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3x3 GOAL

Ha senso continuare con Conceicao fino alla fine? L'Inter è cotta? Il goal di Billing vale 'mezzo Scudetto'? Il 3X3 di GOAL

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  • Ha senso continuare con Conceicao fino alla fine?
  • L’Inter è arrivata cotta al momento cruciale della stagione?
  • Il pareggio di Billing “vale” mezzo-Scudetto?

Tre domande a tre giornalisti di GOAL sulla 27esima giornata di Serie A: il punto di vista di Antonio Torrisi, Claudio D'Amato e Marco Trombetta.


  • Sergio Conceicao Milan LazioGetty Images

    Ha senso continuare con Conceicao fino alla fine?

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  • Antonio Torrisi: “Quale sarebbe l’alternativa? Ibrahimovic?”

    La risposta, ovviamente, è volutamente provocatoria, ma con un senso fin troppo leggibile. Se è vero che questa squadra, come ha detto Zlatan Ibrahimovic, “è il doppio più forte” rispetto a quella che ha vinto lo Scudetto nel 2022, io mi farei più di una domanda sul perché quella, che obiettivamente era parecchio inferiore rispetto a questa e all’Inter, sia riuscita a conquistare il Tricolore e questa fatichi a venir fuori da un periodo di crisi nera.

    La risposta non sta in panchina, nonostante Sergio Conceicao (adesso si può dire) non sia riuscito a invertire una rotta già drammaticamente segnata (certo è che alcuni episodi, come sigaro e “cazzima” ai microfoni, si potevano evitare).

    Qualcuno direbbe “Uomini forti, destini forti”: e, quindi, fuori dal campo, “uomini deboli”… fate voi. E non c’è allenatore, né giocatore, che possa farci nulla.

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  • Claudio D'Amato: "Chiudere con Conceicao è la scelta più giusta"

    Un traghettatore difficilmente potrebbe far uscire questo Milan dal tunnel della crisi, ecco perché chiudere la stagione con Conceicao rappresenterebbe la scelta più giusta. Anche in virtù del fatto che parliamo di un profilo vincente. Insomma, non proprio l'ultimo arrivato.

    I problemi sono altri e non individuabili nell'allenatore: un 'sergente' di carattere, in questo rush finale, seppur ci sia parecchio da rimettere a posto può solo far bene. A maggior ragione dopo le rassicurazioni fornite dal portoghese in merito alla coesione tra tecnico e squadra. Poi, a bocce ferme, ognuno sarà libero di decidere se andare per la sua strada o restare insieme e pianificare l'ennesimo tentativo di rilancio.

  • Marco Trombetta: "La rigiro: ha senso continuare a cambiare allenatore adesso?"

    Va bene, cambiare Fonseca era necessario per mille motivi. In realtà era già esonerato nel momento stesso in cui ha messo piede a Milanello. Ma questa è un'altra storia. Affidarsi a Conceicao sembrava essere la scelta più giusta, specialmente dopo la Supercoppa, ma l'illusione è durata davvero poco.

    E se il problema del Milan non fosse l'allenatore? Ma una progettualità stagionale sbagliata e la mancanza di una figura forte all'interno della dirigenza che sappia dare una direzione chiara e precisa a tutto l'ambiente e alla squadra (vedi Maldini)? Cambiare Conceicao adesso che senso avrebbe? Per prendere chi, poi? Non cambierebbe le sorti di una stagione ormai praticamente compromessa e creerebbe ancora più confusione di quella che già c'è. Inutile fare confronti con Fonseca, bisogna ritrovarsi, come club e come identità. E questo esula da chi si siede in panchina. Perlomeno adesso. Poi, per la prossima stagione, il discorso sarà diverso.

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  • Inzaghi Napoli InterGetty Images

    L'inter è arrivata cotta al momento clou della stagione?

  • Antonio Torrisi: “Cotta è cotta, ma Inzaghi chi ha a disposizione per cambiare le cose?”

    Che l’Inter non ne abbia più è non solo lapalissiano, ma una consapevolezza interiorizzata da tempo, da tutti. E ci può stare, ma allora bisogna allargare l’analisi.
    Dove e come può intervenire Simone Inzaghi, in tutto questo? Andiamo con ordine: che l’Inter abbia la tendenza di abbassarsi troppo nella seconda parte delle partite di quest’ultimo periodo è innegabile. Ma da cosa dipende? In toto da Inzaghi?

    Il tecnico nerazzurro ha senz’altro delle attenuanti importanti, in primis quelle relative a infortuni e giocatori a disposizione. Soprattutto la seconda: iniziare una stagione di nuovo con Correa e Arnautovic (su Taremi sorvoliamo solo perché neanche il più netto tra i pessimisti poteva aspettarsi un rendimento del genere) è stato come accettare, a priori, di avere limiti già noti e consolidati nel corso delle ultime stagioni. Poi sì, c’è questa tendenza ad abbassarsi che non aiuta, ma chi dovrebbe aiutare a tenere su il baricentro? Quale tra i cambi a disposizione di Inzaghi? Cotta è cotta, comunque, l’Inter: ma attenzione, che chi riesce a venir fuori bene e senza crollare (e l’Inter non sta crollando) da periodi del genere, di solito, alla fine sorride.

