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Conte Chivu Parma NapoliGetty

Conte, Chivu e quell'unico precedente in panchina prima di Napoli-Inter: un'espulsione a testa e parole grosse

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I fari del sabato di Serie A saranno tutti puntati sul 'Maradona', teatro di un Napoli-Inter che promette scintille: quindici punti per entrambe le squadre, ma umori decisamente contrapposti alla luce degli ultimi risultati ottenuti.

Si tratterà del secondo confronto in panchina tra Antonio Conte e Cristian Chivu, avversari per la prima volta lo scorso 18 maggio, quando il rumeno era ancora l'allenatore del Parma.

Allora finì addirittura in rissa, tanto che l'arbitro Doveri si vide costretto a mettere mano al taschino per allontanare entrambi dalla rispettiva area tecnica.

  • IL PRECEDENTE DI MAGGIO

    Parma e Napoli scesero in campo per la penultima giornata di Serie A: al 'Tardini' finì 0-0 e, alla luce del contemporaneo 2-2 dell'Inter a San Siro contro la Lazio, i campani si fregiarono virtualmente del quarto Scudetto (poi effettivamente conquistato cinque giorni più tardi grazie al successo sul Cagliari).

    Un punto che risultò molto utile anche ai ducali nell'ottica della salvezza, festeggiata in occasione dell'ultimo turno con la vittoria in rimonta a Bergamo sull'Atalanta di Gasperini.

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  • PARAPIGLIA A BORDOCAMPO

    Gli ultimi minuti di Parma-Napoli furono segnati dalle scintille tra le due panchine: protagonista soprattutto Conte, scagliatosi a muso duro contro Chivu e il suo staff nella tensione generale.

    Nel mirino del salentino probabilmente c'era Antonio Gagliardi, vice di Chivu e suo ex match analyst ai tempi della Nazionale: dinamica letta male da Doveri che estrasse due cartellini rossi, uno per Conte e l'altro per il rumeno.

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  • "PEZZO DI M..."

    Da parte di Conte volarono parole grosse, dettate dalla crucialità del momento: il destinatario forse fu proprio Gagliardi, apostrofato in maniera tutt'altro che simpatica.

    "Non vedi l’ora, pezzo di m… poi ti vengo a prendere".

    E Chivu? L'ex difensore provò a separare i due contedenti, un intervento interpretato da Doveri come un contributo diretto alla rissa e punito con l'espulsione.

  • "SONO IL CLASSICO IMBECILLE"

    A spiegare la dinamica fu proprio Chivu nel post-partita, precisando il suo intento pacificatorio e non bellicoso.

    "Sono il classico imbecille che si mette in mezzo ad una rissa e piglia schiaffi. Non ho fatto niente, sono andato lì per separare".

    Un epilogo beffardo, figlio della tensione che si respirava al 'Tardini': la stessa che taglierà a fette l'aria al 'Maradona', dove Conte e Chivu proveranno a condurre Napoli e Inter verso la gloria.

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