Ad agosto, nel 2021, il futuro di Federico Dimarco è ancora da scrivere: è appena rientrato dal prestito al Verona, con Ivan Juric in panchina, ma la sua permanenza in nerazzurro è incerta.
Anche perché voci di mercato lo vorrebbero in cima al taccuino di Ivan Juric, che lo ha allenato in gialloblù e che, nel suo nuovo Torino, avrebbe individuato in Dimarco l'esterno perfetto a sinistra. Non se ne fa nulla.
No: Simone Inzaghi, appena arrivato sulla panchina dell'Inter dopo lo Scudetto conquistato da Antonio Conte, vede nel ragazzo milanese le qualità giuste per esaltare la catena mancina del suo centrocampo a cinque. Non basta, questo, però per riassumere il percorso di crescita affrontato da Federico Dimarco negli ultimi due anni all'Inter. Non basta perché c'è di più: l'orgoglio di un giocatore che, prima di essere tale, dimostra di essere profondamente legato "alla causa". Poi tutto il resto.
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