De Rossi si presenta al Genoa: "Portato qui dal destino, il Ferraris deve tornare un inferno"

"Ringrazio la società per la fiducia, ho capito subito che il ds Diego Lopez era la persona che volevo accanto, perché finalmente si parla di calcio".

"Cosa mi ha convinto ad accettare? In primis il direttore. Galliani, dopo l'esperienza alla SPAL, mi disse di non scegliere la squadra in base alla piazza ma ai dirigenti. E io qui ho dirigenti con cui mi posso trovare bene, ho sentito subito la loro vicinanza".

"Ad avermi portato qui è stato il destino. Negli ultimi mesi ho avuto contatti con altre squadre, mi si sono chiuse tante porte, ma penso che questo sia un posto migliore rispetto alle occasioni avute".

"Il Genoa è un grande club e per me è un grande onore, lo sento. Sono carico ed emozionato, è un ruolo che va ricoperto con rispetto".

"Devi adattare le idee al materiale umano, ma devi anche essere consapevole di dove sei e del DNA della società. E questo club ne ha da vendere. In casa lo stadio si accende e deve diventare un'arma in più, inoltre ho un materiale tecnico importante. Abbiamo fretta di fare punti".

"Se avessi potuto scegliere, non avrei voluto affrontare la Fiorentina. Ha valori tecnici, campioni feriti e un nuovo allenatore molto bravo. Ma siamo forti anche noi, sono felice che lo stadio sarà strapieno perché i ragazzi hanno voglia e una grande condizione fisica. Questo è merito di Vieira e del suo staff, sono predisposti allo sforzo".

"Se sono qui qualche problema c'è stato, lo stiamo analizzando. L'errore più grande sarebbe portarli alla mia idea di calcio in 3 giorni e risolvere tutto, ma tolta l'ultima non c'è mai stata una squadra che ha schiacciato il Genoa. Bisogna inizialmente cambiare gli approcci alle due aree".

"La Roma è la storia di una vita, il Boca è molto importante. Mi farebbe piacere andarmene tra qualche anno con un'altra tifoseria che mi vuole bene".

"La vita è piena di coincidenze. Il Boca ha la stessa filosofia dei romanisti. Quando smisi di giocare per la Roma scelsi il Boca proprio per quella passione. Qui mi sento al posto giusto, in cui può nascere un grande amore".

"Ogni allenatore trasmette in maniera diversa il suo vivere il calcio. Io trasmetterò il mio modo di essere al Genoa. Mi avvicino ai ragazzi giovani, voglio vedere gente che pur di non perdere va oltre il proprio sforzo. So che non devo fare appelli ai tifosi, ma dobbiamo portarli dalla nostra parte. Dobbiamo far tornare il Ferraris un inferno".

"Squalificato proprio per il rosso a Marassi? Questa coincidenza mi fa sorridere. Non meritavo l'espulsione. Ovviamente la pagherò cara perché non mi piace per niente essere a bordocampo. Da giocatore ho preso qualche rosso, da allenatore non ho fatto niente per meritarlo".

"Questa squadra ha giocato così perché è stata costruita per giocare 4-2-3-1. Ci sono margini per poter cambiare, ma anche continuare su alcune cose".