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Dimas JuventusGetty/GOAL

Dimas, il doppio ex di Juventus e Sporting: due anni e tante vittorie in bianconero

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L'ultimo, ad oggi, è stato Cristiano Ronaldo ma tra i portoghesi che hanno vestito la maglia della Juventus c'è anche Dimas Manuel Marques Teixeira, noto semplicemente comeDimas.

Difensore di ruolo, resterà in bianconero un paio di stagioni senza riuscire mai a ritagliarsi un ruolo da protagonista ma vincendo tanto. La Juventus peraltro sarà il club con cui giocherà più partite in carriera, ben 57.

Colonna del Portogallo in due edizioni degli Europei, Dimas verrà apprezzato soprattutto per la sua duttilità tattica che gli permette di giocare indistintamente sia come centrale che come terzino sinistro.

Nel 2014 Dimas ha vestito anche la maglia delle Leggende bianconere insieme ad altri grandi ex Juve come Stefano Tacconi, Moreno Torricelli, Edgar Davids, Nick Amoruso e Totò Schillaci. Un ulteriore segnale di come il suo nome, nonostante tutto, sia profondamente legato alla Vecchia Signora.

Dimas, inoltre, è anche un ex dello Sporting ovvero l'avversario della Juventus nei quarti di Europa League 2022/23. Un'avventura, quella a Lisbona, a dire il vero non troppo fortunata e finita presto.

  • L'INFANZIA IN SUDAFRICA

    Manuel Teixeira Dimas nasce il 16 febbraio 1969 in Sudafrica da genitori portoghesi e lì cresce fino ai 17 anni quando, con la famiglia, torna in Portogallo dove inizia la sua carriera da calciatore.

    A concedergli l'occasione di debuttare nel campionato lusitano è l'Academica Coimbra, quindi trascorre due stagioni all'Estreala Amadora e altre due al Vitoria Guimaraes prima del trasferimento che gli cambierà la carriera.

    Nel 1994 infatti per Dimas arriva la chiamata del Benfica, ovvero la società più importante e vincente del calcio portoghese.

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  • IL BENFICA E L'ELIMINAZIONE COL MILAN

    In realtà, nelle due stagioni vissute a Lisbona, Dimas non vincerà molto conquistando solo una Coppa del Portogallo mentre la corsa del Benfica in Champions League nel 1995 si interrompe ai quarti di finale contro il Milan, allora allenato da Fabio Capello.

    Dimas gioca entrambe le partite da titolare come terzino sinistro in una squadra che in attacco può contare anche su Claudi Caniggia. I portoghesi, però, in 180 minuti non riusciranno a segnare neppure un goal a Seba Rossi: 2-0 rossonero a 'San Siro', 0-0 a Lisbona ed eliminazione.

    Ma le buone prestazioni offerte col Benfica spalancano a Dimas proprio le porte della Serie A dove sbarca grazie alla Juventus, che decide di portarlo a Torino. Sarà l'inizio di una storia breve ma intensa e ricca di successi.

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  • LE VITTORIE CON LA JUVE

    "Un giorno il mio manager mi dice: “Ci sarebbe la possibilità di andare a giocare in una squadra italiana, la Juventus. Ti interessa?” E il giorno dopo mi sono ritrovato in bianconero, nella più grande squadra di calcio d’Europa".

    Dimas, qualche tempo fa, ricordava così il trasferimento in Italia. Il debutto arriva solo a dicembre del 1996 nella gara casalinga vinta contro il Bologna.

    Una gara decisamente particolare perché giocata a pochi giorni dal trionfo di Tokyo dove la Juventus aveva conquistato la seconda Coppa Intercontinentale della sua storia battendo il River Plate con goal di Alessandro Del Piero.

    Dimas, in quell'occasione, non era sceso in campo per questioni burocratiche ma aveva comunque partecipato alla festa bianconera.

    Il portoghese chiude la sua prima stagione alla Juventus con 18 presenze, che diventeranno 35 l'anno successivo quando mette insieme otto gettoni anche in Champions League. I bianconeri infatti raggiungono la finale di Amsterdam dove verranno sconfitti dal solito Real Madrid. Dimas, quella sera, resta in panchina per tutta la gara e vede sfumare la possibilità di alzare al cielo l'ennesimo trofeo del suo periodo in bianconero.

    L'avventura a Torino, infatti, è ormai agli sgoccioli. C'è giusto il tempo di un'altra manciata di minuti tra campionato e Supercoppa mentre l'ultima da titolare sarà col Ravenna, in Coppa Italia, quindi nell'ottobre del 1998 la Juventus cede il portoghese al Fenerbahce.

    Poco male perché Dimas saluta l'Italia dopo aver vinto due Scudetti, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa Europea e 1 Supercoppa Italiana per un totale di cinque trofei in due anni.

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  • GLI EUROPEI DA PROTAGONISTA

    Se con i club non è sempre stato protagonista, Dimas per anni è stato invece un punto fermo della sua Nazionale con cui debutta a Ferragosto del 1995.

    Nel 1996 partecipa alla prima competizione ufficiale giocando da titolare la fase finali degli Europei. La corsa del Portogallo si ferma ai quarti di finale contro la Repubblica Ceca che verrà sconfitta solo in finale dalla Germania.

    Dopo aver mancato la qualificazione ai Mondiali di Francia 1998, il Portogallo partecipa nuovamente agli Europei nel 2000 con Dimas ancora tra i protagonisti. Stavolta i lusitani escono in semifinale, sconfitti dalla Francia col golden goal proprio a un passo dalla finale contro l'Italia di Dino Zoff.

    Sarà l'ultimo squillo della carriera di Dimas che gioca la sua ultima partita in Nazionale contro la Spagna nel febbraio del 2002 per un totale di 44 presenze tra amichevoli e gare ufficiali.

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  • LO SPORTING E IL RITIRO

    Dopo l'addio alla Juventus, la carriera di Dimas imbocca rapidamente una ripida parabola discendente. Terminata l'esperienza in Turchia, si trasferisce in Belgio allo Standard Liegi prima di tornare fugacemente in patria dove veste l'altra prestigiosa maglia dello Sporting.

    L'ultima squadra per cui giocherà però è l'Olympique Marsiglia con cui colleziona solo otto presenze prima di annunciare il suo ritiro dal calcio giocato nell'estate del 2002.

    Dopo il ritiro è stato assistente allenatore del suo connazionale José Morais e ha guidato il Belenenses. In attesa di una nuova avventura.

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