo tutto il possibile per guadagnarsi la fiducia di Guardiola...

  • DOVE TUTTO E' INIZIATO

    Mukasa è nato a Londra da madre lituana e padre ugandese. E' entrato nel settore giovanile del West Ham all'età di cinque anni e vi ha trascorso un decennio, facendo parte di un'entusiasmante generazione di giocatori che ha vinto il doppio titolo Under-18 Premier League South e FA Youth Cup. All'età di soli 15 anni, Mukasa ha segnato nella vittoria contro l'Arsenal che ha deciso il titolo, prima che gli Hammers battessero i Gunners per 5-1 nella finale della Youth Cup all'Emirates Stadium, anche se quel giorno Mukasa è rimasto in panchina.

    Dopo aver conquistato il titolo, Mukasa ha dichiarato: "Siamo una squadra instancabile e non ci fermeremo mai. Cercheremo sempre di vincere e di segnare goal. Oggi abbiamo vinto il titolo, ma non abbiamo ancora finito".

    Mukasa, tuttavia, stava per concludere la sua avventura con gli Irons. Quell'estate ha parlato con Rangers e Newcastle, ma alla fine ha deciso di unirsi al City, un mese dopo aver compiuto 16 anni. Ha vinto la sua seconda FA Youth Cup nella sua prima stagione, questa volta partendo titolare nella finale scandita dal successo contro Leeds United per 4-0.

    Tuttavia, non è stata una transizione facile, come ha ammesso al Manchester Evening News: "I primi sei mesi sono stati difficili, soprattutto perché il City giocava in modo molto diverso e gli standard del club erano molto alti. Non ero solo io a dovermi abituare al club, ma anche lo staff doveva abituarsi a me, alle mie caratteristiche, cercando di aiutarmi a ottimizzarle. È stato un po' difficile, ma abituarmi al sistema e adattarlo leggermente mi ha aiutato.

    Era quella sensazione di libertà che avevo nel mio club precedente. All'inizio non l'ho capita, ma è naturale. Gli allenatori sono abituati ad avere una struttura fissa, quindi non posso semplicemente arrivare e cambiarla. Ci è voluto un po' per abituarmi".

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  • Divine Mukasa Man CityGetty

    LA GRANDE OCCASIONE

    Mukasa ha iniziato a trovare maggiore stabilità nella sua seconda stagione al City, giocando più spesso da titolare e assumendosi maggiori responsabilità. I tifosi hanno iniziato a notarlo dopo che ha segnato una tripletta nella vittoria per 7-1 contro il Newcastle nel dicembre 2024.

    Il primo goal in particolare era impossibile da ignorare, poiché Mukasa ha segnato direttamente dal calcio d'inizio. Il Newcastle aveva appena dato un po' di speranza alla propria squadra portando il punteggio sul 4-1, ma Mukasa l'ha riportato con i piedi per terra con un solo tiro, lasciando i suoi avversari sbalorditi.

    Non è stata l'unica dimostrazione della sua creatività quel giorno, poiché ha segnato anche di petto. La tripletta di Mukasa contro i Magpies ha contribuito a fargli concludere la stagione con 17 goal e 25 assist in 37 partite nella sua categoria di età, e la sua eccellente annata ha giustificato la decisione degli allenatori della squadra giovanile di tenerlo nella Under 18 per la maggior parte della stagione, piuttosto che promuoverlo a tempo pieno nella Under 21.

    "Mi aspettavo di dominare un po' di più in questa stagione, di aiutare a guidare la squadra. Penso di esserci riuscito, è stata una buona stagione. Per la mia sicurezza e il rapporto che ho costruito con i dirigenti, giocare sempre mi ha aiutato molto".

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  • Divine Mukasa Man CityGetty

    COME STA ANDANDO?

    Mukasa era stato destinato alla squadra Under 21 in questa stagione, ma è riuscito a saltare un livello e ad acquisire esperienza nella prima squadra. È stato convocato da Guardiola per l'amichevole precampionato dell'estate contro il Palermo e ha impressionato nei pochi minuti nei quali è stato in campo, confenzionando l'assist per il secondo goal di Tijjani Reijnders nella vittoria per 3-0 con un tocco di classe.

    Ha continuato ad allenarsi regolarmente con la prima squadra ed è stato in panchina nelle partite di Premier League contro Manchester United, Arsenal e Burnley, così come negli scontri di Champions League con Napoli e Monaco. Mukasa ha finalmente fatto il suo debutto ufficiale quando è sceso in campo da titolare nella partita di Carabao Cup contro l'Huddersfield Town a settembre.

    Ha offerto una prestazione impressionante, ricoprendo il ruolo di centravanti solitamente riservato a Erling Haaland. Non aveva mai giocato in attacco prima e ha rivelato che Guardiola gli aveva detto di giocare più come falso nove. In questo modo, Mukasa ha servito Phil Foden l'assist per il primo goal e ha guidato la squadra in modo ammirevole, mentre il City travolgeva gli avversari della League One.

