Cosa è cambiato nell'Italia dopo Euro 2024: uomini, scelte e atteggiamento di Spalletti

La prima, sostanziale, novità annunciata da Spalletti nella sua prima conferenza stampa a Coverciano qualche giorno fa riguarda l'assetto tattico della Nazionale.

Dopo aver variato a lungo (troppo a lungo) modulo e schemi, il Ct ha scelto una strada ben precisa: "Giocheremo sempre con la difesa a tre".

Spalletti, evidentemente, pensa che questo possa aiutare i giocatori a rendere al meglio anche considerato come alcune big (Inter e Napoli su tutte) utilizzino proprio la linea a tre.

Il leader della nuova difesa azzurra, d'altronde, dovrebbe essere Buongiorno insieme a Bastoni e Calafiori anche se il primo contro la Francia partirà ancora dalla panchina.

Non solo tattica però, Spalletti ha infatti annunciato una decisa inversione di rotta anche a livello psicologico.

Il Ct pensa di aver 'stressato' troppo il gruppo durante Euro 2024 e ha intenzione di voler allentare la presa sui giocatori per lasciarli più liberi di esprimersi al meglio.

"Donnarumma dice che sono più sereno? Può darsi. Forse l'altra volta sono stato troppo rompiscatole, perché sereno e tranquillo lo sono da sempre. Sono stato umano nel capire quali potevano essere i miei risultati, forse sono stato disumano nei comportamenti per andare a perseguire quei risultati. I giocatori non hanno responsabilità ed è ciò che penso".

E poi, ovviamente, ci sono le scelte sui singoli. In tal senso del gruppo non fanno più parte parecchi protagonisti di Euro 2024.

Restano fuori ad esempio Darmian e Gianluca Mancini, ma pure Francesco Acerbi, per il quale le porte di Coverciano dovrebbero essersi chiuse definitivamente anche per ragioni anagrafiche.

Lo stesso dovrebbe valere per Jorginho, ovvero uno degli intoccabili di Spalletti ad Euro 2024. E nell'elenco, al momento, non figura neppure Cristante.

Infine eccoci all'attacco dove, oltre a quella dell'infortunato Scamacca, spicca l'assenza di Federico Chiesa.

La sua però non è un bocciatura definitiva, come spiegato da Spalletti: "A Chiesa ho esposto qual era il mio pensiero e mi ha detto che con la nuova società doveva adeguarsi ai nuovi metodi di lavoro. Eravamo tutti convinti che sarebbe stato meglio che sviluppasse questi nuovi metodi di lavoro. Comunque farà parte del gruppo".

Nell'elenco di 23 convocati diramato da Spalletti per Francia-Italia e Italia-Israele ci sono solo due volti nuovi, ovvero quelli del difensore Okoli e di Brescianini, neo-acquisto dell'Atalanta.

Ma ci sono anche alcuni ritorni importanti, uno tra tutti quello di Sandro Tonali, che dopo aver scontato la squalifica dovrebbe partire subito titolare nel centrocampo azzurro contro la Francia.

L'altro ritorno significativo è sicuramente quello di Moise Kean, protagonista di un buon avvio di stagione con la Fiorentina.

L'attaccante viola parte dietro Retegui ma con l'infortunio di Scamacca ha buone chances di giocarsi le sue carte.

Infine rientra nel giro anche Udogie, esterno del Tottenham che può rappresentare più di un'alternativa a Dimarco sulla fascia sinistra.

L'Italia riparte da qui: basterà per tornare a vincere?