Danilo lascia la Juventus: ufficiale la risoluzione di contratto con i bianconeri

"Danilo Luiz da Silva e la Juventus si salutano: le strade del difensore brasiliano e della società bianconera si dividono dopo cinque anni e mezzo trascorsi insieme. È ufficiale la risoluzione consensuale".

Il brasiliano lascia dunque Torino dopo quasi sei anni, dopo essere arrivato in Italia nell'operazione che ha portato João Cancelo al Manchester City alla corte di Pep Guardiola.

Inoltre, secondo quanto riportato da Giovanni Albanese, il difensore ha rinunciato alla buonuscita, ricevendo solamente la mensilità di gennaio vissuta in bianconero da superato in casa.

La storia in bianconero di Danilo si è rivelata più dolce del previsto, almeno fino al termine della scorsa stagione.

Arrivato in punta di piedi, nonostante un avvio complicato, il classe '91 ha poi saputo imporsi nel corso degli anni fino a diventare un elemento imprescindibile di questa squadra.

Il difensore brasiliano si è rivelato anche un uomo chiave nello spogliatoio, riuscendo a trasmettere la giusta carica soprattutto nei momenti di difficoltà, arrivando anche ad essere premiato da Allegri con la fascia da capitano.

Tutto è però cambiato dall'arrivo di Thiago Motta sulla panchina, allenatore con cui non è mai sbocciato un rapporto: il suo cammino in bianconero, termina dunque qui, con una risoluzione contrattuale anticipata.

Danilo, dopo essere finito prepotentemente nel mirino del Napoli, ha deciso di rifiutare qualsiasi offerta e di fare il suo ritorno in patria, in Brasile.

Il classe '91, infatti, ha scelto il Flamengo, squadra con cui firmerà il suo nuovo contratto da svincolato, accordo che avrà la durata di due anni.

L'ex capitano bianconero ha deciso di rinunciare alla proposta partenopea a causa di motivi familiari, lasciando così sia la Serie A che l'Europa.

"Cari bianconeri, non so nemmeno da dove iniziare. Sapevo che questo giorno prima poi sarebbe arrivato, ma non si è mai pronti agli addii. Sono passati cinque anni e mezzo ma per me è come se fosse stata una vita intera. Non è mai facile separarsi da un amore e da un luogo che mi ha dato tanto, da una maglia che mi ha fatto provare grandi emozioni, da un club e da una storia che mi hanno fatto ritrovare valori che mi hanno accompagno durante tutta la mia carriera e che ho imparato dai miei genitori.

Quando sono arrivato, ho imparato dai grandi uomini dello spogliatoio e all'interno della Juventus, diventando poi anch'io insegnante e difensore di questi valori, con le unghie e con i denti, come fosse una parte di me, come gli insegnamenti che passo ai miei figli, che per altro hanno fatto di Torino la loro casa e sono diventati grandi tifosi di questi colori. Forse è per rispettare e lottare tanto per questi valori che non posso più fare parte di questo progetto. Quello che mi rende orgoglioso è non aver mai cambiato il mio modo di essere e il mio modo di difendere il club più importante della mia storia.

Sento che ogni persona nel mondo Juventus fa parte della mia famiglia, ogni dipendente, ogni compagno, ogni persona che indossa questa maglia con orgoglio, senza pensare solo ai numeri, con onestà e, soprattutto, affrontando, ogni sfida della Juventus come una sfida personale. Una scelta di vita.

Ai nostri tifosi chiedo scusa per i momenti in cui posso aver deluso. Mai per mancanza di impegno, di dedizione, di lavoro. E ringrazio con tutto il cuore per il modo in cui sono stato accolto e rispettato e per il legame che abbiamo costruito durante il mio percorso, dove mi sono sempre sentito un vostro rappresentante in campo. Ogni volta che ascoltavo l'inno cantato da voi allo Stadium mi emozionavo, mi accendevo e queste emozioni non si comprano con nessun "progetto" fantasioso. Per concludere, è giusto citare una frase che un certo signore di nome Andrea Agnelli disse una volta: "La nostra consapevolezza sarò la loro sfida: essere all'altezza della storia della Juventus. Ricordatevi, ci riconosceremo ovunque nel mondo, solo con uno sguardo. Siamo la gente della Juventus!" Grazie di tutto, un abbraccio dal capitano, arrivederci!"