    "Divine ha giocato in modo incredibile, è un giocatore di altissimo livello, ha avuto due o tre occasioni per segnare - ha esclamato Guardiola - Divine è il migliore, il top. Ha un ottimo tocco, qualità con la palla e ha lottato molto. Ha giocato davvero bene".

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  • Divine Mukasa Man CityGetty

    I PUNTI DI FORZA

    Sebbene la sua percentuale di goal sia impressionante, soprattutto per un centrocampista, la qualità più grande di Mukasa è la sua tecnica, che lo rende un dribblatore brillante e capace di effettuare passaggi che spezzano le linee avversarie anche sotto pressione.

    "È davvero brillante con la palla. Quello che riesce a fare con il pallone a volte è incredibile - ha detto Oliver Reiss, allenatore della squadra Under 18 del City - A volte sembra troppo facile per lui, grazie alla sua qualità. È bravo con entrambi i piedi, normalmente è mancino ma poi crossa in area con il destro. Quindi nessun problema, il suo modo di pensare, quello che vede, per me è incredibile".

    "Fiducia" è un'altra parola che ricorre spesso nelle discussioni su Mukasa, ed è facile capire perché. Dopotutto, non si segna su calcio d'inizio se si manca quella!

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  • Divine Mukasa Man CityGetty

    I MARGINI DI MIGLIORAMENTO

    Tuttavia, questa sfrontatezza non sempre si manifesta in modo positivo. Mukasa, ad esempio, ha tentato dei Panenka in partite ad alto rischio, con risultati alterni. Ha segnato con un rigore a pallonetto quando il City ha superato il Midtjylland ai rigori nella UEFA Youth League della scorsa stagione, ma nei quarti di finale contro l'AZ Alkmaar, il suo tentativo simile è stato parato e il City è stato sconfitto per 1-0.

    Nonostante l'eliminazione dal torneo, Mukasa non ha avuto rimpianti per il suo modo di calciare i rigori: "Fa parte del mio stile di gioco - ha dichiarato al Manchester Evening News - Mi piace assumermi la responsabilità nei momenti importanti. Che vada bene o meno, preferisco essere me stesso piuttosto che qualcun altro. È semplicemente il mio modo di giocare, non ci penso troppo. Finisco per fare le cose in modo naturale".

    Altri aspetti su cui Mukasa deve lavorare sono la sua capacità decisionale nell'ultimo terzo di campo e il miglioramento del suo piede destro.

  • Mesut Ozil ArsenalGetty

    IL PROSSIMO... MESUT OZIL?

    Mukasa ha citato Zinedine Zidane e Kevin De Bruyne come suoi idoli d'infanzia, e ha avuto modo di condividere il campo con la leggenda del City quando ha partecipato agli allenamenti della prima squadra la scorsa stagione, prima che il fantasista partisse per il Napoli.

    "De Bruyne è simile a me nel senso che cerca sempre di creare e segnare goal. Quando mi sono allenato con loro, ho cercato di imparare il più possibile dal suo modo di comportarsi, lui dà il massimo ogni giorno. È una persona da ammirare".

    La naturale abilità con la palla e il tocco raffinato di Mukasa lo hanno portato ad essere paragonato a Mesut Ozil, e sicuramente ha la stessa audace sicurezza e lo stesso talento dell'ex numero 10 del Real Madrid, dell'Arsenal e della Germania. La tendenza di Mukasa a usare il piede sinistro piuttosto che il destro rende Ozil un paragone più appropriato rispetto a De Bruyne, che, sebbene letale con il piede sinistro in molte occasioni, è prevalentemente destrorso.

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  • QUALE FUTURO PER LUI?

    Dopo aver impressionato al suo debutto a Huddersfield, Mukasa terrà d'occhio la prossima partita del City in Carabao Cup contro lo Swansea City, squadra di Championship, per cogliere un'altra opportunità. Le successive partite del City nella fase a gironi della Champions League contro Bodo/Glimt e Galatasaray rappresentare essere altre occasioni adatte per guadagnarsi più minuti nella formazione titolare di Guardiola, a condizione, ovviamente, che il City abbia già conquistato il passaggio al turno successivo.

    Mukasa è stato in panchina per tre partite di Premier League, anche se al City bastano un paio di infortuni perché lui diventi un'opzione valida. Se dovesse succedere qualcosa a Haaland, ad esempio, Mukasa potrebbe avere un'altra occasione per mettersi alla prova in attacco.

    Con l'avvicinarsi di gennaio, ci sarà sicuramente interesse per un prestito di Mukasa. Infatti, è stato riferito che il Cardiff City voleva ingaggiarlo durante l'estate, ma Guardiola ha respinto l'opzione per consentirgli di crescere più vicino al club. E dato il successo di O'Reilly, che era stato oggetto dell'interesse del Chelsea lo scorso inverno prima di debuttare in campionato con il City, Mukasa farebbe bene a restare e vedere se riesce a conquistarsi un posto in squadra.

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