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Thomas Tuchel England GFXGetty/GOAL

Come Tuchel ha cambiato l'Inghilterra: la scelta di escludere Bellingham e Foden si è rivelata azzeccata

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Thomas Tuchel ha fatto il minimo indispensabile da quando è stato nominato ct dell'Inghilterra un anno fa: qualificarsi per i Mondiali. Ci è riuscito senza troppe difficoltà, dato che i Tre Leoni hanno vinto tutte e sei le partite disputate, conquistando il primo posto nel girone di qualificazione con due partite di anticipo. Non è stato sempre facile, ma questo conterà poco una volta che il torneo avrà inizio.

L'Inghilterra di Tuchel ha iniziato a prendere forma nel corso delle ultime tre partite, sconfiggendo la Serbia per 5-0, battendo il Galles con tre goal segnati nei primi minuti e poi distruggendo la Lettonia: in questo modo si è assicurata un posto nella fase a gironi.

Il regno di Tuchel sarà giudicato in base ai risultati dell'Inghilterra ai Mondiali, ovviamente. Ed è difficile prevedere come andrà fino a quando la sua squadra non incontrerà avversari di alto livello. Intanto, però, questa sembra davvero essere una squadra in grado di lontano negli Stati Uniti, in Messico e in Canada.

Il tedesco, inoltre, sta affrontando il lavoro con l'Inghilterra con una prospettiva molto diversa rispetto ai suoi predecessori: ha compiuto mosse non sempre apprezzate dal pubblico o dai media, ma che potrebbero fare davvero la differenza nelle sue possibilità di riuscire dove quelli che lo hanno preceduto hanno fallito. Ovvero portare i Tre Leoni al tanto atteso primo trofeo dal 1966.

  • England v Wales - International FriendlyGetty Images Sport

    "LE SQUADRE VINCONO I TROFEI"

    Le prime convocazioni annunciate da Tuchel a marzo hanno suscitato molte perplessità. L'ex allenatore del Chelsea ha richiamato Jordan Henderson, ha dato una seconda possibilità a Marcus Rashford quattro mesi dopo essere stato messo da parte dal Manchester United e ha convocato per la prima volta Dan Burn all'età di 32 anni, oltre a far debuttare il diciottenne Myles Lewis-Skelly. Ma col senno di poi, quella sembra ora la meno controversa delle sue quattro convocazioni.

    Jude Bellingham ha rappresentato l'assenza più clamorosa nelle partite di ottobre contro Galles e Lettonia, così come Phil Foden e Jack Grealish sono stati esclusi nonostante l'ottima forma dimostrata nei loro club. Tutti e tre hanno giocato nell'ultimo Mondiale e due di loro hanno disputato la finale di Euro 2024. Per Tuchel, però, la cosa più importante era premiare i giocatori che un mese prima avevano reso possibile il ritiro più produttivo della sua carriera, quando la sua squadra aveva distrutto la Serbia offrendo la migliore prestazione della sua gestione.

    Mentre molti erano sbalorditi dall'esclusione di Foden, Bellingham e Grealish, così come dal continuo ignorare Adam Wharton del Crystal Palace, era impossibile contestare il ragionamento di Tuchel quando questi ha dichiarato: "Stiamo cercando di costruire una squadra. Sono le squadre a vincere i trofei, nessun altro".

    Anthony Gordon ha elogiato l'etica di squadra che l'allenatore tedesco ha costruito: "In ogni prestazione tutti danno il massimo, e questo si vede in campo. C'è coesione. Si vede in campo che lottiamo e diamo tutto l'uno per l'altro, cosa che può essere difficile in una nazionale, perché proveniamo da ogni parte e non ci vediamo spesso. Il manager e lo staff si sono concentrati sulla creazione di questo spirito di squadra e ne è valsa la pena".

