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danilo d'ambrosio interGetty Images

D’Ambrosio si ritira: “Il calcio è stato la mia casa e la mia scuola, ma ora dico basta”

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Danilo D’Ambrosio dice definitivamente addio al calcio giocato.

L’annuncio è arrivato dallo stesso difensore classe 1988, rimasto svincolato dopo la fine del contratto con il Monza, ultima squadra con cui ha giocato nella sua lunga carriera.

D’Ambrosio chiude così una lunga carriera che lo ha visto vivere gli anni migliori con la maglia dell’Inter, club con cui ha giocato da gennaio 2014 ad agosto 2018.

  • ALL’INTER I SUOI ANNI D’ORO

    D’Ambrosio ha iniziato la carriera con il Potenza in Serie C e poi è passato alla Juve Stabia. La svolta è arriva con il passaggio al Torino, club con cui ha conquistato la promozione in Serie A.

    A gennaio 2014 il salto in una big, l’Inter: in nerazzurro ha giocato fino ad agosto 2023 e ha vissuto gli anni migliori della sua carriera, collezionando in totale 284 presenze con il club milanese impreziosite da 21 goal e 20 assist. Nelle ultime due stagioni ha giocato con il Monza, sempre in Serie A. Ha indossato inoltre per 6 volte la maglia della Nazionale maggiore.

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  • HA VINTO UNO SCUDETTO

    Nella sua carriera D’Ambrosio ha vinto uno scudetto con l’Inter nella stagione 2020/2021, due volte la Coppa Italia e due Supercoppe Italiane.

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  • IL SALUTO DI D’AMBROSIO

    D’Ambrosio ha annunciato il suo addio al calcio giocato con un messaggio pubblicato su Instagram.

    Avevo 13 anni quando andai via di casa per inseguire il mio sogno. Ero in un convitto, stanza singola, con un letto e un armadio. Di fianco alla mia c’era quella di mio fratello gemello, Dario. I miei genitori, percependo la mia preoccupazione, mi dissero: “Se non te la senti, torniamo a casa insieme”. La mia risposta fu secca: “No! Voglio restare”. Il mio sogno era più forte di tutte le paure e le insicurezze di quell’età. Quante volte ho pianto perché mi sentivo solo, quante notti mi rifugiavo nella stanza di mio fratello perché mi mancava tutto: la mia famiglia, i miei amici, i miei nonni”.

  • “IL CALCIO È STATO LA MIA CASA E LA MIA SCUOLA”

    D’Ambrosio torna sulla scelta di lasciare il calcio, il suo mondo: Oggi, dopo tanti anni, sento che è arrivato il momento di fermarmi. Non è facile. Non lo è mai quando lasci andare qualcosa che hai amato così visceralmente. Il calcio non è stato solo la mia professione. È stata la mia casa, la mia scuola, la mia identità. Oggi non saluto solo il calcio giocato. Saluto il ragazzo che sono stato e accolgo l’uomo che sono diventato. Un uomo che ha avuto il privilegio di trasformare il sogno di un bambino in una realtà lunga 20 anni”.

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  • RINGRAZIAMENTI SPECIALI

    L’ormai ex difensore chiude il suo messaggio ringraziando le persone che più gli sono state vicine in questi anni.

    Grazie a ogni squadra, allenatore, compagno, dottore, fisioterapista, magazziniere, cuoco, cameriere e a ogni singolo tifoso che mi ha sostenuto. Grazie ai miei genitori che hanno avuto il coraggio di lasciarmi andare senza farmi sentire il peso di dovercela fare. Grazie ai miei fratelli che hanno condiviso ogni mia gioia . Grazie a mia moglie che per 19 anni è stata una presenza costante ,ha creduto in me,compreso i miei silenzi e amato incondizionatamente. Grazie ai miei figli che sono stati e saranno per sempre la mia fonte di ispirazione. Il calcio non sarà più ai miei piedi ogni domenica, ma resterà per sempre dentro di me.A presto. Con la stessa passione. Con lo stesso cuore. ❤️⚽️ Danilo”.

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