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FC Internazionale v AS Roma - Serie AGetty Images Sport

Il Cristian Chivu allenatore prima di approdare a Parma: lo Scudetto con l'Inter Primavera e il nerazzurro nel sangue

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A maggio, in carriera, Cristian Chivu ha alzato al cielo i trofei più importanti della sua carriera: quasi sempre con l'Inter, tra l'altro. La "sua" Inter: la squadra che lo ha portato sul tetto d'Europa e del Mondo e che lo ha visto salutare il calcio, da giocatore, tra marzo e aprile del 2014.

Sono passati tanti, tantissimi anni, invece, da quel maggio del 2010: dalla sua immagine, colta nell'urlo liberatorio al triplice fischio, al Camp Nou dopo aver superato la semifinale con il Barcellona, come da quella aggrappato, metaforicamente e concretamente, a José Mourinho. Un maestro, in tutti i sensi.

Perché appesi gli scarpini al chiodo, Chivu ha intrapreso lo stesso percorso del portoghese: arrivando a quel maggio, nel 2022, che gli ha cucito addosso lo Scudetto del campionato Primavera. Sempre in nerazzurro.

  • DALL'UNDER 14 ALLA PRIMAVERA

    Prima che Chivu torni all'Inter, ma con un altro ruolo (pur sempre di campo), dovranno passare quattro anni: nel luglio del 2018 viene nominato nuovo allenatore dell'Under 14 nerazzurra. L'ex difensore rumeno ha da poco ottenuto la licenza UEFA, consapevole del percorso intrapreso.

    Un cammino che nel 2019 lo vede alla guida dell'Under 17 e nel 2020 dell'Under 18, in una stagione che vedrà protagonista la sua formazione (composta, tra gli altri, da Franco Carboni, oggi al Venezia, e da Fabbian, oggi protagonista con il Bologna) arrivare in semifinale contro il Genoa.

    Con l'addio di Armando Madonna, Chivu viene promosso a tecnico della Primavera nell'estate del 2021: un banco di prova importante, soprattutto considerando la Youth League.

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  • LO SCUDETTO PRIMAVERA DI CHIVU

    Una delle "fortune" di Chivu è stata quella di poter crescere costantemente e parallelamente con la sua squadra e i suoi giocatori: della formazione titolare che il rumeno schiera in finale, contro la Roma, alla fine del maggio del 2022, cinque sono nomi su cui aveva già puntato nella semifinale contro il Genoa, in Under 18 (Carboni, Fabbian e gli insostituibili Peschetola, Jurgens e Abiuso). Ma a questa partita ci arriviamo.

    La prima stagione di Chivu sulla panchina della Primavera dell'Inter si conclude con il secondo posto alle spalle della Roma e tante certezze: tra i nomi più importanti di quella squadra c'è anche Cesare Casadei, autore di 15 reti tra regular season e fase finale.

    In Youth League l'Inter si ferma agli spareggi, dopo aver superato la fase a gironi contro Real Madrid, Shakhtar Donetsk e Sheriff. Ma eccoci: il 31 maggio del 2022 i nerazzurri affrontano la Roma in finale. Vantaggio giallorosso con Vicario, pareggio nerazzurro con Casadei. Ai supplementari sarà decisivo il goal di uno degli elementi che ha accompagnato Chivu tra le selezioni giovanili: Nikola Iliev, che consegna lo Scudetto all'allenatore rumeno.

    Più complesso, invece, il percorso nella stagione 2022/23, con la Supercoppa italiana di categoria persa contro la Fiorentina di Alberto Aquilani e le pesanti sconfitte in Youth League contro Barcellona e Bayern Monaco. Fino all'addio, datato estate 2024, dopo l'eliminazione in semifinale per mano del Sassuolo e nonostante il primo posto ottenuto nella regular season.

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  • COME GIOCA CHIVU: IL MODULO

    Chivu, nel corso della sua carriera da allenatore delle giovanili dell'Inter, ha alternato il 4-3-3 al 4-3-1-2, soprattutto, virando anche verso un 4-2-3-1 che ricorda quello di José Mourinho (in particolare, nell'Under 18 e in Primavera, nell'impiego di Franco Carboni, giocatore che nasce attaccante e che è stato spostato sulla fascia, anche arretrato, per le sue qualità di corsa).

    Fondamentale, però, nell'ultimo periodo è stata la svolta dal punto di vista tattico: dalla stagione 2022/23 Chivu ha schierato spesso un 3-5-2 che, però, non ha dato troppi frutti, passando a un solido 4-3-3 che ha esaltato le qualità, tra gli altri, di Fontanarosa in difesa e Iliev, messo in campo come ala sinistra.

    Da qui, dunque, Chivu dovrebbe ripartire a Parma: dando continuità alla difesa a quattro di Fabio Pecchia e senza rivoluzionare il sistema tattico ducale. Ma mettendoci del suo per cambiare una situazione che, nelle ultime settimane, è precipitata.