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  • Jude Bellingham England 2025Getty

    STOP ALLA COLLEZIONE DI FIGURINE

    A Tuchel è stato fatto notare come non includere i migliori giocatori inglesi fosse una scelta "radicale", ma lui ha risposto in modo perfetto: "Per ora restiamo fedeli alla nostra scelta. La cosa radicale è che non prendiamo i giocatori più talentuosi: prendiamo quelli che hanno la grinta e la coesione per essere la squadra migliore, perché dobbiamo arrivare come la squadra migliore. Arriveremo agli Mondiali come sfavoriti perché non li vinciamo da decenni e giocheremo contro squadre che li hanno vinti ripetutamente in quel periodo. Quindi dobbiamo arrivare come una squadra, altrimenti non avremo alcuna possibilità".

    Tuchel ha detto di aver preso spunto da una delle più grandi dinastie sportive della storia moderna, i New England Patriots, che hanno vinto sei Super Bowl in 19 anni dopo l'inizio del secolo.

    Ma c'era un altro parallelo molto più vicino a casa da cui imparare: il fallimento della cosiddetta "generazione d'oro" dei giocatori inglesi che includeva David Beckham, Wayne Rooney, Frank Lampard, Steven Gerrard, Rio Ferdinand e John Terry. E il momento non poteva essere migliore dal punto di vista di Tuchel, dato che Gerrard aveva appena confessato in un podcast con Ferdinand quanto fosse stata negativa per lui l'esperienza di giocare con l'Inghilterra.

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  • Steven Gerrard EnglandGetty

    IMPARARE DAGLI ERRORI DEL PASSATO

    Gerrard, capitano dell'Inghilterra ai Mondiali del 2010 e del 2014 e agli Europei del 2012, non è mai andato oltre i quarti di finale in un torneo importante e ha ammesso di aver "odiato" la propria esperienza con la nazionale. La leggenda del Liverpool ha rivelato di aver trascorso la maggior parte del tempo da solo nella sua stanza senza nulla da fare, sentendosi "giù di morale", e ha ammesso di non avere avuto quasi nessun legame con il resto della squadra.

    "Era come se non mi sentissi parte di una squadra. Non mi sentivo in sintonia con i miei compagni. Penso che fossimo tutti dei perdenti egocentrici. Penso che fosse dovuto alla cultura all'interno dell'Inghilterra. Stavamo tutti troppo nelle nostre stanze. Non eravamo amichevoli né in sintonia. Non eravamo una squadra. Non siamo mai diventati una squadra davvero forte".

    Per Tuchel le parole di Gerrard sono state un dono. Tanto che il tedesco è stato felice di approfondirle nella conferenza stampa prima della partita contro il Galles: "Quando sento le persone parlare dei loro titoli o delle loro occasioni mancate, sento sempre la stessa solfa: siamo stati una squadra o non siamo stati una squadra. È sempre la stessa solfa in nazionale. E penso che sia lo stesso anche nei club. Se si sta insieme 24 ore su 24 per nove giorni e poi il più a lungo possibile in America, si deve essere un gruppo forte".

  • England v Wales - International FriendlyGetty Images Sport

    SENZA PAURA

    Gareth Southgate è giustamente accreditato per il buon lavoro con l'Inghilterra. Gerrard ha affermato che l'ex ct è stato "sottovalutato per il modo in cui è riuscito a entrare in sintonia con la squadra". Eppure, alla fine del proprio mandato, Southgate ha commesso gli stessi errori dei suoi predecessori Sven-Goran Eriksson e Fabio Capello.

    Mentre Eriksson e Capello non hanno resistito alla tentazione di schierare insieme Gerrard e Lampard nonostante le loro somiglianze, Southgate ha insistito per far giocare Bellingham e Foden in tutte e sette le partite di Euro 2024. Ha inoltre continuato a schierare Harry Kane, nonostante il capitano fosse chiaramente privo di brillantezza dopo il recente ritorno da un infortunio alla schiena. Nonostante sia arrivata in finale e abbia perso contro la Spagna per a un goal all'ultimo minuto, l'Inghilterra raramente è sembrata una squadra coesa in Germania e raramente ha prodotto un buon gioco, facendo ripetutamente affidamento sui singoli.

