Il Brasile è fuori dai Mondiali 2022. Ancora una volta la squada verdeoro cade nei quarti di finale, come già capitato più volte nel nuovo millennio. A fare festa è invece la Croazia di Dalic, che supera i rigori come già fatto negli ottavi contro il Giappone.
Il ct del Brasile Tite non recupera Alex Sandro e conferma la formazione tipo con Paquetà e Casemiro in mediana. Sulla trequarti Raphinha, Neymar e Vinicius Jr alle spalle di Richarlison.
Dall'altra parte, Dalic continua la ricerca del terzo d'attacco con Perisic e Kramaric. Non ci sono Petkovic, Budimir e Livaja ma l'atalantino Pasalic a completare il reparto avanzato.
Questa volta no. A differenza della gara degli ottavi contro la Corea del Sud, il Brasile non riesce a sfondare già nella prima parte di gara. I verdeoro ci provano ma deve fare attenzione a qualche accelerazione improvvisa della Croazia, che con Modric e Kramaric si rende pericolosa. La squadra di Dalic lavora molto sulle corsie esterne con Juranovic da una parte e Perisic dall'altra a creare qualche grattacapo alla difesa brasiliana.
Nei primi 45 minuti il match è bloccato. Le difese hanno la meglio sugli attacchi, che i singoli che non riescono ad accendersi e trovare la giocata che rompe l'equilibrio.
La ripresa recita lo stesso copione: la Croazia lavora per non prendere goal, cercando di ripartire, mentre il Brasile conclude spesso, ma sempre addosso ad un Livakovic perfetto. Dopo la gara da protagonista contro il Giappone, l'estremo difensore di Dalic si supera dicendo no a tutte le conclusioni del team Tite.
Ai supplementari è la Croazia ad avere inizialmente la migliore occasione, con Brozovic che sbaglia però un rigore in movimento nella prima parte dei tempi extra. In cui è invece il Brasile a trovare il goal: Neymar toglie i sembra togliere i verdeoro dai guai, battendo Livakovic. A sorpresa, però, il team europeo rimane in gara e pareggia con Petkovic, capace di portare la gara, ancora una volta, ai rigori. In cui la Croazia non sbaglia niente, a differenza del Brasile: due errori e addio al sogno.
