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GFX Soule Barrenechea Hujisen Yildiz JuventusGetty

Da Soulé e Barrenechea, passando per Huijsen e Yildiz: il nuovo patrimonio della Juventus

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Un grande lavoro. Non ci sono altri modi per descrivere la brillantezza con cui la Juventus, negli ultimi anni, si sia specializzata nella cosiddetta linea verde.

Un operato certosino, sviluppato sul doppio binomio settore giovanile-scouting, che ha portato i bianconeri a creare un vero e proprio modello di riferimento.

Capacità, idee, visione. Con professionisti qualificatissimi in prima linea: dal ruolo apicale di Matteo Tognozzi alla bravura di MassimilianoScaglia, senza sottovalutare gli apporti fondamentali - anche in termini di politica calcistica - targati Federico Cherubini e Giovanni Manna. Quest'ultimo, all'insegna della più pura meritrocrazia, promosso in qualità di diesse della prima squadra.

Più l'intero mondo legato all'attività di base: dirigenti, tecnici, collaboratori.

  • Matias Soulé FrosinoneGetty Images

    SOULE' DA APPLAUSI

    Che l'argentino fosse munito di un talento sconfinato lo si sapeva. Che riuscisse a imporsi con rapidità e naturalezza al Frosinone, beh, non era un pensiero assai diffuso. Eppure, votando il partito della qualità, l'ex Velez ha saputo rapidamente conquistare la fiducia di Eusebio Di Francesco. E, infatti, il ruolino di marcia non mente: 7 presenze condite da 3 reti, 1 assist e più legni. Un fattore, puro epicentro tecnico, entrato immdiatamente nei cuori dei tifosi giallazzurri. E, considerando le 20 primavere, siamo solo agli inizi. Con una Juventus che, quindi, per la prossima stagione potrebbe puntare su un autentico predestinato.

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  • CHE BARRENECHEA

    Rimanendo sempre a Frosinone, c'è un altro calciatore che sta crescendo in maniera esponenziale: Enzo Barrenechea. Anch'egli approdato in Ciociaria in prestito secco, per EDF rappresenta un'autentica certezza: 9 gettoni. Un play di moderno, più di quantità anziché di qualità, ma che anche dal punto di vista tecnico può ancora crescere sensibilmente. I tempi a protezione della difesa, comunque, sono quelli giusti. Un martello in mezzo al campo, privo di paura, che per la Juve potrebbe rivelarsi una piacevolissima sorpresa nel lungo termine. A meno che, da quelle parti, non decidano di monetizzare sul suo conto. Ma questa è un'altra storia, ancora tutta da scrivere.

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  • HUIJSEN IN RAMPA DI LANCIO

    Fresco di esordio in Serie A, Dean Huijsen rappresenta il futuro della Juventus. O meglio, forse anche il presente, specialmente se i segnali dovessero continuare a essere dei più confortanti. Ma uno con questa personalità, a 18 anni, è merce rara. Lo sa bene la Juve che, muovendosi con tempestività, ha saputo battere una concorrenza agguerrita. Il tutto, successivamente, blindando l'olandese fino al 2027. Ora, però, arriva il bello. La consacrazione ai massimi livelli, da trovare in maniera graduale, ma con estrema convinzione. Insomma, il ragazzo ha numeri notevoli e ha tutto il tempo per calcare i paloscenici più prestigiosi.

  • Yildiz IlingGetty/GOAL

    GLI ALTRI...

    Samuel Iling-Junior, Kenan Yildiz, Nonge Boende, senza accantonare quanto proposto con Fabio Miretti. Calciatori che hanno una valutazione credibile e spendibile, su cui la Vecchia Signora ha investito tempo e pazienza. E se l'esterno inglese fatica a trovare spazio considerando la ricca concorrenza sull'out mancino, la sensazione è che il tuttofare offensivo turco sia sempre più vicino a incrementare il minutaggio. Così come non dovrebbe stupire se il mediano belga - aggregato in pianta stabile in prima squadra da Allegri dopo i casi Pogba e Fagioli - dovesse ottenere in tempi rapidi l'esordio nell'élite nostrana. Talenti cristallini chiamati a fare le fortune della Juve su base pluriennale.

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  • SOSTENIBILITA'

    La Juve deve diventare un club sostenibile. Concetto ribadito a più riprese dai suoi dirigenti. Dunque? Occhi puntati sulla programmazone, con il giusto mix da plasmare: calciatori esperti spalleggiati dai campioni del domani. Ma sono proprio i giovani a rappresentare una chiave di lettura primaria. In quanto la loro esplosione può consentire al duo Giuntoli-Manna di concentrarsi su pedine già pronte da inserire all'interno di uno scacchiere collaudato. Più talenti in erba si affacciano al mondo dei grandi con profitto, più la Juve può investire maggiormente su elementi pronti. In parole povere, un moderno instant team.

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