    Tuchel potrà anche richiamare Foden o Bellingham in tempo per i Mondiali, soprattutto se il centrocampista del Real Madrid tornerà al massimo della forma dopo il periodo di stop seguito all'intervento chirurgico alla spalla, ma questo non ha importanza. Il tedesco ha già tracciato una linea di demarcazione tra sé e i suoi predecessori, inviando un messaggio chiaro: non ha paura di escludere nessuno.

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  • Jordan Henderson Harry KaneGetty

    BASARSI SULL'ESPERIENZA

    Molte squadre vincenti hanno tratto vantaggio dall'esclusione di giocatori di talento ma problematici: la Francia ha vinto i Mondiali del 2018 senza Karim Benzema (escluso per motivi non sportivi) e poi ha raggiunto la finale nel 2022 quando lui era infortunato, mentre la Spagna ha iniziato la sua era d'oro dopo che Luis Aragones ha escluso Raul, con grande disappunto dei media vicini al Real Madrid.

    La caduta della Roja, al contrario, è avvenuta quando Vicente del Bosque è diventato troppo fedele ai giocatori che in precedenza avevano vinto tutto. Pedro e Iker Casillas si sono lamentati in privato e in pubblico di non aver giocato molto a Euro 2016, il che ha contribuito a creare un'atmosfera negativa. Il tutto mentre la Roja veniva eliminata negli ottavi di finale dall'Italia di Antonio Conte, squadra con poche stelle ma tanta passione e grinta.

    Tuchel ha riconosciuto l'importanza di avere giocatori esperti nei tornei internazionali. Dieci membri dell'Argentina vincitrice dei Mondiali in Qatar avevano 30 anni o più, mentre la Croazia finalista dei Mondiali 2018 ne contava cinque. In questo contesto, la richiamata di Henderson da parte di Tuchel ha più senso.

    Kane ha confermato la saggezza di avere una squadra più anziana: "Quando si partecipa a tornei importanti, non credo che la questione sia solo avere i migliori giocatori nei momenti migliori. Si tratta di creare un ambiente in cui permettere agli altri di prosperare, persone che conoscono il proprio ruolo all'interno della squadra. Direi che agli Europei del 2024 siamo stati un po' carenti in termini di leadership. Soprattutto quando le cose non vanno così bene, o c'è molto rumore intorno al campo, è allora che servono giocatori come me e qualcuno come Jordan".

  • England v Andorra - FIFA World Cup 2026 QualifierGetty Images Sport

    NUOVA PROSPETTIVA

    Le scelte in merito alla rosa non sono l'unico modo in cui Tuchel ha rivoluzionato l'Inghilterra. L'ex tecnico del Chelsea sta chiedendo di più ai giocatori che sono con lui e che stanno ottenendo buoni risultati, come quando ha deciso di non congratularsi con Bukayo Saka per il suo splendido goal contro il Galles, chiedendosi piuttosto perché l'ala dell'Arsenal non avesse segnato più di 13 reti in nazionale.

    "Deve fare di più, non è abbastanza. Pensavo fossero almeno 30 e avrei detto 'non è ancora abbastanza', perché non sono mai soddisfatto. È una minaccia per l'Arsenal nel campionato più difficile del mondo, quindi perché non dovrebbe esserlo in nazionale?".

    Invece di crogiolarsi nella gloria della vittoria contro il Galles, inoltre, l'allenatore ha deciso di lamentarsi della scarsa atmosfera a Wembley. Ma se i tifosi di solito non prendono bene le critiche sulla mancanza di atmosfera, molti hanno concordato con Tuchel. La risposta complessivamente positiva alle sue dichiarazioni schiette ha mostrato come l'opinione dei sostenitori nei confronti dell'allenatore stia passando dal sospetto all'ottimismo.

    Il fatto è che l'Inghilterra ha navigato a vista per troppo tempo. Decenni di gioco prudente e di indulgenza nei confronti dei giocatori di punta non l'hanno aiutata a vincere un trofeo importante, ma Tuchel ha affrontato il lavoro con occhi nuovi e una prospettiva diversa. Ha dato una scossa all'intera struttura e ha chiesto a tutti di cambiare direzione. E questo non potrà che giovare alla squadra nell'estate del 2026.

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