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Cristiano Ronaldo Al NassrGetty Images

Cristiano Ronaldo in Brasile nel prossimo futuro? "Proveremo a parlarci, sarebbe fantastico"

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Il presente si chiama Al-Nassr e, con ogni probabilità, anche il futuro: manca solo l'ufficialità per il rinnovo di Cristiano Ronaldo col club allenato da Stefano Pioli, anche se in Brasile c'è chi sogna un colpaccio degno di nota.

Stiamo parlando della Portuguesa, da poco retrocessa nella seconda divisione del campionato Paulista e, a partire da aprile, alle prese con l'avventura nella Serie D nazionale.

Come si evince dal nome, questa società venne fondata nel 2020 da alcuni emigrati portoghesi e l'obiettivo piuttosto tangibile della proprietà è quello di rafforzare ulteriormente le radici lusitane attraverso l'acquisto del calciatore portoghese più forte di tutti i tempi.

Ospite di 'CNN Esportes S/A', il presidente Alex Bourgeois ha annunciato l'intenzione di regalare ai tifosi un grande nome, senza escludere un tentativo proprio per Cristiano Ronaldo.

  • TENTATIVO PER NANI

    "Il tentativo fatto per Nani? Rafforzare e salvare l'orgoglio della comunità portoghese qui in Brasile, sì, era esattamente questo l'obiettivo da raggiungere con quel tipo di trasferimento. Siamo indietro e cercheremo per il 2026, per il Paulistão del 2026, di acquistare un grande calciatore portoghese".

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  • IL SOGNO CRISTIANO RONALDO

    "È il più grande portoghese di tutti i tempi, è la più grande personalità del mondo attuale. Sarebbe fantastico, ma posso solo immaginare quante persone propongano a Cristiano Ronaldo qualcosa che abbia a che fare col Portogallo, giusto? Ma è ovvio che è un grande portoghese e, ovviamente, a un certo punto dovremo provare a parlarci".

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  • PORTUGUESA PONTE DI COLLEGAMENTO TRA IL BRASILE E IL PORTOGALLO

    "Ciò di cui abbiamo bisogno, e che rientra nel nostro piano strategico, è creare un ponte tra Brasile e Portogallo attraverso la Portuguesa. Abbiamo già iniziato a muoverci in quella direzione. Siamo convinti che questo avvicinerà a noi molta gente di questa comunità formata da 25 milioni di persone. Oltre al calcio portoghese, ci sono molte cose per cui i brasiliani vanno in Portogallo, che sia il vino, il cibo, persino la religione, le spiagge, ecc. Quindi ciò che vogliamo è creare tutto questo spirito qui in Brasile grazie a un vero e proprio ponte di collegamento identitario".

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