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Sergio Conceicao MilanGetty Images

Il sogno di Sergio Conceiçao: "Vincere la Champions col Milan", ma il futuro resta in bilico

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Le ultime due vittorie consecutive contro Lecce e Como hanno permesso al Milan di regalarsi qualche chance di finire il campionato in quella quarta posizione diventata, complice una serie di sconfitte, quasi una chimera.

Ora la zona Champions League dista sei lunghezze, distacco da annullare nel corso delle restanti nove giornate: lo sa bene Sergio Conceiçao che, intervenuto al Coimbra Football Congress 2025 davanti a 300 spettatori, si è espresso chiaramente proprio in merito alla competizione continentale regina.


Il tecnico portoghese non ha nascosto l'ambizione di voler vincere il trofeo, il che spiega la scelta di accettare la corte del Milan a dicembre: il tutto nonostante gli evidenti dubbi che aleggiano sul proprio futuro, più che mai in bilico.

Di seguito le dichiarazioni di Conceiçao riportate da 'Record'.

  • IL SOGNO CHAMPIONS

    “Volevo andare in uno dei campionati migliori al mondo. Sogno e punto a vincere la Champions League ed è per questo che ho scelto il mio attuale club. Sapevo le difficoltà che avrei incontrato, in un contesto in cui non ho scelto io la rosa, dove non ho tempo per allenarmi e dove ho l'obbligo di vincere. Tuttavia è un club storico, che può darmi la possibilità di avvicinarmi a uno degli obiettivi che ho per la mia carriera, dopo aver vinto così tanto in Portogallo”.

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  • LA COSTRUZIONE DAL BASSO

    "Oggigiorno, a tutti piace costruire partendo dal basso. Anche a me piace giocare così, ma per quello servono giocatori che te lo consentano. Al Porto avevo un portiere fantastico che lo rendeva possibile, anche al Milan ne ho uno".

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  • CALENDARIO AFFOLLATO E PRESSIONE

    "In 30 giorni abbiamo giocato 9 partite: non abbiamo avuto tempo per allenarci, il che è estremamente complicato e significa che non ho avuto grandi possibilità di dare una mia impronta forte alla squadra. Dopo aver vinto la Supercoppa contro l’Inter, abbiamo pareggiato col Cagliari con un errore individuale, che può capitare. Da allora, ogni giorno vengono accostati nuovi allenatori al club".

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  • IL CONSIGLIO AI GIOVANI

    "Un allenatore che sa solo di calcio allora non sa niente. In un periodo della mia vita, ho dovuto aiutare economicamente la mia famiglia. Andavo ad aiutare un cugino a vendere alla fiera. Ero un introverso, ma quel periodo mi ha reso l'uomo che sono oggi. Bisogna vivere la vita con passione e aggrapparsi a ogni episodio".

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  • IL FUTURO RESTA IN BILICO

    Nonostante i propositi di vittoria della Champions League, peraltro da conquistare sul campo al termine di questa stagione, il futuro di Conceiçao al Milan resta in forte bilico.

    Non a caso, nelle ultime settimane, al club rossonero è stato accostato con insistenza Massimiliano Allegri, senza panchina da quasi un anno dopo la fine della seconda esperienza alla Juventus: il livornese sarebbe considerato il profilo ideale da cui ripartire, a cui affidare le redini di un progetto pericolosamente arenatosi tra le sabbie mobili attuali.

    Dal canto suo, Conceiçao nutre ancora qualche speranza di permanenza: un esito che potrebbe verificarsi in caso di conquista della Coppa Italia e, soprattutto, di quel quarto posto che gli permetterebbe di continuare a inseguire il sogno di una carriera.

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