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  • Claudio D'Amato: "Dare l'Inter per sfavorita è fuori luogo"

    La flessione dell'Inter è sotto gli occhi di tutti, ma profondità della rosa, qualità dei singoli e un DNA forgiato per fronteggiare scenari di questo genere rappresentano 'tamponi' chiave per evitare che il calo si trasformi in emorragia.

    D'altronde Lautaro e soci sono ancora primi, agli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia, ragion per cui immaginare sfavorita una squadra capace di compiere un percorso del genere risulta fuori luogo. Certo, gli infortuni e una condizione meno brillante stanno rallentando il processo stagionale, ma come detto le risorse a disposizione di Inzaghi (non solo tecniche) sono enormi: i nerazzurri se la giocheranno fino alla fine.

  • Marco Trombetta: "La classifica ci dice che è prima a +1 sul Napoli"

    Siamo d'accordo sul fatto che la migliore versione dell'Inter è parecchio lontana da quella vista a Napoli e in generale nelle ultime settimane. Siamo d'accordo sul fatto che alcuni degli uomini chiave della squadra di Inzaghi, su tutti Calhanoglu e Thuram, si stiano prendendo un periodo di riposo.

    Magari sì, l'Inter in questo momento può sembrare 'cotta' e incapace di vestire il suo abito migliore, ma i fatti dicono che è prima in classifica a +1 sul Napoli. E che fino al minuto 87 stava vincendo (con merito o no, su questo si può discutere) lo scontro diretto al Maradona. Non penso affatto che l'Inter sia arrivata alla frutta. Penso solo che al momento non sia la vera Inter. E che comunque è lì, davanti a tutti. Questo vale più di qualunque altra valutazione.

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  • Billing Napoli InterGetty Images

    Il pareggio di Billing vale 'mezzo Scudetto'?

  • Antonio Torrisi: “Vale il quarto pareggio nelle ultime cinque partite”

    Magari avessimo la “sfera” per prevedere cosa accadrà in futuro: al momento possiamo solo limitarci ad analizzare il presente. Il Napoli ha giocato meglio contro l’Inter? Sì. Meritava la vittoria? Probabilmente sì. Cosa ha portato il goal di Billing? Il quarto pareggio nelle ultime cinque partite. Fine.

    L’altra il Napoli l’ha pure persa, tra l’altro, contro il Como: non vince dal 25 gennaio e stava pure per uscire sconfitta dal Maradona contro un’Inter cotta. Entusiasmo eccessivo? Si può esultare, quindi, per un pareggio realizzato quasi al 90’, contrariamente a quanto detto da Conte qualche settimane fa?

    Ecco, qui riprendiamo la domanda: se “varrà” mezzo-Scudetto sì. Per ora vale un pari. L’ennesimo.

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  • Claudio D'Amato: "Il goal di Billing pesa, ma occhio alle ricadute"

    Sulla carta l'Inter resta la squadra favorita e la più forte del campionato, ma è innegabile che a livello psicologico la zampata di Billing sulla corsa Scudetto possa pesare. Il Napoli, seppur a -1, rispetto ai nerazzurri ha dalla sua il conclamato vantaggio di non giocare le Coppe e un calendario più abbordabile: questo lo sa anche Conte, che sabato sera si è sbottonato per la prima volta in chiave tricolore cavalcando l'onda emotiva prodotta dall'1-1 del danese.

    Se il suo goal possa valere mezzo Scudetto, dovrà dirlo la tenuta mentale di una squadra uscita dall'impasse di febbraio ma - quando sotto pressione - soggetta a pericolose ricadute: ad oggi, giochi apertissimi ed equilibri sottilissimi.

  • Marco Trombetta: "Nessuno si è accorto che il Napoli non vince da più di un mese?"

    Napoli-Inter ci ha detto che, nonostante le assenze pesanti e le difficoltà, la squadra di Conte ha strappato un pareggio fondamentale mettendo anche sotto i nerazzurri sul piano del gioco nel secondo tempo. Tutto vero, per carità, ma non stiamo dando forse eccessiva importanza e significato a questo pareggio?

    Nessuno si è accorto che il Napoli non vince una partita dal 25 gennaio? Più di un mese. Nessuno considera che il Napoli è comunque dietro l'Inter in classifica? Si può parlare di calendario più agevole per una squadra che nelle ultime cinque partite non ha mai vinto, pareggiando in casa contro l'Udinese e perdendo a Como? Cerchiamo di essere più obiettivi. Senza dubbio il Napoli starà attaccato 'proprio lì', come dice Conte, sino alla fine. Ma 'mezzo Scudetto', anche no dai...

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