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Alessandro Del PieroGetty

Del Piero strizza l'occhio alla Juventus: "Il mio ritorno sarebbe una bella storia da raccontare"

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Un'eventualità di cui si è spesso discusso, mai andata in porto per mille motivi di varia natura: il ritorno alla Juventus di Alessandro Del Piero è un'ipotesi che fa sognare i tifosi bianconeri e stuzzica il diretto interessato.

L'ex attaccante non ha mai nascosto la voglia di tornare al servizio della società della sua vita, un pensiero ribadito anche nell'ultima intervista concessa a 'CBS Sports Golazo'.

Del Piero ha lanciato una sorta di 'messaggio' alla dirigenza bianconera, dicendosi disponibile a rispondere positivamente a una chiamata nel prossimo futuro: sulla scia di quanto accaduto con Giorgio Chiellini, recentemente annunciato in qualità di nuovo Head of Football Institutional Relations.

  • IL RIMPIANTO

    "Ho un unico rimpianto nella mia carriera: la sconfitta nella finale degli Europei del 2000. I traguardi personali mi facevano piacere, ma la priorità era tutta per i titoli di squadra: se io segnavo e la squadra non vinceva, non ero felice".

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  • NIENTE PANCHINA (PER ORA)

    "Il calcio mi manca sempre, sarebbe bello poter tornare indietro nel tempo. Sono felice della mia vita attuale: ho preso il patentino da allenatore, anche se ora non vorrei ricoprire questo ruolo".

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  • RITORNO ALLA JUVENTUS

    "Un mio ritorno in bianconero sarebbe una bella storia da mostrare e raccontare. Ciò che è successo tra me e la Juventus in quel periodo, in precedenza non era mai accaduto a nessun altro giocatore. Uno diventato leggenda alla Juventus, che ha giocato in Serie B ed è tornato vincendo ancora. 19 anni sono tanti".

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  • 'MESSAGGIO' AL CLUB

    "Mi piacerebbe vedermi alla Juve in futuro, è il mio club. Penso però che debba essere una cosa naturale, che debba venire dalla Juve stessa. Secondo me è bene avere in società qualcuno che conosce la mentalità, i tifosi, ma non sono io a decidere. Penso a Maldini al Milan, a Totti alla Roma o a quello che sta facendo Zanetti all'Inter".

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  • MAI FERITO

    "Passo più tempo a Torino che nella mia città: se non dovesse succedere nulla non cambierebbe il mio rapporto con i tifosi, le pagine che abbiamo scritto insieme. Non mi sono mai sentito ferito per una chiamata mai arrivata. A volte le cose possono cambiare, sono rilassato e concentrato su ciò che sto facendo ora".

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