Da esubero al Milan a imprescindibile per Italiano: Giacomo Bonaventura è un totem della Fiorentina

Guardando i numeri, c'è un dato che sorprende, ma che dovrebbe far riflettere: Bonaventura è l'unico giocatore in Serie A ad aver fatto almeno un goal e un assist in ogni stagione negli ultimi 13 anni.

A testimonianza del fatto che il suo apporto nelle squadre in cui ha giocato (Atalanta, Milan e Fiorentina) è stato molto più che determinante in alcuni momenti.

Alla fine della stagione 19/20, quella interrotta dal Covid, Giacomo Bonaventura ha lasciato il Milan dopo sei anni in cui ha segnato 35 goal in 184 presenze, diventando uno dei pochi giocatori salvabili in stagioni difficilissime come la 14/15 o la 15/16.

La volontà di cambiamento ha investito anche Jack, che forse meritava di rimanere in rossonero e che certamente avrebbe fatto comodo a Pioli in momenti in cui il Milan ha avuto difficoltà dovute alla poca profondità della rosa.

Col senno di poi però, scegliere la Fiorentina è stata un'ottima cosa per lui e per i tifosi viola.

Bonaventura dà alla Fiorentina quel quid di esperienza in più: esperienza che serve a una squadra giovane che dimostra di avere un progetto ambizioso, che lo scorso anno è arrivata a un passo da un trionfo continentale e che ci riproverà anche in questa stagione.

Un leader silenzioso e carismatico: proprio ciò di cui Italiano ha bisogno per completare un mix di gioventù, talento e anni sulle spalle.

Nonostante la bellezza di 57 goal in Serie A in carriera, Bonaventura è sceso in campo solo 15 volte con la nazionale, giocando solo 4 gare di qualificazione ai mondiali 2018 e 2 di Nations League (quella con il Portogallo del 2018 è l'unica in cui è rimasto in campo per 90 minuti.

Chissà che non ci sia spazio anche per lui nelle nuove convocazioni di Luciano Spalletti. Magari non da titolare inamovibile, magari non come pilastro per il futuro, ma Bonaventura, per come sta giocando e per come sta meriterebbe una chiamata dal nuovo CT.