Antonio Torrisi: "Esistono crash test che vanno peggio, su questo non ci sono dubbi. Cosa vuol dire? Che se dopo la quinta giornata Milan e Roma si ritrovano lì, a giocarsela con il Napoli, non può che essere una sorpresa per entrambe, anche se per motivi differenti. Facciamo ordine.
Qual era la principale incognita della squadra di Allegri? La capacità, o meno, di diventare squadra nel minor tempo possibile. Ora: si può davvero dire che i rossoneri siano già diventati un gruppo forte, unito, così in fretta? Che l'arrivo di Rabiot, un solo giocatore, abbia cambiato equilibri su cui l'allenatore livornese stava lavorando da mesi, ovvero dalla sua nomina? Eh, sembra proprio di sì. Il Milan corre con un'intensità che non è solo dovuta alla condizione atletica, quanto mossa da una fame, a tratti anche impressionante, che dipende anche (non soltanto eh, anche) dall'innesto del francese. E dalla sua esperienza. Oh, esistono anche queste dinamiche nel calcio. Quindi, eccoci: il Milan si ritrova già squadra dopo cinque giornate. Mica male, considerando le macerie che ha trovato Allegri al suo arrivo.
Passando alla Roma, qual era il principale dubbio legato al nuovo progetto di Gasperini? Se la sua squadra sarebbe riuscita, o meno, ad assimilare i concetti e le volontà di un tecnico che, comunque, non è esattamente la miglior resa pratica della definizione di 'flessibilità'. E tutto questo in una piazza non proprio semplicissima come quella giallorossa. Per questo, e forse anche per altro, serviva tempo: è stato così anche al suo arrivo all'Atalanta, in un periodo storico in cui la Dea alternava stagioni da salvezza ad altre da metà classifica, e quindi con pressioni quasi sotto lo zero, è così anche alla Roma. Sia chiaro: non ha ancora risolto tutti i problemi e le fragilità ereditate dal passato, ma anche scegliere di proseguire sulla falsa riga della passata stagione, riprendendo i concetti di Ranieri, non è stata una scelta sbagliata. Anzi.
Milan e Roma sono riuscite a ridurre i tempi di assimilazione richiesti dai progetti di Allegri e Gasperini, annullare le incognite che richiedevano maggiore pazienza e superare un inizio di stagione che, al momento e in attesa di riprove dal campo, le candida come squadre che possono ambire allo Scudetto. Che, però, alla quinta giornata non si vince neanche cambiando le regole. E allora, anche qui, tolta l'evidenza del buon lavoro dei due tecnici, bisogna porre un freno alle derive retoriche: è presto, signori. Presto".