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Asllani InterGetty Images

Come giocherà il Torino con Asllani: Baroni ridisegna il centrocampo, i moduli e tutte le soluzioni tattiche

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Il Torino è a un passo dal completare l’acquisto di Kristjan Asllani dall’Inter con la formula del prestito con diritto di riscatto: un milione e mezzo di euro subito e 12 milioni da versare tra un anno in caso di riscatto. 

L’arrivo del centrocampista albanese, individuato come sostituto di Samuele Ricci dopo la sua cessione, coincide con l’avvio di un nuovo corso tecnico guidato da Marco Baroni, che ha già mostrato la volontà di modellare una squadra duttile, capace di cambiare pelle a seconda delle esigenze. 

Il debutto stagionale in Coppa Italia contro il Modena e le dichiarazioni del capitano Duvan Zapata hanno confermato il lavoro del tecnico su diversi moduli, mentre lo stesso presidente Urbano Cairo ha sottolineato la necessità di un regista davanti alla difesa.


Lunedì 25 agosto, nel debutto in campionato a San Siro proprio contro l’Inter, i granata potrebbero già presentarsi con un centrocampo ridisegnato attorno al 23enne ex nerazzurro.

  • IL NUOVO TORINO DI BARONI

    Baroni ha impostato il lavoro estivo puntando sulla versatilità. Zapata ha spiegato come in allenamento vengano testati tre diversi assetti: il 3-5-2, il 4-4-2 e il 4-3-3, oltre al 4-2-3-1 di partenza. 

    Proprio il 4-2-3-1 resta lo schema base, con Casadei e Gineitis in mediana e trequartisti offensivi come Ngonge, Vlasic e Aboukhlal alle spalle della punta. 

    In Coppa Italia contro il Modena, però, la svolta è arrivata nella ripresa grazie al 4-3-3 con Ilkhan regista, segnale che il tecnico non intende fossilizzarsi su un unico schema ma adattarsi alle partite.

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  • ASLLANI NEL TORINO

    L’arrivo di Asllani fornisce a Baroni il regista richiesto da Cairo. Nel 4-2-3-1, il centrocampista albanese si posizionerebbe davanti alla difesa accanto a Casadei, con compiti di impostazione e gestione dei ritmi. 

    In un 4-3-3, invece, diventerebbe il perno centrale, lasciando a Casadei e Gineitis la libertà di inserirsi senza dover orchestrare la manovra. 

    Il 3-5-2 e il 4-4-2 offrono ulteriori alternative: nel primo caso con tre centrali difensivi, esterni a tutta fascia e un regista in mezzo affiancato da mezzeali; nel secondo con due punte, esterni offensivi come Vlasic e Aboukhlal e una mediana più fisica.

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  • GIOCO DELLE COPPIE A CENTROCAMPO

    Con Asllani, Baroni può contare su tre combinazioni principali. La prima è quella con Ilkhan, interpreti tecnici e in grado di dettare i tempi della manovra. 

    La seconda è formata da Gineitis e Anjorin, centrocampisti moderni, fisici e con capacità d’inserimento e tiro da fuori, utilizzabili sia in una mediana a due che a tre.

     La terza coppia è composta da Casadei e Tameze: il primo più votato agli inserimenti e meno a suo agio da regista, il secondo utile per esperienza e capacità di equilibrio. 

    Ivan Ilic, invece, resta in uscita dopo non aver convinto Baroni, nonostante alcuni segnali nel ritiro estivo.

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