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Juventus mixGetty Images

Cosa ha detto Juventus-Brest: Cabal e Douglas Luiz già convincono, Thuram in ritardo, rosa da completare

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Dopo la brutta sconfitta subita all'esordio contro il Norimberga, per la Juventus è arrivato un pareggio contro il Brest.

Un risultato da non disprezzare, considerato che la squadra francese giocherà la Champions League e ha cambiato pochissimo rispetto alla scorsa stagione. A differenza dei bianconeri.

Ma cosa ha detto davvero Juventus-Brest? A che punto è la squadra di Thiago Motta a due settimane dall'inizio della Serie A?

  • CONDIZIONE E GIOCO IN CRESCITA

    Rispetto alla prima uscita, i bianconeri sono apparsi sicuramente in crescita sotto tutti i punti di vista.

    A livello fisico le gambe erano meno imballate dai carichi di lavoro e questo ha senza dubbio facilitato anche a livello tecnico.

    Sotto il profilo del gioco si è iniziato a vedere qualcosa di nuovo: cambi di campo continui, soprattutto da sinistra a destra, pressing alto, movimenti senza palla.

    La Juventus di Thiago Motta, insomma, comincia lentamente a prendere forma.

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  • CABAL E DOUGLAS LUIZ PROMOSSI

    Soffermandoci sui singoli, da segnalare la prestazione offerta da due dei nuovi acquisti.

    In difesa ha per certi versi sorpreso Juan Cabal, colombiano di 23 anni che Giuntoli ha strappato all'Inter.

    Thiago Motta, in attesa di Todibo, lo ha schierato titolare come centrale mancino accanto a Gatti e l'ex Verona ha disputato una partita gagliarda.

    Il colombiano ha messo in luce forza fisica ma anche un'ottima tecnica, sfoderando lanci millimetrici a pescare Weah sull'altra fascia. La sensazione è che Cabal durante la stagione troverà parecchio spazio, da centrale o da terzino sinistro si vedrà.

    C'era poi grande curiosità per la prima in bianconero di Douglas Luiz. Curiosità ampiamente ripagata dal brasiliano, che nella mezz'ora finale giocata ha mostrato perchè la Juventus lo ha così fortemente voluto.

    Il tutto condito dall'assist direttamente da corner per il momentaneo 2-1 firmato dal connazionale Danilo. Se il buongiorno si vede dal mattino...

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  • THURAM ANCORA IN RODAGGIO

    Detto delle note liete, tra i nuovi c'è anche chi ancora fatica a integrarsi.

    Questo, ad esempio, è il caso di Khephren Thuram. Il francese in questo senso non è sicuramente aiutato dal fisico possente, che richiede maggiore tempo per smaltire i carichi di lavoro.

    L'ex centrocampista del Monaco però è sembrato spesso in ritardo e soprattutto troppo impreciso quando si tratta di impostare il gioco. Difetti già mostrati col Norimberga al debutto.

    Thiago Motta, in ogni caso, ha tutta l'intenzione di aspettarlo e ripone grande fiducia in Thuram.

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  • DIFESA DA REGISTRARE

    Certo, due titolari come Danilo e Bremer si sono visti solo nell'ultima mezz'ora contro il Brest, ma i cinque goal subiti in due amichevoli un piccolo campanello d'allarme devono farlo scattare.

    Thiago Motta, come risaputo, vuole una squadra offensiva capace di comandare le partita.

    Allo stesso tempo le vittorie si costruiscono su fondamenta difensive solide che, al momento, la sua Juventus ancora non ha.

    Ci sarà ovviamente tempo e modo di registrare tutto ed oliare i meccanismi, in attesa anche di qualche innesto dal mercato. E qui passiamo al prossimo capitolo...

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  • ROSA INCOMPLETA: SERVONO ACQUISTI

    Infine, inutile nasconderlo, a due settimane dall'inizio ufficiale della stagione la rosa della Juventus appare ancora evidentemente incompleta in tutti i reparti.

    In difesa, oltre al centrale mancino titolare (che dovrebbe essere Todibo), manca almeno un terzino che possa rappresentare una valida alternativa a Danilo e Cambiaso.

    In mezzo al campo, come risaputo, si aspetta da settimane l'arrivo di Koopmeiners anche perché senza Miretti (attualmente infortunato) il ruolo di mezza punta è scoperto. E l'esperimento Fagioli, in tal senso, non ha convinto.

    Il reparto più incompleto però è sicuramente l'attacco, che dopo la cessione di Soulé ed il definitivo taglio di Chiesa, necessita di almeno uno se non due esterni offensivi.

    Dato che nel ruolo, al momento, Thiago Motta dispone del solo Weah. Poco, troppo poco per puntare in alto.

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