Da Koopmeiners a Lookman: cosa succede all'Atalanta

"Koopmeiners vuole la Juventus". No, non è una supposizione di mercato, bensì la conferma - nel corso di un'intervista esclusiva a L'Eco di Bergamo - da parte del tecnico dell'Atalanta Gasperini.

L'olandese - obiettivo numero uno di mercato di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta - ha infatti deciso di forzare la mano per accelerare i tempi nell'ottica di un suo potenziale trasferimento a Torino.

L'ex AZ si è ormai chiamato fuori da diverse settimane e a Zingonia vive da separato in casa: il calciatore non prende più parte agli allenamenti e non è stato convocato né per la Supercoppa col Real né per la prima con il Lecce.

Sulla scrivania dei dirigenti nerazzurri è già arrivata una proposta della Juve da 59 milioni di euro bonus compresi - a fronte di una richiesta di 60 - e ora si attende di capire quale sarà l'epilogo di quello che è diventato un vero e proprio tormentone.

Come se non bastasse, alla vigilia della gara contro il Lecce è ufficialmente scoppiato anche il caso relativo ad Ademola Lookman. L'attaccante nigeriano, autore della tripletta da sogno che ha regalato l'Europa League alla Dea lo scorso 22 maggio a Dublino contro il Bayer Leverkusen, ha chiesto espressamente di non essere convocato per la gara con i salentini.

E il motivo è strettamente legato al mercato. Nessuna offerta all'orizzonte, sia chiaro, ma i primi sondaggi da parte del PSG non hanno lasciato indifferente il classe 1998 che ora vorrebbe cogliere questa grande opportunità.

Morale della favola, altro fronte da monitorare a dodici giorni dalla fine del mercato, con l'Atalanta che rischia di perdere un altro pezzo pregiato.

Chi invece è già ai saluti è El Bilal Touré, pagato 30 milioni di euro soltanto un anno fa, e già al passo d'addio. Come riferito da Sky, il giocatore maliano andrà allo Stoccarda in prestito con obbligo di riscatto.

La Dea, in tal senso, si è già cautelata per quanto concerne il reparto avanzato con gli arrivi di Zaniolo e Samardzic, ma è evidente che a Bergamo tiri aria di rivoluzione.