Calcio Romania IntervistaGOAL

Da De Zerbi e gli italiani a Sali e i nuovi talenti, Carboni a GOAL: "Il calcio e lo scouting in Romania"

Il ‘Maradona dei Carpazi’, ma non solo. Gheorghe Hagi, un leggenda del calcio mondiale e un mito in Romania, il suo Paese. Un idolo di diverse generazioni, ma non l’unico talento sfornato nel corso della storia dal calcio rumeno.

In questa speciale lista non possono mancare Adrian Mutu, Dan Petrescu e Cristian Chivu, calciatori che hanno lasciato un segno in Serie A e nel calcio italiano e che hanno trascorso una parentesi più o meno importante della loro vita e della loro carriera nel Belpaese, come nel caso di Popescu ai tempi del Lecce.

Il rapporto tra l’Italia e la Romania va avanti da decenni e vede un continuo viavai di professionisti da un Paese all’altro. Uno scambio di talento, competenza e professionalità.

Ma a che punto è il calcio rumeno e perché molti italiani decidono di trasferirsi a Bucarest e dintorni per continuare lì le loro carriere?

È questa la domanda che ci siamo posti prima di iniziare questo viaggio nella Romania calcistica per capire lo stato delle cose.

E lo abbiamo fatto in compagnia di Federico Carboni. Il 29enne di Teramo ha intrapreso cinque anni il suo viaggio nel calcio professionistico rumeno e oggi ricopre il ruolo di scout al Chindia Targoviste, club che milita in seconda divisione.

L'articolo prosegue qui sotto