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Samuele Ricci gfxGOAL

Dalla Moldavia alla Moldavia: Ricci vuole convincere l'Italia e tenersi stretto il Milan dopo il ritorno di Rabiot

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Samuele Ricci è stato inserito dal ct Gattuso nella lista dei convocati per le gare contro Moldavia e Norvegia, ultime due sfide del girone di qualificazione ai Mondiali. E questa, da fatto scontato, è passata ad essere una novità.

Mancava dal giro azzurro, Ricci, addirittura da giugno. Quando sulla panchina azzurra sedeva Luciano Spalletti, non ancora Gattuso. Poi la doppia esclusione, sia a settembre che a ottobre, quattro partite che il centrocampista del Milan si è guardato da semplice tifoso e spettatore senza poter dare una mano in campo.

Novembre è stato il mese dei grandi ritorni: quello di Alessandro Buongiorno, quello di Gianluca Scamacca. E poi, appunto, quello di Ricci. Che ora ha tutta l'intenzione di completare una doppia missione: una a tinte azzurre, l'altra a tinte rossonere.

Perché sì, Italia e Milan nel suo caso sono legate. Così come erano legate Milan e Italia nelle scorse settimane e negli scorsi mesi: proprio per questo, per lo scarso spazio ricevuto da Allegri, Ricci era divenuto una seconda o terza scelta per Gattuso.

  • IL BALLOTTAGGIO CON CRISTANTE

    Ricci non dovrebbe scendere in campo dal primo minuto a Chisinau, giovedì sera, dove l'Italia affronterà la Moldavia conoscendo già le proprie reali speranze di agguantare in extremis il primo posto: dipenderà da un eventuale risultato negativo della Norvegia, che contro l'Estonia giocherà alle 18, prima degli azzurri.

    In mezzo al campo giocherà certamente Tonali, che è diffidato e certamente non giocherà contro la Norvegia: non potrà permettersi di prendere un altro giallo, deleterio in vista del quasi certo playoff. Chi farà coppia col giocatore del Newcastle? Sicuramente non Nicolò Barella, squalificato e lui sì in campo domenica sera a San Siro coi norvegesi.

    Rimangono Bryan Cristante e, appunto, Ricci. Il romanista è favorito stando alle indicazioni della vigilia e dovrebbe spuntarla sul collega. Che però è pronto a dare una mano dalla panchina, riassaporando concretamente l'aria da Nazionale dopo cinque mesi.

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  • DALLA MOLDAVIA ALLA MOLDAVIA

    L'ultima presenza di Ricci con la maglia dell'Italia? Ironia della sorte, risale proprio alla partita d'andata contro la Moldavia. L'ultima di Spalletti in azzurro, tre giorni dopo il disastro in Norvegia. A Reggio Emilia, il 9 giugno, è finita 2-0: vantaggio di Raspadori nel primo tempo, raddoppio di Cambiaso nel secondo. Troppo poco per sperare di rimpinguare la differenza reti.

    Ricci, passato da non molto dal Torino al Milan, in quell'occasione è stato schierato da Spalletti dal primo minuto. Ma non ha offerto chissà quale prestazione positiva, peccando un po' di coraggio nella costruzione della manovra. Tanto che l'ex commissario tecnico lo ha sostituito dopo un solo tempo, schierando al suo posto Barella e preferendo piazzare la mezzala interista nella posizione di play davanti alla difesa.

    Da quel momento, il giocatore rossonero la Nazionale l'ha vista solo col binocolo. Il motivo era chiaro a tutti: col proprio club non giocava. E questo per Gattuso non poteva essere accettabile.

    "Penso che attraverso il Milan debba guadagnarmi ogni volta il posto in Nazionale - confessava Ricci all'inizio di settembre in un'intervista a Sportmediaset - perché è una cosa molto importante per un ragazzo italiano. Devo cercare di far bene con questo club e di migliorarmi".

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  • Atalanta BC v AC Milan - Serie AGetty Images Sport

    QUALCOSA È CAMBIATO

    Qualcosa è cambiato nelle ultime settimane. Non solo per merito di Ricci, va detto: ad aprirgli la porta della titolarità nel Milan, come noto, è l'infortunio che ha costretto il titolare Adrien Rabiot a fermarsi senza poter scendere in campo nelle ultime cinque partite di campionato, oltre a perdere la convocazione della Francia.

    L'ex granata ha preso il posto del compagno. Come mezzala, non come regista, ovvero il ruolo per cui teoricamente sarebbe stato preso: quella zolla di campo è di proprietà di Luka Modric e non si tocca.

    Discreti i segnali di Ricci, a segno - con deviazione - in casa dell'Atalanta e importante nel dare il via al contropiede decisivo contro la Roma. Sufficiente contro la Fiorentina, così così contro il Pisa, poco continuo a Parma. Anche se probabilmente è il suo stile di gioco, poco spettacolare e a volte un po' scolastico, a non dare troppo nell'occhio.

    Gattuso, in ogni caso, ne ha premiato i miglioramenti rispetto a un avvio di stagione in cui Ricci non giocava mai. E ha deciso di riaprirgli porte azzurre che, del resto, completamente chiuse non sono mai state.

  • "MESI DI CRESCITA"

    "Per me sono stati mesi di crescita - ha detto Ricci martedì, intervistato da Rai Sport - sono passato da un club dove giocavo sempre e trovavo tanto spazio, fino ad arrivare in Nazionale, a un club dove c'è giustamente una concorrenza molto più elevata e in cui ho trovato meno spazio. Fortunatamente in queste ultime partite sono riuscito a dare continuità e trovare minuti, riconquistando la Nazionale. È molto importante per me".

    E poi, sull'impatto con Gattuso:

    "Molto positivo, anche in questi mesi nei quali non sono stato convocato ho avuto modo di sentirlo: non è una cosa scontata, significa che dà importanza anche a chi è rimasto a casa. A Coverciano ho avuto poco modo di interagire, però sono arrivato solo ieri. Spalletti resterà sempre l'allenatore che mi ha lanciato in Nazionale, sarò sempre legato a lui. Gli auguro il meglio per quello che farà alla Juventus, avevamo un rapporto bellissimo ma penso valga anche con gli altri esponenti del gruppo".

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  • rabiot pulisicGetty Images

    E ORA CHE TORNA RABIOT?

    La domanda, una volta che Moldavia e Norvegia saranno consegnate agli archivi e l'Italia saprà se chiuderà prima o seconda, dal punto di vista di Ricci e del Milan è un'altra: ma cosa accadrà quando Rabiot sarà completamente recuperato, dunque - a meno di sorprese - già a partire dal derby del 23 novembre?

    L'ex centrocampista di Juventus e Marsiglia è un titolarissimo di Allegri. E non perché sia un pupillo dell'allenatore: perché ha una qualità superiore e nelle prime settimane di Milan lo ha dimostrato. Modric non si tocca e quindi, di fatto, rimane un solo ballottaggio: quello tra Ricci e Youssouf Fofana, l'altra mezzala nel 3-5-2 allegriano, l'unico che teoricamente potrebbe consentire all'ex torinista di tenersi il posto conquistato da poco.

    Anche a questo, insomma, servirà la Nazionale per Ricci: per guadagnare altri punti a Milano. Una prestazione convincente in Moldavia, anche da subentrato, e poi domenica con la Norvegia fungeranno da vetrina per il Milan e per Allegri. Una doppia missione che inizia giovedì sera a Chisinau.