Dalla salvezza mancata per un punto all'ultimo posto in B: il Frosinone è totalmente involuto

Eppure il 26 maggio scorso, intorno alle 22.30, il Frosinone era con un piede in mezzo in Serie A. Era l'ultima giornata del campionato 2023/2024 quando ai canarini, che ospitavano in quell'occasione l'Udinese, sarebbe bastato anche un punto per salvarsi.

Ma persino la sconfitta avrebbe permesso la permanenza in A dei ciociari, in caso di sconfitta dell'Empoli contro la Roma. Ma il goal di Davies per l'Udinese e quello di Niang al 90esimo per l'Empoli, valsero al Frosinone la terza retrocessione in Serie B della sua storia.

A pagare in quel caso fu l'allenatore Eusebio Di Francesco, che lasciò il posto in panchina a Vincenzo Vivarini. Il tecnico abruzzese era reduce da un'ottima esperienza al Catanzaro, durante la quale aveva conquistato la Serie C nel 2023 e al primo anno di B aveva lasciato i calabresi in zona playoff.

Ma a Frosinone Vivarini è atteso da ben altri problemi: con lui alla guida, i canarini ottengono solo 6 punti in 9 partite. Un ruolino di marcia che costa all'allenatore l'esonero.

Al suo posto, viene scelto il tecnico della Primavera ed ex calciatore della Roma Leandro Greco. Ma con lui alla guida, le cose non vanno meglio per il Frosinone: 4 pareggi nelle prime quattro partite sotto la sua gestione.

Poi arriva dicembre e con lui due vittorie consecutive che fanno illudere i tifosi che forse il momento negativo è finalmente alle spalle. Ma con Sassuolo e Mantova i punti messi in bisaccia sono 0. E l'incubo torna a materializzarsi.

Oggi la classifica recita 16 punti in 18 partite, ultimo posto in classifica e 4 squadre tra il Frosinone e il primo posto utile per evitare la retrocessione in Serie C o i playout.

Ma per far sì che la società di Stirpe torni a distanza di 11 anni dall'ultima volta la terza serie del nostro calcio, serve un'inversione di tendenza a partire dalla sfida con la Salernitana nel giorno di Santo Stefano.