Come giocherà la Juventus di Thiago Motta: modulo variabile e possesso palla

Lo stile di gioco, come detto, sarà diametralmente opposto rispetto al recente passato bianconero. Thiago Motta vuole una squadra attiva sia con la palla che senza.

Tanto per fare un esempio, nell'ultima stagione il suo Bologna ha avuto in media un possesso pari al 57,8%, secondo solo al Napoli. La Juventus di Allegri invece si è fermata al 48,4%.

Un altro tratto distintivo delle squadra di Thiago Motta è la pressione alta che permette ai suoi giocatori di recuperare il più velocemente possibile il pallone già nella metà campo avversaria.

Fondamentale è inoltre il continuo movimento negli spazi.

Durante la sua carriera da allenatore Thiago Motta non ha utilizzato un solo modulo, anche se nell'ultimo periodo è passato stabilmente alla difesa a quattro. Alla Juventus potrebbe utilizzare il 4-3-3 ma anche il 4-2-3-1.

Il gioco propugnato da Thiago Motta non è solo posizionale, ma anche relazionale/funzionale.

Così si spiegano ad esempio i movimento di Calafiori, che nel Bologna si ritrovava spesso nell'area avversaria pur giocando come difensore centrale.

Il 'toco y me voy' (passo e vado in avanti) è stato un marchio di fabbrica del Bologna e del modello funzionale, molto utilizzato dal bellissimo Brasile del 1982.

Ovviamente è ancora presto per dire chi saranno i punti fermi della Juventus di Thiago Motta. Anche perché molto dipenderà da eventuali acquisti e cessioni.

Da valutare attentamente la questione legata a Chiesa, che sembra poter non rientrare nel progetto del nuovo tecnico.

La punta centrale potrebbe essere ancora Vlahovic, mentre sarà rivoluzione a centrocampo dove i bianconeri si rafforzeranno sicuramente.

Punto fermo della Juve di Thiago Motta sarà Cambiaso, giocatore che il tecnico ritroverà a Torino e già allenato con ottimi risultati al Bologna.