Conte verso il sì al Napoli: ballano mercato, unione d'intenti con De Laurentiis e amore della piazza

Conte, come da input lanciati più e più volte nel corso della stagione, vuole alzare l'asticella. Non gli basta quanto fatto la scorsa estate (e non a gennaio), ecco perché ciò va implementato e arricchito con altri colpi di spessore utili a cancellare definitivamente gli errori commessi nel 2023/2024.

Uno dei dubbi che non forniscono certezze sulla permanenza del tecnico sotto al Vesuvio è servito, con De Laurentiis al lavoro per fugarli all'insegna di promesse e di un piano ambizioso tra stretta attualità e futuro.

Il presidente - tra De Bruyne, passi per il nuovo centro sportivo e una proposta di adeguamento al contratto in scadenza nel 2027 messa sul tavolo - lascia intendere quali siano le intenzioni: consolidare e stabilizzare al top squadra e società, affidandosi a colui che ha saputo farla risorgere dalle ceneri del decimo posto.

"Siamo entrambi vincenti, ma in modo diverso".

Il pensiero espresso da Conte subito dopo Napoli-Cagliari, che ha laureato i partenopei Campioni d'Italia per la quarta volta nella loro storia, riecheggiano nel ventre di Castel Volturno: dietro si cela la visione dell'artefice del campionato messo in bacheca, tradotta in una maniera differente nel voler puntare al massimo rispetto alla gestione De Laurentiis.

I fatti fin qui parlano e danno ampiamente ragione al patron, che adesso però - per tenersi stretto l'uomo del rilancio - dovrà assicurare un progetto ancor più proteso verso l'alto all'insegna di crescita e continuità.

Step da scalare, pause da abolire: questo è ciò che in un certo senso Conte chiede al club. Ed il club, conscio della caratura di chi siede in panchina, appare pronto ad assecondarlo.

Rebus da risolvere entro inizio weekend dicevamo, un pentolone azzurro che ribolle e che attende di essere tolto dal fuoco: ad alimentare le perplessità di Conte nell'eventualmente rinunciare a proseguire, ci si mette l'ondata d'affetto trasmessa da città e tifosi.

"Non mi era mai successo di ricevere ancor prima di dare", aveva detto durante la presentazione dello scorso luglio al Palazzo Reale. Una vibe confermata nel tempo e certificata dalla vittoria dello Scudetto, dove i decibel della chimica scoppiata tra ambiente e allenatore ha toccato picchi esagerati.

Impossibile rimanere indifferenti a cotanto amore, difficile farne a meno una volta incamerato: e allora, nella decisione da prendere, il feeling tra Antonio e Partenope assume un peso specifico rilevantissimo.

Mentre l'orologio che scandisce ore, minuti e secondi che separano l'ambiente dalla risoluzione dell'enigma, occorre appostarsi sull'uscio delle stanze in cui si sta parlando, negoziando e capendo che indirizzo dare alla liaison, nell'attesa che i diretti interessati escano definitivamente allo scoperto. Una sorta di 'fumata azzurra', per intenderci. E non ce ne vogliano i devoti.