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Da Carosio a DAZN: storia del calcio italiano in TV e oltre
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GoalLA PRIMA PARTITA IN TV? UN JUVENTUS-MILAN 1-7...
Anche se la data di inizio delle trasmissioni televisive in Italia viene convenzionalmente definita nel 3 gennaio 1954, in realtà già da diversi anni i pochi fortunati che potevano permettersi l'acquisto di un televisore ricevevano i programmi RAI sperimentali con cadenza regolare.
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Per questo, la prima partita della storia a essere teletrasmessa in Italia risale al 5 febbraio 1950: quel giorno il Milan battè la Juventus a Torino con l'incredibile punteggio di 7-1. La telecronaca fu affidata a Carlo Bacarelli e le riprese furono rese possibili dal contributo dei Vigili del Fuoco, che resero possibili le riprese esterne. La partita venne filmata in presa diretta e successivamente trasmessa in differita dal solo ripetitore della sede RAI di Torino.

LA DOMENICA SPORTIVA
L'11 ottobre 1953, tre mesi prima dell'avvio ufficiale delle trasmissioni RAI, parte "La domenica sportiva", il cui nome viene scelto dal telecronista Carlo Bacarelli per distinguerlo da "Domenica sport", programma della Radio RAI. Entrambi i programmi esistono ancora e sono i più longevi della radiotelevisione italiana.- PubblicitàPubblicità
MDBR / WikipediaLA NAZIONALE E I MONDIALI DEL 1954
Pochi giorni dopo il fatidico 3 gennaio 1954, l'Italia giocò a San Siro, sotto la neve, il ritorno dello spareggio con l'Egitto per qualificarsi ai Mondiali di Svizzera. La partita, vinta dagli azzurri per 5-1, venne trasmessa dalla RAI in tre spezzoni diversi, vista l'estrema vaghezza che ai tempi accompagnava la materia dei diritti di trasmissione.
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Anche i telecronisti furono tre: Carlo Bacarelli, Vittorio Veltroni (padre di Valter) e Nicolò Carosio, destinato a diventare la voce della Nazionale italiana fino al 1970.

MILAN-BENFICA E LA FUGA A CHIASSO
Il 22 maggio 1963 il Milan gioca a Wembley la finale di Coppa dei Campioni contro il Benfica di Eusebio. La RAI decide di non trasmetterla in diretta essendo alle ore 15 di un mercoledì, giorno lavorativo.
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Tuttavia le cronache (e la testimonianza diretta di Adriano Galliani...) narrano di un piccolo esodo di tifosi milanisti verso Chiasso: la TV svizzera infatti trasmise la finale in diretta...
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EUROVISIONE, IL CALCIO DI TUTTA EUROPA
La "Sigla dell'Eurovisione", ovvero il tema del "Te deum" di Charpentier, è una delle musiche più rappresentative del XX secolo. L'Eurovisione, per come era stata concepita alla sua fondazione nel 1954, era un'immaginaria "cesta" all'interno della quale ogni TV di Stato aderente metteva a disposizione le proprie immagini, e poteva liberamente attingere da quelle delle altre emittenti.
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Nello sport e nel calcio questo aveva conseguenze evidenti: la possibilità fino a tutti gli anni'90 di poter vedere immagini di calcio internazionale, come ad esempio le sintesi delle partite di Coppa o delle Nazionali. A volte in bianco e nero, a volte con una qualità video discutibile, ma ciò che contava a quei tempi era soprattutto vedere.

LA RIVOLUZIONE DI 90° MINUTO
Il 27 settembre 1970 nasce "90° minuto", un programma destinato a rivoluzionare il costume calcistico degli italiani. I corrispondenti dalle sedi regionali della RAI raccontano in diretta i "riflessi filmati" delle partite del pomeriggio. Un programma reso di culto assoluto dalla sapiente conduzione di Paolo Valenti e dalla forte caratterizzazione dei giornalisti.
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Insieme alla differita delle 19 del secondo tempo di una partita (regolarmente tenuta segreta fino al tardo pomeriggio) a Domenica Sprint (Rai 2) e alla Domenica Sportiva, si tratta per molti anni dell'unica opportunità di vedere le immagini della Serie A.
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GettySVIZZERA, MONTECARLO, CAPODISTRIA
Se vi chiedete perchè la generazione dei 40-50enni di oggi ha un debole per il calcio inglese un po' "vintage", per squadre come Nottigham Forest, Aston Villa e Leeds United, la "colpa" è delle emittenti straniere che dagli anni'70 iniziarono a trasmettere nella nostra lingua su buona parte del territorio italiano. Telemontecarlo, la TV della Svizzera Italiana, TeleCapodistria trasmettevano una gran quantità di sport a colori, ben prima dell'avvento del colore in Italia (1976): la finale di FA Cup era l'unica occasione dell'anno per vedere in diretta una partita intera di calcio inglese.
ARRIVANO LE TV PRIVATE
Il monopolio calcistico della RAI viene infranto nel 1980, quando Canale 5, di proprietà di Silvio Berlusconi, si aggiudica i diritti del "Mundialito", un torneo organizzato in Uruguay per le principali Nazionali al mondo. Dopo una convulsa trattativa, la RAI riesce perlomeno a mantenere il diritto di trasmettere le partite dell'Italia, ma la strada è ormai tracciata.- PubblicitàPubblicità
GettyARRIVA TELE+: IL CALCIO IN TV SI PAGA
Lazio-Foggia, prima giornata della Serie A 1993/94, è la prima partita di campionato a essere trasmessa da una pay tv: si tratta di Tele+2, che si è assicurata i diritti per un posticipo a giornata, la domenica sera.
Gli abbonati pagano un canone mensile di 36mila lire, circa 18 € attuali. Curiosità: per vedere il primo goal - segnato da Ruud Gullit in Juventus-Sampdoria 3-1 - bisognerà attendere la terza partita...

CALCIO & PAY TV: UN BINOMIO INDISSOLUBILE
Nel 2003 Tele+ e Stream si fondono e danno vita a Sky, mentre l'anno dopo Mediaset vara la sua piattaforma pay sul digitale terrestre, Premium: viene ideata tra le altre cose "Diretta Goal", il palleggio tra i campi di Serie A per non perdere nemmeno un goal. Il sogno di chi era ragazzino negli anni'70 e '80 diventa realtà.- PubblicitàPubblicità

DAZN: IL CALCIO ENTRA NEL FUTURO
Il futuro è adesso: il 12 giugno la Lega Serie A annuncia di aver assegnato a Perform Group i diritti per la trasmissione in esclusiva di 114 partite a stagione – 3 per giornata - della Serie A per i prossimi 3 anni, fino a giugno 2021.
Inoltre, DAZN mostrerà ogni giornata gli highlights degli altri 7 match di Serie A. Due giorni dopo viene annunciata la nascita di DAZN (pronuncia DA-ZONE), il servizio live e on demand di sport in streaming di proprietà di Perform Group. Tutto lo sport che vuoi a un prezzo accessibile, senza vincoli, su un vastissimo numero di device: smartphone, tablet, smart TV.
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